12 febbraio

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Caro diario...
Non ho ancora dimenticato quei momenti. Nella mia testa sono ancora fisse le immagini di Andy che compare sulla soglia della dependance, in tutta la sua bellezza; non riesco a non pensare al suo sguardo abbattuto, al suo sorriso forzato. La sua vicinanza così lontana provocava in me delle sensazioni di tortura tale che me ne sarei andato.
Ma non potevo. Non potevo perché forse avevo un'occasione di poterlo conquistare. So che non mi crederà mai, dopo tutto quello che gli ha detto Zack (e chissà quante altre stronzate avrà aggiunto), ma sono sicuro che mi ama ancora, o che quantomeno non ha ancora dimenticato tutto quello che abbiamo passato insieme, nel bene e nel male.
Quella notte, finalmente, ho passato sogni tranquilli. Ora so perfettamente che il mio biondo conosce ancora la strada che lo conduce a me.
Rannicchiato sotto le coperte fredde come stagnola, provo ad immaginarlo mentre torna indietro, pentito di avermi lasciato solo sebbene avesse fatto fin troppo per me durante la giornata. Resto qui a ripetere ciò che la mia mente malata continua a riprodurre nei miei occhi, ma la speranza è l'ultima a morire.
Ieri mattina mi sono svegliato con la nausea. Dio, che male che stavo.
Ho provato a sorvolare, a pensare che fosse soltanto la confusione dovuta all'averlo rivisto, più raggiante che mai...ma non ce l'ho fatta.
Ho passato così tutta la giornata ad alternarmi tra un tentativo disperato di riposarmi a letto ed un'inevitabile corsa in bagno a vomitare l'anima, visto che di cibo non avevo niente in corpo.
Mi sentivo uno straccio bollente, mentre la febbre continuava a salire senza darmi segni di miglioramento nonostante l'overdose di medicine che prendevo. Bah, forse sono proprio quelle a farmi così male. Forse la mia unica cura è un bacio...un bacio che non arriverà mai più.
Ero lì, steso, rilassato. Stavo con gli occhi chiusi in un disperato tentativo di dormire, altro non avevo da fare.
La testa pulsava e brividi di freddo percorrevano tutto il mio corpo.
Ero lì... Quando ad un tratto sentii suonare il campanello.
Sicuramente non poteva essere Lui. Non avrebbe utilizzato questo tipo di formalità per vedermi, ho avuto le prove di questo.
Mamma non si sarebbe degnata di rivolgermi un ulteriore sguardo dopo tutto ciò che è successo.
Papà, sorelle e fratello...meglio lasciar stare.
E se fosse qualche giornalista? Se fosse venuta qualche stazione televisiva a farmi domande giusto per mettermi in imbarazzo davanti al mondo, più di quello che già sono?
Se non vado ad aprire non lo scoprirò mai.
Mi alzo barcollante e mi avvicino molto lentamente al citofono della dependance per poter vedere chi fosse e se ne fosse valsa la pena di alzarsi.
Non vidi nessuno, non sentivo alcuna voce. Riuscii soltanto a notare varie buste riposte a terra giusto davanti al portone principale della villa, e quei pezzi di carta attirarono la mia attenzione.
Mi vestii indossando i capi più pesanti che possedevo, in modo da non peggiorare le mie condizioni.
Mi diressi a passi lenti verso quel portone, riuscendo a stento a tenere gli occhi aperti dal dolore al capo.
Appena entrai nella villa, un odore di chiuso pervase le mie narici, e per poco non vomitai sul pavimento tanto amato da mamma.
Mi trattenni solo in segno di rispetto per i tempi nei quali Andy trascorreva tutto il santo giorno a lucidare.
Arrivato al portone, lo aprii disinstallando l'allarme.
Come visto dal citofono, a terra vi erano numerose lettere. Le raccolsi.
Ricordo i bei tempi nei quali ricevevo milioni di queste. Erano tutte uguali ma tremendamente diverse le une dalle altre. Amavo leggerle. Amavo sapere cosa il mondo pensava di me.
E adesso? Saranno soltanto bollette o cagate varie.
Tra due giorni sarà San Valentino...che festa di merda. Una volta ricevevo auguri dai fans a destra e a manca, provenienti dai posti più isolati di questo pianeta...adesso...sinceramente ho paura di leggere tutti questi insulti.
Come previsto, il 99% delle lettere riguarda robe da pagare...ma una lettera, effettivamente, c'era.
Con un nodo in gola cerco di aprire quella busta anonima e, tremando, inizio a leggerla.
Caro Michael,
È trascorso un po' di tempo da quando ti ho visto per l'ultima volta.
Sai, mi manca vedere il tuo sorriso in televisione e la tua serietà nelle interviste nel magazine.
Mi manca veder trasparire dai tuoi occhi tutte le tue caratteristiche.
A differenza di tanti, non dico di tutti, non sono una persona che si ferma a guardare il fisico di un altro.
Certo, non si può negare la tua bellezza estetica...ma principalmente mi concentro su altro.
Amo la dolcezza del tuo sguardo. Lo amo anche quando serri gli occhi in un'espressione di determinazione e sfida verso chiunque non voglia accettarti per ciò che sei.
Amo il tuo sorriso così contagioso e le fossette che si fanno vedere così timide mi fanno sciogliere.
So che fai il duro solo per mantenere la tua figura stabile, ma amo la tua sensibilità interiore, la tua tenerezza, la tua simpatia.
Al pubblico non ti sei mai fatto vedere per come sei veramente, io mi accorgo di queste cose. E l'ho capito perché la luce nei tuoi occhi era spenta...mentre si accendeva nel parlare della persona che ami, o nel parlare della diversità nell'uguaglianza.
Purtroppo certe notizie si espandono in poco tempo, e tutto il mondo è rimasto sconvolto da ciò che hai fatto.
Anche io, non posso negarlo.
Ma so che c'è un motivo per il quale l'hai fatto. Non potrei mai credere che tu possa essere così maleducato con le persone.
Spero tu legga questa lettera perché voglio chiederti una cosa importante...
Cosa significa per te la parola AMORE?
Vorrei saperlo davvero tanto.
Spero tu un giorno leggerai, e mi risponderai, ne sarei veramente felice.
Ti lascio il mio indirizzo mail, non farò parola con nessuno...
E se quello che ci diciamo verrà sparso in giro, saprai a chi dare la colpa.
E l'amore della mia vita mi odierà, non posso permetterlo.
Andrebbe a mio sfavore, quindi ti prego...fidati di me.
Con affetto.
Incredibile...c'era qualcuno disposto ad aiutarmi...
Senza più badare al dolore alla testa mi getto a capofitto sul mio computer portatile mentre rileggo mille volte le ultime parole "ti prego...fidati di me"...sono le stesse che Andy mi disse in modo tale da guadagnarsi la mia fiducia il giorno in cui si presentò a casa per essere assunto.
Mi hanno colpito quelle parole. E questo indirizzo mail non mi fa capire se sto parlando con un ragazzo o con una ragazza, e anche la lettera è impersonale.
So che non dovrei fidarmi...ma la mia sfiducia nei confronti altrui mi ha portato nella rovina.
Tanto, se mi sputtanano non ho più niente da perdere...tanto vale provare....
Ho scritto a quella mail...ed è da ieri che attendo risposta...
Non ho dormito, mangiato, fatto niente...spero risponda al più presto...


Hey. Volete sapere chi è questo/a ammiratore/ammiratrice segreto/a?
Commentate numerosi e fate arrivare questo capitolo a 15 stelle entro domani...o aspetterete.
Spero vi sia piaciuto.
Bacioni.
MIKANDYLOVER

The Whole World Is Bringing Me DownDove le storie prendono vita. Scoprilo ora