The Whole World Is Bringing Me Down

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Il mio sorriso non riesce a togliersi dal volto. Mi sento preda di mille brividi dalla testa ai piedi e mi sento finalmente libero da ogni preoccupazione terrena.
Chi non si è mai chiesto come fosse il paradiso? Chi non si è mai interrogato riguardo all'inferno?
Io ho sempre immaginato il primo come una grande distesa di nuvole multicolore sulle quali tutte le persone ormai in pace con se stesse vagavano mostrando a tutti il loro sorriso migliore. Immaginavo le anime coperte di un lungo vestito bianco che rendeva luminosa la loro pelle. Immaginavo gli angeli coperti di grandi ali piene di piume e pietre preziose.
Mi immaginavo il raggiungimento di una soddisfazione personale perché gli imprevisti della vita terrena erano finalmente volti al termine. Mi immaginavo amore e gioia ovunque i tuoi occhi girassero.
E l'inferno? L'inferno non era niente altro che una coltre di lava che immergeva tutte quelle anime che hanno odiato se stessi ed il prossimo.
Immaginavo queste anime vestite di nero con il volto coperto dalla vergogna. A causa delle mie vendette ai vari ragazzi, immaginavo coloro che erano soliti ad abusare come un corpo debole, senza forze e totalmente nudo in modo tale che chiunque potesse fargli del male per pagare in eterno ciò che la persona ebbe fatto di sbagliato nel mentre della sua vita terrena.
Impaurito da questi pensieri io, in vita, a quei tempi, promettevo a me stesso che avrei smesso con quegli abusi...ma non potevo farne a meno ogni qualvolta fosse stato il mio amore ad essere "sfruttato" da quegli ignobili.
Dio, quanto vorrei tornare indietro e rimediare a tutto. O forse per rimediare devo solo andare avanti e subire ciò che mi spetta. Sofferenze eterne, ecco cosa dovrò affrontare.
Come diceva il buon Dante, le anime del purgatorio erano costrette a subire le stesse pene di coloro che "risiedevano" all'inferno... A differenza dei dannati, però, loro potevano contare sull'amore di coloro che erano ancora vivi i quali, con le loro memorie, potevano far salire l'anima al paradiso in modo tale da farla sentire finalmente serena.
Egoisticamente parlando, spero che sia proprio ciò che mi spetta. Ma come posso desiderare il mio bene da morto quando non l'ho fatto mentre ero in vita?
Eppure in questi frangenti di tempo mi sento come immerso in un turbine di ricordi. Mi sembra che la carrellata di immagini appena apparsa ai miei occhi non sia bastata. Mi sembra come se io debba imbattermi in qualcos'altro.
All'improvviso immagino Andreas. Lo vedo mentre percorre con passo lento ma fiero la navata della chiesa dove tra pochi minuti sarà dichiarato marito di Zack.
È bellissimo. Giacca e pantaloni nero pece con sotto una camicia di una tonalità di azzurro molto lieve. I bottoni della giacca ne richiamano il colore e le scarpe sono delle semplici Louboutin nere lucide.
La madre lo sta accompagnando sfoggiando un sorriso affranto. Forse ha capito che Zack non è la persona adatta al figlio, ma non vuole deluderlo. Infondo, ha subito fin troppe delusioni in vita sua.
Pure lei è bellissima. Il suo abito blu notte lungo fino al suolo mette in risalto la sua pelle chiara illuminandola con quella fila di strass sul corpetto a cuore.
All'altare ecco Zack che, a mani unite dietro la schiena, attende sorridente e fintamente emozionato il mio fidanzato. Perché Andy è mio.
Andy arrossisce nel vederlo e cerca di abbassare il capo mentre io però riesco ad intravedere uno strato di lacrime farsi strada nei suoi occhi.
Essere un'anima vagante ha i suoi vantaggi. Posso assistere a qualsiasi cosa senza provare sofferenza ne gioia. E, soprattutto, non ho bisogno di inviti. Con questo "metodo" posso provare a me stesso cosa in realtà prova la gente senza essere condizionato dai miei stessi sentimenti.
La cerimonia inizia. Zack non smette di fissare Andy per un secondo, mentre il biondo cerca disperatamente di non incrociare i suoi occhi.
Arriva il fatidico momento delle promesse e dello scambio della fede.
Tutti i presenti sono incredibilmente commossi ed assistono alla scena con il fiato sospeso. Io sono esattamente davanti al sacerdote. Posso vedere tutto. I loro movimenti, i loro cuori...posso sentire i loro sentimenti.
E sento dentro di me che Zack tra pochi secondi riderà a squarciagola per aver incastrato il cuore di questo tenero biondo che prova una paura tremenda. Lui non vuole. Lo so, lui voleva me.
La voce di Zack risuona all'interno dell'edificio ed il suo "lo voglio" malizioso viene avvertito da tutti. Andy alza finalmente lo sguardo e può imbattersi nell'espressione soddisfatta di quel pezzo di merda. Tremante come una flebile foglia che d'autunno lotta per non cadere dall'albero, anche Andy pronuncia le sue promesse e il suo "lo voglio" sussurrato quasi non viene percepito da nessuno.
Al momento in cui Andy infila la fede matrimoniale al suo nuovo marito, la mia mano trema come colpita da una scossa.
Il sacerdote acconsente il loro bacio dopo essere stati dichiarati sposi.
I loro volti si avvicinano sempre di più. I loro occhi si socchiudono e le loro labbra finalmente vengono a contatto.
Improvvisamente sento sulle mie labbra il sapore di quelle di Andy, ma non lo sto affatto baciando. Tocco la mia bocca e sento che il sapore si diffonde su tutto il mio palato. La morbidezza di quelle labbra affonda nella mia gola fino ad arrivare al mio petto.
Sento una scossa ed il cuore freddo e fermo che avevo fino al momento infinitesimo prima di questo improvvisamente lascia spazio ad un rumore assordante. Una sirena acuta si fa strada nelle mie orecchie e nella mia testa.
Chiudo gli occhi per un secondo e quando li riapro non sono più all'interno di una chiesa...ciò che riesco ad intravedere è una luce accecante che mi avvolge.
Il mio petto si alza e si abbassa con ritmo regolare mentre il suono assordante si tramuta in un "bip" ritmico.
La testa mi gira vorticosamente e mi sento incredibilmente affaticato.
Non riesco a vedere granché ma mi pare di intravedere più di una figura attorno a me.
Sono angeli? Sono demoni? Perché sono vestiti di verde? Dove sono?

???:" questo è un miracolo."

Le mie orecchie sentono queste parole ma la voce non mi è familiare.
Sento borbottare altre cose che non riesco a decifrare quando ad un tratto il silenzio mi avvolge ed i miei occhi riescono a mettere a fuoco la realtà che mi circondava al momento.
La gola è incredibilmente secca ma presto viene umidificata da dell'acqua che mi viene offerta...almeno questo era il sapore d'acqua che ricordavo.
Sbatto le palpebre numerose volte e, dopo qualche secondo di tremendo silenzio, finalmente riesco a distinguere le figure della mia famiglia in piedi alla mia sinistra. Mamma, papà, sorelle e fratellino...mentre alla mia destra i miei occhi non fanno altro che incontrare i cristalli di Andy assieme al suo ciuffo biondo.
Stanno piangendo tutti ma non capisco il motivo.
Mamma e papà mi si avvicinano e vengo avvolto dal caldo abbraccio di mamma mentre le sue lacrime bagnano completamente il mio volto.

Joannie:" Oh Michael! Michael è un miracolo! Non farlo mai più tesoro, ti scongiuro!

Non ho la minima idea di cosa stia parlando ma dopo vari saluti da parte della famiglia, escono tutti lasciandomi solo con Andy.
Mi volto e lo vedo mentre sorride piangendo. Sono lacrime dettate dalla gioia. Mi accarezza il viso per poi stendersi dolcemente su di me senza riuscire a smettere di piangere.
I suoi singhiozzi risuonano sul mio petto mentre riesco solo a sorridere a qualcosa che non capisco.
Vi prego, spiegatemi.
Andy si alza e mi fissa per poi baciarmi con la dolcezza che tanto lo caratterizza.

Michael:" A....an...."
Andreas:" sshh, non parlare. Non parlare amore mio. Non sforzarti. Adesso devi solo riprenderti."

Con il labiale chiedo con fatica cosa stesse succedendo. Gli occhi del biondo mi scrutano attenti per tutto il mio "discorso".
Sorride. Sorride e fa sorridere anche me.

Andreas:" succede che è appena avvenuto un miracolo, amore mio.
Succede che sono due mesi che non mi muovo da questa stanza. Da quando ho sentito la notizia del tuo tentato suicidio sulla spiaggia, ho capito che avevi agito perché avevi visto Zack mentre mi chiedeva di stare con lui.
Nel sentire quella notizia volevo morire. Solo quando mi sono accorto che ti avrei perso mi sono reso conto di quanto in realtà ti amassi e di quanto non mi fregasse niente del tuo passato. Hai commesso degli errori, ma chi non ne commette? Tu mi hai sempre dimostrato ti amarmi. Io non ho mai guardato le tue azioni, ma i tuoi occhi. E i tuoi occhi dicevano ONESTÀ. Non so perché me ne sono andato, ma sono stato via poco.
Appena sentita la notizia sono fuggito da Zack dicendogli che tra noi non poteva funzionare. Io ero troppo innamorato di te per poterti cancellare. Io SONO troppo innamorato di te.
Ed ecco che la stessa mattina, dopo la notizia del telegiornale, sono corso qui e mi è stato detto che eri in coma.
Abbiamo atteso mesi e i tuoi occhi non si sono mai aperti. Io non mi sono mai mosso da qui, ti sono sempre stato accanto, tenevo stretta la tua mano, ti parlavo, versavo lacrime sulla tua pelle...pregavo perché ero sicuro che un giorno i tuoi occhi avrebbero rivisto i miei.
Ma sei finito con il peggiorare.
Pochi minuti fa, alcuni dottori erano accorsi per spegnere la macchina che ti teneva in vita. Era una decisione difficilissima da prendere... Ma non potevamo vivere vedendoti così. Saperti felice in paradiso mi avrebbe sollevato più che vederti vivo in un mondo infernale.
Ma prima di spegnere quella dannata macchina non potevo non darti un ultimo bacio per farmi perdonare di tutti i miei errori...
Amore...con il mio bacio i tuoi occhi si sono riaperti...amore...ti sei salvato per un pelo. Sei salvo amore mio e adesso dovrai solo riprenderti in modo da farci tornare insieme in quella dependance che tanto ci ha amati, in modo tale da continuare la nostra vita insieme, perché io non voglio separarmi da te mai più."
Michael:" d..ov'è il...di...ario?"
Andreas:" che diario?"
Michael:" i..l...mi...o"
Andreas:" che diario? Non c'è nessun diario amore mio siamo solo io e te"
Michael:" non...lasciar..mi"
Andreas:" non ti lascio mai più piccolo mio. Riprenditi. Io non me ne vado. Non me ne vado più"

Le sue labbra si poggiarono nuovamente su quelle del riccio steso in quel letto d'ospedale.
Il diario, i problemi, le sofferenze...ecco come possono risolversi. Senza abbattersi.
Michael ha affrontato un brutto periodo di coma durante il quale la sua mente ha riprodotto avvenimenti surreali dovuti alla sua sofferenza terrena.
E adesso affrontiamo la vera realtà, non quella mentale frutto di un "sogno".
E l'amore di un domestico tale può sciogliere anche il cuore più duro.
Tutto il mondo abbatte, ma un cuore ti può risollevare.




Non ho niente da dire. Fatemi sapere voi cosa ne pensate.
Baci.
MIKANDYLOVER

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