Michael:" beh...ecco...c'è qualcosa di cui non sei a conoscenza e che vorrei dirti. Non voglio avere segreti, non più.
Credimi, avrei voluto dirtelo prima, molto prima, ma è una cosa complicata e non sapevo come l'avresti presa. Non so nemmeno come la prenderai adesso, quindi...
Comunque devo iniziare a prendermi le mie responsabilità e affrontare i problemi.
Se ti arrabbierai, capirò."In vita sua, Michael non era mai stato così agitato, o almeno così pensava.
Aveva il cuore in gola e il respiro si faceva sempre più affannato. La paura di sbagliare anche solo una parola lo demoliva dentro. Non era pronto a perdere Andreas. Non lo era mai stato e mai lo sarebbe stato.
Il suo corpo tremava come una foglia, un po' come uno studente alle prese con l'interrogazione della vita, quella che deve fargli recuperare un debito altrimenti si dovrebbe vedere durante tutta l'estate immerso nei libri.
Era difficile, ma doveva farlo.
La sua voce usciva di getto dalla bocca mentre le parole erano tagliate per metà. Sperava che, parlando il più velocemente possibile, sarebbe riuscito a terminare in fretta.
Prima Andy si sarebbe arrabbiato e prima gli sarebbe passata, si spera.
Nel frattempo, però, il biondo era impaziente. Oramai aveva capito che la cosa tanto importante non era una richiesta di matrimonio. Era pronto al peggio. Cos'altro aveva da nascondere quel modello? Sarebbe stato l'ultimo segreto? L'ultimo davvero? Poteva fidarsi ancora? L'avrebbe fatto soffrire come sosteneva Zack?
Mille domande affollavano la sua testa, ma per ottenere una risposta doveva far parlare il suo ragazzo.
Anche lui si rese conto che Michael non era mai stato così preso dal panico. Doveva essere una cosa tremenda. O forse era una cretinata per la quale Michael si faceva un mucchio di problemi per niente.
Infondo è sempre così:
-cosa importante: chissenefrega
-cosa banale: panico totale.Andreas:" non ce la faccio più. Parla una volta per tutte"
Il tono usato era più autoritario di quello che avrebbe voluto, ma l'ansia gioca brutti scherzi a tutti.
I loro sguardi si incrociarono e fu in quel momento che Michael tirò un respiro profondo ed iniziò a parlare.Michael:" Andy... Devi sapere che io un tempo feci una scommessa con quelli che all'epoca erano 'miei amici'.
Dovevamo mettere alla prova la nostra malvagità. Colui che, alla fine, sarebbe risultato più buono avrebbe pagato penitenza.
Tutti i membri del gruppo si impegnarono a far valere la propria cattiveria verso il prossimo. Io non ce la facevo.
Io provavo disprezzo per loro. Non ho mai farti niente di male, a nessuno.
L'unica mia colpa è stata...lo sai...la vendetta verso coloro che mi usavano.
Loro di questo non sapevano niente, nessuno sa niente. Nessuno l'ha detto in giro e io non so il perché, ma è così.
Sta di fatto che mi hanno scoperto. Sospettavano che io non stessi rispettando le loro consegne.
Una notte mi incaricarono di andare a rubare a casa di un'anziana signora, molto ricca.
Questa donna viveva di fronte ad un pub.
Quella notte mi sono diretto da lei, ma al posto di tenere la sinistra verso casa sua, sono andato a destra. Seduto sul bancone del pub, iniziai a piangere.
Vedevo tutti quegli uomini che possedevano tutta la felicità di cui avevo bisogno anche io, mentre io ero in preda ad un mucchio di ricconi che non sanno come passare il loro tempo.
Iniziai a piangere in un angolo per non essere riconosciuto.
Per metà funzionò anche, perché nessuno accorse. Nessuno, meno che loro...mi avevano seguito e mi avevano incastrato.
Mi chiamarono 'il frocio femminuccia' o una cosa simile. Sapevano che sono gay, ma mi avevano sempre rispettato per questo, almeno credo...anzi, ora che ci penso forse fingevano pure su questo.
Comunque non importa. Ciò che subii fu una penitenza.
Mi dissero che l'avrebbero scelta loro e che mi sarebbe rimasta per tutta la vita, dato il fatto che li avevo traditi per tutto il tempo.
Presero una somma del mio denaro e lo portarono un uno stabile del quale non avevo mai sentito nominare.
Si spacciarono per me e...diedero i soldi in beneficenza.
Non nel senso che fecero del bene. Loro pensavano di farmi un torto, ma io ho sempre sognato di fare beneficenza...solo, non così.
Insomma Andy...a nome mio...HANNO ADOTTATO UN BAMBINO! Hanno adottato un bambino e adesso io sono suo padre.
Doveva essere una penitenza ma io un giorno sono andato a trovarlo. Gli occhi con cui mi ha guardato mi hanno stretto il cuore e mi sono innamorato. Per me è una conquista, non una penitenza.
È successo un paio di anni fa.
Josh, il bambino, ha qualche problema di salute dalla nascita ma adesso sta risolvendo, ecco perché non è qui. Pago io le sue spese mediche ma non posso ancora tenerlo con me.
Solo che tra poco...dovrà venire a vivere qui...non so fra quanto, non subito però.
Andy...Andy per me non era facile. Dovevo dirtelo prima, lo so, ma non... Non trovavo le parole..."
Andreas:" e come mai adesso le hai trovate?"Andy interruppe il discorso del modello bruscamente. Aveva le lacrime agli occhi. Doveva...diventare...padre? Anche lui?
L'avrebbe sopportato?Michael:" mi sentivo minacciato. Volevo lo sapessi da me e non da..."
Andreas:" da chi?"
Michael:" da Zack, Andy."Che? Cosa aveva bevuto durante il viaggio? Zack era morto. O almeno questo credeva Andy.
Andreas:" ma ti ascolti? Stai incolpando Zack di nuovo? Zack è morto, Michael. È morto e per giunta a causa nostra!"
Michael:" no Andy. Ha finto tutto. Ha finto tutto e mi ha scritto un messaggio. Mi ha minacciato e...e lui è stato qui stanotte. Era qui. Ti ha visto salire in camera dopo che ci siamo parlati. E forse è ancora qui."
Andreas:" se fosse venuto qua sarebbe venuto a parlarmi...visto che sostieni che sapesse tutto, anche che dormivo qui."
Michael:" è questo che non capisco. Non capisco dove sia. Io sono venuto direttamente da te. Pensavo fosse troppo tarsi, che sapessi tutto."Ad un tratto un rumore distolse i loro pensieri verso la porta della stanza.
Restarono entrambi a bocca aperta, era lì.Andreas:" Z-Zack?"
Michael aveva detto la verità, Andy l'aveva capito. Poteva benissimo leggere i messaggi, ma non gli era passata l'idea per la testa, non sapeva perché.
Sta di fatto che Zack era davanti a loro, ubriaco fradicio.
Barcollava, gli occhi erano rossi e il suo sorriso avrebbe spaventato chiunque, tanto diabolico era.Zack:" eccovi qua. Non avete scampo. Bastardi. Tu per tutti i tuoi divertimenti passati col mio corpo. E tu perché stai con sto coglione piuttosto che con me.
Ma guardatevi. Non fate altro che avere problemi. Se tu, Andy fossi con me, non ne avresti, mentre lui si starebbe divertendo con qualche altro coglione che cade ai suoi piedi.
Invece no.
Ma i problemi finiscono qua, per tutti."Fuori di sé, estrasse dalla cintura una pistola e, prima che chiunque (lui compreso) se ne rendesse conto, premette il grilletto.
Ma ciao bella gente.
So che al momento mi odiate con tutti voi stessi, mi dispiace.
Allora, spero vi piaccia il capitolo ma, se volete il continuo...
20☆ e dieci opinioni vostre su cosa, secondo voi, succederà.
Baci.
MIKANDYLOVER❤
STAI LEGGENDO
The Whole World Is Bringing Me Down
DiversosLa mente umana è forse il complesso maggiore al mondo. Non si può prevedere, agisce secondo istinti che non possono essere studiati. Essa è la peggiore arma che una persona possa usare su se stesso e sugli altri. Essa fa immaginare, fa sognare, fa p...