Andreas:" Michael! Cos'è stato?"
Allarmati come tutti gli altri presenti, Michael e Andreas si voltarono verso il punto dove sembrava provenire il rumore.
Tutto ciò che riuscirono a vedere fu una massa di gente che correva urlando. Il traffico cittadino era bloccato e si riusciva ad intravedere un autobus fermo in mezzo ad un incrocio.
Delle voci disperate arrivarono fino ai due innamorati che non riuscivano a trascorrere un secondo in santa pace.
Oramai si erano stancati di tutte queste stranezze che travagliavano la loro vita.
Michael ci stava pensando da tempo: voleva andarsene da lì.
Voleva prendere Andy, raccogliere alcuni vestiti e ciò che era più importante per loro e scappare via, verso una vita insieme ma tranquilla, segnata solamente dal loro "noi".
Il problema rimaneva come dire ad Andy di tutto ciò.
L'Università, il suo sogno, sua madre...
Sua mamma aveva ottenuto una promozione da parte della mamma di Michael, adesso lavorava come amministratore delegato in una delle tante imprese della famiglia Penniman in giro per il mondo.
Era finita a Londra, la città che lei ed il figlio avevano sempre amato.
Lontana da Andy, l'unico modo per potersi vedere e parlare era rimasto il telefono, skype...se non ci fosse la tecnologia...
Ma lei era felice, ed il figlio lo era mille volte di più per lei...solo che Rosalie non sapeva cosa stesse vivendo Andy in quel momento, dato che una notizia lo avrebbe scosso molto presto.
Infatti, ancora bloccati nel parchetto, i due ragazzi non riuscivano ad avvicinarsi verso il punto nel quale doveva essersi verificato un incidente stradale. Riuscivano solo ad udire le urla disperate dei cittadini.
Si accorsero che, accanto a loro, vi era un bambino sui dieci anni che, in panico, chiamava la madre.
La donna poco dopo accorse e andò a rassicurare il bimbo.
Spaventato dalla situazione, Michael si rivolse alla donna che aveva lo sguardo scioccato e le pupille dilatate dallo stupore.Michael:" scusi signora, ma non riesco ad avvicinarmi...potrebbe gentilmente dirmi quello che è successo?"
Donna:" un ragazzo...un ragazzo è... Investito...è stato investito...è vivo ma...ma non per molto...oh Gesù... Scusi devo andare...vieni piccolo"La donna si caricò in spalla in figlio ancora terrorizzato e confuso dalla situazione, mentre Michael si girò e riferì al compagno ciò che aveva appena detto quella donna ormai scomparsa nel nulla.
Andreas:" proviamo ad avvicinarci. D'altronde sto studiando medicina, no? Forse posso fare qualcosa"
Michael:" Andy... Quella donna ha detto che non c'è più niente da fare per quel ragazzo. Non riusciresti nemmeno pregando il cielo. Ormai è giunta la sua ora, purtroppo"
Andreas:" se ci provi puoi perdere, se non ci provi hai già perso. Lasciami andare, ti prego"
Michael:" vengo con te"I due ragazzi si avvicinarono spediti tra la folla che restava con le mani nei capelli dinnanzi a quella scena macabra.
Appena riuscirono ad intravedere qualcosa, riuscirono a notare un bus leggermente ammaccato sul muso, mentre la ruota di una bicicletta si mostrava sotto di esso, incastrata tra le ruote.
A terra, retto da alcune persone, un ragazzo molto giovane ricoperto di sangue.
Michael sentì i brividi percorrergli tutto il corpo mentre Andy si rese conto di non aver mai assistito ad una scena tale.
La sirena dell'ambulanza e dei carabinieri non tardò a farsi sentire.
Ad un tratto, una voce sconvolse ancora di più i passanti.???:" Zaaaaaack! Lasciatemi andare! Quello è mio figlio! LASCIATEMI! ZAAAAAACK"
Andy riconobbe quella donna. Come poteva dimenticarsi della madre di colui che era il suo migliore amico fino a poco tempo prima?
La vide. Era disperata. Piangeva, urlava, si trascinava perché incapace di reggersi in piedi dal dolore.
Una fitta nel petto si fece viva dentro Andy. Vedere quella scena lo logorava dentro.
Certo, Zack ne aveva combinate tante, ma nessuno vorrebbe mai assistere alla morte del proprio figlio.
Michael rimase imperterrito ma le sue gambe si intebolirono e quasi si sentì di svenire.
Tutti i presenti iniziarono a piangere mentre le autorità di polizia cercavano invano di calmare quella donna.
Quel pomeriggio tranquillo di pace si era trasformato in un inferno per tutti.
Andy, con difficoltà, si girò verso Michael e, tra le lacrime, affondò il suo volto sull'incavo del collo del riccio, il quale lo accolse tra le sue braccia calorosamente.
Entrambi iniziarono a singhiozzare.
Egoisticamente, Michael pensò che ciò voleva dire la fine dei loro problemi, ma non era il momento adatto a fare certi pensieri.
La vita di un amico del suo fidanzato aveva i minuti contati.
Sussurrando, Michael chiese al biondo se desiderasse andare all'ospedale per vederlo.
Il biondo, giovato da quelle parole, annuì e, dopo aver corso verso casa per prendere la macchina, si diressero verso la clinica più velocemente possibile.
Arrivati, non fecero altro che incontrare la mamma del ragazzo che camminava lungo un corridoio con le mani in testa e il volto rigato di lacrime.Andreas:" Mary!"
Mary:" Andy! Andy sei qui!"La donna gli corse incontro e lo abbracciò sotto gli occhi malinconici di Michael che aveva sempre desiderato Zack fuori dai giochi, ma non in questo modo.
Tra lui e Mary non ci fu alcuno scambio di parole, bastavano gli occhi. Quella donna lo odiava per ciò che aveva fatto al figlio, ma non sapeva cosa lui avesse fatto nel frattempo.
Michael tacque, non era di certo il momento adatto per fare certi discorsi.
Tutti e tre si sedettero sulle sedie subito fuori la sala operatoria, in attesa di un responso da parte del medico.
Andy si sedette in mezzo ai due per calmare la tensione e non accendere ulteriori fuochi.
Attesero, in silenzio, un silenzio che voleva dire molte cose.
Tutti cercavano di capire cosa, in quel momento, stessero effettivamente provando.
Era un altro degli ostacoli che si presentano in continuazione nella vita...
Dopo un tempo non contato, ma apparentemente interminabile, la porta si aprì ed il chirurgo uscì a testa bassa.
Tutti si alzarono interrogativi in attesa di una notizia.
Di tutta risposta, l'uomo abbassò lo sguardo e tutti capirono.
Mary urlò accasciandosi a terra mentre Andy cercava invano di farla calmare.
Continuava a ripetere di voler morire. Voleva farla finita.
Non aveva più niente. Il marito l'aveva lasciata quando Zack era ancora piccolo e lei non aveva più trovato l'amore. Viveva per il figlio...e adesso la vita le aveva levato pure lui.
Il medico li lasciò soli.
Michael stette in piedi, freddo, con i sensi di colpa per alcune parole sbagliate che aveva detto.
Mary smise di piangere per un momento e poi parlò al biondo.Mary:" Andy... Zack, appena arrivato qui in ospedale mi ha parlato. Mi ha sussurrato di chiederti scusa per tutto. E anche a Michael. Gli ho detto che ti avrebbe parlato appena finita l'operazione, quando sarebbe guarito...ma...non...non può..."
Andy tacque. Mary aveva cominciato nuovamente a piangere.
Due medici accorsero e la portarono verso un'area ignota ai due fidanzati che si abbracciarono amareggiati.
Avevano ottenuto ciò che desideravano...oppure no?Tornarono a casa dopo essere stati avvertiti che Mary sarebbe rimasta ricoverata per un po'.
Dentro il loro cuore sentirono un vuoto che non sarebbero mai riusciti a colmare.
Non una parola.
Non un gesto.
Non un sospiro.
Niente.
Solo un grande vuoto.Ciao! Eccovi l'aggiornamento.
Spero vi piaccia!
Come continuerà la storia?
È stato giusto così?
La morte di Zack distruggerà il loro rapporto?
Lo scoprirete prossimamente, ma solo se questo capitolo arriva a dieci opinioni da parte vostra.
Baci.
MIKANDYLOVER❤
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The Whole World Is Bringing Me Down
CasualeLa mente umana è forse il complesso maggiore al mondo. Non si può prevedere, agisce secondo istinti che non possono essere studiati. Essa è la peggiore arma che una persona possa usare su se stesso e sugli altri. Essa fa immaginare, fa sognare, fa p...