Chi recita una volta, recita sempre

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Era trascorso ormai un mese da quel giorno fatale. Michael e Andreas vivevano separati da un po'. Il primo era partito per un viaggio a causa di una serie di sfilate che lo avrebbero visto come ospite d'onore, il secondo era rimasto a casa per motivi di studio. Nessuno dei due era lo stesso di prima. Certo, Zack aveva interferito molte volte nella loro relazione, ma la vita premia sempre chi non lo merita e distrugge delle povere anime innocenti. Infondo lui non era stronzo...lui si comportava da stronzo. 

Oramai anche la dependance non era più quella di poco tempo prima. Le risate, le parole dolci, i sorrisi e le tenere notti trascorse assieme. I momenti belli, quelli brutti...tutto sembrava svanito nel vuoto dopo la morte di quel ragazzo tanto strano. Andy sentiva la mancanza di quell'oscura presenza dentro l'università. Entrare in classe gli faceva ricordare ciò che gli fece il suo vecchio amico quel giorno. certo, era stato traumatizzante, non l'avrebbe voluto più vivere in tutta la sua vita...ma tutto fa parte dei ricordi.

In bene e in male, Zack aveva occupato gran parte della vita del biondo, ed era impossibile non provare alcun dolore al petto. Le lacrime non scendevano più, avevano pianto tutti abbastanza in passato. in più, non sarebbe servito a niente.

Mary era stata dimessa due giorni dopo e non furono ricevute più notizie di quella povera donna. Andy sperava soltanto che si fosse ripresa quel poco che sarebbe bastato a farla vivere più o meno tranquillamente. era sempre stata una donna tanto buona, aveva sempre cercato di difendere il figlio anche nelle circostanze più eclatanti, facendo sempre attenzione a non lasciarlo mai solo nelle difficoltà. Era una donna saggia e benevola. Una donna che di certo si sarebbe meritata molto di più dalla vita. Eppure, più buoni si è e più la vita vuole metterci alla prova, in modo tale da tirar fuori il nostro lato oscuro. Con Zack ci era riuscita, visto ciò che era diventato, ma Mary era forte e avrebbe resistito fino alla fine. No, non si sarebbe mai arresa.

I giorni trascorrevano monotoni per il biondo, il quale, senza la compagnia del fidanzato, si alternava tra la noia della scuola e la noia della solitudine in casa. Non parlava mai con nessuno, nemmeno con la madre ormai lontana, nemmeno con michael. Avevano deciso di sentirsi poco, almeno al ritorno del modello sarebbero stati leggermente più felici di rivedersi finalmente insieme.

Per quanto riguarda quest'ultimo, invece, per lui le cose non andavano di certo meglio. Era convinto di essere il responsabile dell'accaduto. Se solo non si fosse vendicato di Zack non sarebbe mai successa quella confusione con Andy, lui non avrebbe tentato il suicidio, Andy non avrebbe lasciato Zack, Zack non si sarebbe vendicato nuovamente, Michael non lo avrebbe minacciato e, infine, Zack non sarebbe morto a causa, sicuramente, di una distrazione durante il tragitto verso casa.

Tra interviste e sfilate aveva la mente apparentemente impegnata. Fruttava sorrisi e belle parole ogni secondo. Sorrisi finti  tatuati sul volto con un inchiostro nero ricoperto da un sottile strato color carne.

Ma quella sera, quella tiepida sera d'aprile mentre stava camminando normalmente sulla via dell'hotel dove alloggiava, il suo telefono squillò. Lo prese in mano con la speranza che fosse il suo biondo che lo cercava, ma non fu così. Un messaggio da un numero sconosciuto. Lesse le prime parole e l'angoscia iniziò a comandare il suo corpo..." chi recita una volta, recita per sempre".

Michael si sedette sul marciapiede, le sue gambe non lo reggevano. Ad ogni parola letta e riletta mille volte, il suo cuore saliva sempre di più lungo il suo collo fino a fermarsi nella gola, quasi a bloccargli il respiro. Quella era la sensazione che provava al momento. Angoscia, terrore, stupore, confusione. Che volevano dire quelle parole? Lette una ad una per mille volte non significavano niente, quindi decise di provare a decifrare l'intero messaggio tutto d'un colpo. Esso diceva:

"chi recita una volta, recita per sempre. Le persone possono cambiare, Michael. Ma possono cambiare di bene in male, non viceversa. Ecco perché sono cambiato e non posso più tornare indietro. Pensi abbia avuto la vita facile che hai avuto la possibilità e la fortuna di goderti tu? Pensi che abbia avuto agevolazioni? No. No, niente di tutto questo. Ho sempre ottenuto sofferenze, difficoltà, prese in giro. E la presa in giro peggiore sei stata tu. Tu, proprio tu. Contavo sul fatto di poter diventare qualcuno per guadagnare bene in modo da far vivere dignitosamente mia madre, ma hai preferito stuprarmi per poi abbandonarmi per Andy, ingenuo, che ti crede ancora. Non sa che lo farai soffrire altre mille volte. Non sa tutto di te, non ancora. Ma presto lo saprà. Pensi sia successo un incidente? Mai sentito parlare di messa in scena? Mai sentito parlare di attori? Credo di si. Perché gli attori sono falsi...e tu sei il re della falsità e della menzogna...e della messa in scena, appunto. Ahahahahahah, credi che io sia morto. Credi che non mi abbiano fatto un funerale solo perché desideravo da sempre far spargere le mie ceneri nella città nella quale vivevo, come simbolo di libertà ed eterna appartenenza a quel luogo. Anche se fossi polvere, essa ti perseguiterebbe ogni giorno. Potrei rovinarti con niente. Solo con una parola...ma tu non vuoi che questa parola venga detta, o sbaglio? La dico solo a te: FIGLIO. Se tutti sapessero che in realtà sei padre, cosa verrebbe fuori con la stampa? Cosa verrebbe fuori con Andy? Non ti vedo, ma posso immaginare la tua faccia al momento, e vorrei filmarla, credo sia epica da vedere. Se non l'avessi capito, perché sei troppo scosso da questo messaggio, non sono morto. No, sono vivo e vegeto. E' fin troppo facile ingannarti con un paio di attori messi lì a caso e mia madre che finge di essere disperata. Ah, per la cronaca, stava provando per una scena di teatro che deve recitare. E' stato un buonissimo allenamento per lei. Oh, Michael...ho avuto la mia risposta. Andy soffre e tu sei partito comunque, fregandotene completamente di lui e dei suoi sentimenti. Io tengo d'occhio a scuola e anche a casa, sappilo. E non serve nemmeno travestirsi, tutti sanno del mio scherzo. Tutti tranne Andy. A lui basterà raccontare qualcosa, tanto crede a tutto...ma racconterò anche quella parte di verità che tu tieni tanto celata nel tuo misero cuoricino...e sai il bello? Finalmente mi sento amato. Tutti mi capiscono e mi supportano. Nessuno parla di me, sono morto...più o meno...mi basta solo parlare tranquillamente con Andy e, che peccato, tu non potrai arrivare giusto in tempo per salvarti il culo. Poi la mia vita potrà tornare normale. Dirò che, semplicemente, mi hanno dichiarato morto troppo presto, e che invece respiravo ancora. Sembra strano, insolito, ma è divertente. Almeno per me...Ah, appena leggerai questo messaggio sarà troppo tardi. Aspettati solo una sua chiamata, se vorrà, oppure direttamente la casa vuota al tuo ritorno. Addio, Michael. Addio perché sarai tu a fallire, non io a morire."

E appena riuscì a leggere quelle righe, il telefono squillò...Andy...Michael non rispose subito...prima si ripeté che, se fosse riuscito a risolvere anche questo, sarebbe fuggito con il suo amato. Prima, però, doveva affrontare la verità.


HEY!

Allora, ho letto i vostri commenti e avrei voluto rispondere, ma mi sono contenuta per non fare spoiler. Non farei mai morire un personaggio, volevo un momento di stupore per il lettore (e spero di esserci riuscita) per poi dare un altro colpo di scena. Spero vi piaccia e, mi raccomando, fatemelo sapere nei commenti. Vi aspetto numerosi. Andy avrà scoperto la verità da Zack o quel messaggio è solo intimidatorio e Andy chiama per una normale telefonata? lo scoprirete nel prossimo capitolo se questo arriva a dieci commenti e quindici stelle.

Chiedo scusa se vi faccio impazzire con tutti sti problemi, ma la vita è così, purtroppo. 

Baci.

MIKANDYLOVER 

PS: non riesco a mettere foto perché sto scrivendo con il computer. Sorry

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