8 febbraio

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Caro diario...
Sono stato assente, lo so...ma non sono stato bene in questi giorni.
Tra la mancanza di Andreas e l'influenza invernale, la vita continua a torturarmi.
E le notti non sono da meno...
Il materasso è gelido da quando il mio biondo se n'è andato. La stanza non vuole lasciar andare il suo profumo perfetto, così da distruggermi ancora di più.
Il vento gelido che entra nella mia mente mi fa fare incubi ogni notte.
L'ultima volta che ho riempito queste pagine bianche, stavo viaggiando verso una meta ignota...
Beh, alla fine mi sono ritrovato sulla spiaggia. Su quella maledetta spiaggia ricca di ricordi di noi.
Andy che mi pensava mentre ero a Parigi, le nostre passeggiate sul lungomare, quell'incubo sul presunto rapimento di mamma...e il mio tentativo di porre fine a tutta questa sofferenza continua.
Tentativo più che fallito, visto che mi tocca vivere la morte peggiore: quella di sapersi in vita senza più niente al mondo che ti possa rendere orgoglioso di te stesso.
Tutta la mia famiglia mi ha abbandonato...nessuno vuole avere a che fare con un malato di mente come me...l'unica cosa che oramai mi accompagna a questo mondo è il terrore di vivere il domani.
Cosa accadra?
Da quella sera, ogni notte sogno Andreas al mio fianco, che apre la porta della dependance e si stende sul materasso accanto a me.
Ogni notte sogno le sue mani fredde sul mio corpo, pronte a farle rabbrividire. Sogno che mi sussurra il suo perdono e comincia a riempirmi di baci sul collo.
Sogno le sue braccia che mi avvolgono in un disperato tentativo di farmi voltare verso di lui.
Sogno le sue labbra a contatto con le mie e le nostre gambe che si intrecciano le une con le altre.
Sogno i nostri cuori palpitanti come un unico muscolo vitale.
Sogno i nostri vestiti che, dopo essere stati sfilati con cautela, si vedono volare in un punto indeterminato della stanza, per poi posarsi delicati al pavimento gelido.
Sogno il suo volto velato di sudore, la sua bocca ansimante sulle mie labbra.
Sogno i suoi gemiti mentre implora che tutto questa magia non finisca mai.
Sogno che, sul più bello della favola, lui svanisce nel nulla ed io mi ritrovo magicamente rivestito ed addormentato come niente fosse stato.
E lo sogno sempre.
E sempre spero che non sia un sogno, ma realtà.
E sempre resto deluso dalla scoperta di svegliarmi solo.
In questi giorni non mi sono mosso da lì, se non per girovagare in lungo ed in largo per la casa ricordando degli inizi, nei quali lui trascorreva tutto il santo giorno a lucidarne ogni angolo.
Ho passato sul telefono le varie foto che ci siamo scattati insieme...
Sto fallendo nei ricordi...non riesco a trovare via d'uscita.
Non mi perdonerò mai per tutto il dolore che gli ho provocato! MAI.
Sta di fatto che la lenta agonia va avanti, giorno dopo giorno...ed eccomi qui.
Oggi sono andato in piazza e ho visto tutti i bambini vestiti in maschera per carnevale. È stato confortante constatare che c'è gente felice. Chissà... Ero presto come uno straccio, con le occhiaie e la barba incolta...chi mi ha visto avrà pensato che fossi travestito da bidone della spazzatura...mi viene da ridere...ma non riesco.
Ovunque mi girassi c'erano milioni di colori tutti diversi. C'era gioia, c'era divertimento...c'era Andy.
Un momento...ANDY?
Si...era lì con Zack. Come potrei non riconoscerlo? Era bellissimo, vestito da moschettiere. Non so perché, non sapevo nemmeno gli piacesse quella storia...ma resta il fatto che era meraviglioso.
Accanto a lui quel dannato ragazzo vestito da non mi ricordo cosa...non voglio nemmeno ricordarlo. Eccoli che ridevano e scherzavano, felici.
Li seguii per un breve tratto e li trovai in un momento a bere una cioccolata in un bar, nell'altro a tenersi per mano lungo la strada tra la gente che li guardava ignara di tutto, un altro...su una via sperduta.
Cercai di passare indifferente ma la scena era a dir poco raccapricciante: le loro labbra si muovevano delicatamente le une sulle altre, le loro mani si accarezzavano i rispettivi volti e i loro sorrisi appariscenti a metri di distanza sembravano così sinceri!
Vorrei essere invisibile per poter sentire il battito del cuore di Andy.
Pulsa come quando eravamo insieme io e lui? Cosa prova per quel tizio? So che mi amava, so che mi ama ancora e che è solo profondamente deluso, ma quanto ama lui?
Ma non sono invisibile purtroppo...anzi, conciato così sono ben ben riconoscibile agli occhi di chi sa a fondo chi sono.
Ecco che i miei occhi incrociano nuovamente i suoi.

Andreas:" Michael? Sei tu?"
Michael:" si, Andy... Sono io"
Zack:" che cazzo ci fai qui? Lasciaci in pace! Che fai ci segui?"
Michael:" vedo che stai bene, Andy"
Andreas:"si, sto bene. Ora per favore vattene Michael"
Michael:" so che mi ami ancora, piccolo"

Nel sentire quella parola, gli occhi celesti del mio amore si illuminarono, ed un sorriso si fece spazio sulle sue labbra, involontariamente.
Si vede che quel testa di cazzo non gli da le giuste attenzioni. Scommetto che se lo scopa e poi sparisce per tutto il giorno. Scommetto che lo accontenta oggi solo per sbatterselo stanotte.
Che schifo...
E pensare che pure io lo volevo a letto...mi odio.

Zack:" COME CAZZO TI PERMETTI DI CHIAMARLO COSÌ?! BRUTTO STRONZO!"

Zack mi sferra un pugno ma riesco a schivarlo con le poche forze che ho in corpo. Andy corre verso di noi e cerca di staccarlo da me.

Andreas:" Zack, fermo. Così non risolvi niente! Anzi fai solo peggio!"
Zack:" doveva morire questo testa di cazzo. MORIRE DA TEMPO!"

Quelle parole mi feriscono.
Andy vede la mia espressione, e si rabbuia.
È giunto il momento di far finire questo bel sogno.
Andy non è più mio. Devo farmene una ragione. Ci sarà pur qualcuno a questo mondo che non ha la più pallida idea di chi io sia e che è in grado di farmi sentire quantomeno apprezzato...

Torno a casa a piedi. Voglio camminare e sentire l'aria gelida sul mio volto.
Entro in un vicolo buio. Possono farmi ciò che vogliono, poco importa.
L'unica presenza oltre a me però sembra essere una prostituta...
Vaffanculo la dignità che volevo riservare...vaffanculo tutto...vaffanculo tutti.

Michael:" hey tu, quanto vuoi?"
???:" 100 la prima ora, 50 il resto. Non accetto mezze ore."
Michael:" a casa mia. Adesso."


Ecco il secondo capitolo.
Fatemi sapere che ne pensate.
Volete che Michael non vada a letto con la tizia? Chiedetemelo in 10 persone e vedremo come aggiustare la situazione.
Alla prossima.
MIKANDYLOVER

The Whole World Is Bringing Me DownDove le storie prendono vita. Scoprilo ora