Ormai la città successiva era vicina.
Il sentiero nel bosco si inerpicava dolcemente per un' altura.
L'aria era fresca, grazie a un debole venticello, e permetteva di trovare un po' di conforto dall'arsura estiva.
Filla e Akiko erano seduti per terra, con la schiena appoggiata ad un albero e si riposavano un po'. Era dall'alba che camminavano, cercando di macinare quelle miglia che li dividevano dalla città, e dagli allenatori che avrebbero sfidato.
《Salve!》.
I due ragazzi sobbalzarono e Eevee rizzò subito le orecchie.
Un ragazzo, alto, sbucò dal folto del bosco, si spolverò un po' i vestiti, rimuovendo così le foglie che ivi si erano incastrate.
Poi si raddrizzò e sorrise a Filla ed Akiko.
《Ciao!,》 Akiko squadrò il ragazzo, 《possiamo aiutarti in qualche modo?》.
《Oh, no, volevo solo fare conoscenza e magari qualche bella lotta Pokemon. Se avete voglia, ovviamente!》.
Filla era un po' sospettoso, e la timidezza si riaffacciò temeraria, eh sì che cosa assurda!, nella sua mente:《Emh.. noi... v-v》.
Il ragazzo lo guardò interrogativo, così intervenne Akiko, per togliere l'amico dall'imbarazzo.
《Certo che abbiamo voglia! Siamo o non siamo allenatori? Piacere, io sono Akiko, lei è la mia amica Eevee. Lui è Filla.》
Seguirono strette di mano e sorrisi amichevoli.
《Io sono Kendall. Allora... affare fatto, giusto? Ci aspetta una bella lotta Pokemon》.
Filla si riscosse:《Certo! Possiamo cominciare subito》. Non aveva affatto intenzione di lasciarsi superare da quel tipo, il quale gli stava anche parecchio antipatico. Forse c'era il fatto che era estremamente sicuro di sè, che era alto, atletico, coi capelli neri e due occhi di un blu intenso, un canone perfetto di bellezza maschile, o forse era il fatto che Akiko non sembrava togliergli gli occhi di dosso.
《Benissimo, Kendall, cominciamo!》 Akiko gli fece cenno di disporsi dall'altra parte della piccola radura dove si trovavano, 《guardiamo se riuscirai a battermi》.
《Vedremo, vedremo》 rispose il ragazzo con un sorriso sarcastico.
Filla li seguì.Più tardi Akiko e Kendall sedevano sulla riva di un vicino ruscello -ovviamente Akiko si era premurata di controllare la profondità del suddetto ruscello - con i piedi nell'acqua, l'uno di fianco all'altra.
Le lotte si erano da poco concluse e i Pokemon stavano correndo e dormendo insieme, dopo essersi scontrati agonisticamente.
Eevee e il Charizard del ragazzo sembravano conversare allegramente, lanciando gridolini o ruggiti.
Akiko aveva vinto, e pure Filla, anche se erano occorse tutte le sue abilità per sconfiggere il nuovo amico.
I due ragazzi chiaccheravano tranquillamente, mentre Filla un po' in disparte si accingeva a preparare un pranzetto (avevano tirato a sorte e la sorte aveva deciso: il compito di fare il cuoco quel giorno sarebbe toccato a Filla).
《... e quindi sei arrivato qui, dopo tanta strada》. Akiko ammirava quel loro nuovo amico. Era un tipo coraggioso e un molto esperto viaggiatore.
Kendall sorrise:《Dopo aver attraversato Unima, Johto, Shinnonh, dopo aver salvato molti Pokemon, ho deciso di dedicarmi un po' alla mia carriera d'allenatore. Penso di essermelo meritato》.
《Ci puoi giurare! Avevo sentito parlare delle Squadre Salvataggio Pokemon ad Unima, ma non sapevo che fossero così estese. Dev'essere un bel lavoro. Salvare i Pokemon, tutto il tempo.》.
《Sì! E devi credermi quando ti dico che la più bella ricompensa è semplicemente lo sguardo felice del Pokemon che hai salvato. Ti basta solo vederlo libero e felice, e ti senti completato, felice pure tu.》
Akiko annuì:《Ti capisco. Vaporeon... è con me solo da due giorni. Due giorni fa era una povera Eevee in fin di vita, ferita gravemente da un Persian. Quando l'abbiamo portato al Centro Pokemon pensavamo che non ce l'avrebbe fatta. Invece si è salvato ed è voluto rimanere con me.》
Kendall si fece subito più attento:《Sono convinto che qualsiasi essere vivente farebbe di tutto per rimanere con te》.
Akiko rimase un po' spiazzata:《Non penso proprio ....》 aggiunse un po' titubante.
Il ragazzo la fissò intensamente:《Non sto scherzando. Era da un bel po' che cercavo un'allenatore come te. Con il tuo stesso entusiasmo e amore per i Pokemon. Vedi... è da un po' di tempo che cerco un nuovo allenatore per un' Eevee difficile.... ha avuto un passato molto duro. Tu vuoi completare il Team Eevee giusto?》
Akiko annuì.
《Benissimo. Questa Eevee è fuggita da un sacco di allenatori. Non ha più fiducia negli umani. Le abbiamo fatto solo del male, ormai non si fida più di noi .... di noi stupidi uomini. Ha conosciuto solo il dolore e lo sfruttamento. Sto cercando di farle ritrovare la felicità. Sono convinto che con te la troverebbe》
Alla ragazza brillarono gli occhi:《Sono.... farò del mio meglio》.
Kendall si alzò, e afferrò il suo zaino, appoggiato ad un albero lì vicino.
Vi frugò dentro ed estrasse una Pokeball un po' sciupata, dai colori leggermente sbiaditi. Sembrava quasi che fosse la testimonianza delle sofferenze e delle peripezie che quella povera Eevee era stata costretta a subire.
Il ragazzo la consegnò ad Akiko, sorridendo:《Sono davvero felice di averti incontrata. Se avessi bisogno di me non esitare a chiamarmi》.
Le consegnò un piccolo fogliolino con scribacchiato sopra, con una calligrafia un po' sghangherata, un numero di telefono.
A quel punto furono interrotti da Filla, il cui ultimo gesto di Kendall non andava proprio a genio, che annunciò che il pranzo era pronto.
Mentre addentavano soddisfatti gli ottimi panini che aveva preparato Filla, quest'ultimo diede un bocconcino al suo Tepig, se lo era proprio meritato sconfiggendo Charizard!, e con noncuranza fece una domanda a Kendall:《Sembri esperto di questi luoghi... per caso conosci, o hai sentito parlare, di alcuni ruscelli profondissimi da queste parti?》.
L'attenzione degli altri due ragazzi fu immediatamente catturata.
Akiko posò il suo panino su un tovagliolo:《Se sai qualcosa, ti prego, diccelo!》.
Kendall annuì:《Diciamo che... tanti anni or sono un Pokemon, estremamemte potente, si arrabbiò tantissimo con noi umani. Non sono originario di questa zona e così non so dirvi quali furono le cause che provocarono un'ira così violenta.
Fu solo terribile. Il Pokemon leggendario, Zapdos, scese fin quaggiù e scagliò fulmini potentissimi sul suolo, cercando di abbattere le costruzioni umane. Si crearono profonde spaccature del terreno, che con il tempo si sono riempite d'acqua. Sono piuttosto pericolose, in genere sono segnalate da alcuni cartelli gialli. È bene non avvicinarsi, anche perchè vi si annidano Pokemon non molto amichevoli》.
Filla e Akiko si scambiarono un'occhiata complice.
L'altro li squadrò interrogativo.
《Vedi,》 spiegò Filla, che si era visibilmente eccitato nell'udire il nome del Pokemon leggendario, 《per sbaglio Akiko ci è finita dentro, trascinata da un Tentacruel.》.
Kendall strabuzzò gli occhi:《Non era transennato il ruscello??》.
《No!》
《Male.》
《È un cattivo segno?》
《Non saprei...》.
I ragazzi ripresero a mangiare, immersi nei propri pensieri.Qualche chilometro indietro, accanto a quel fiume. Si vedono ancora i segni che la ragazza ha lasciato sul terreno quando è stata trascinata dentro al ruscello con la forza.
Un cartello giallo, con su scritto un minaccioso "ALT, PERICOLO! NON AVVICINARSI AL FIUME!", viene estratto da un cespuglio.
Le foglie e i ramoscelli che vi si erano impigliati vengono rimossi, il cartello viene riposizionato al suo posto, dove sarebbe sempre dovuto rimanere.
《Maledizione》.
Si sente solo questa voce, quest'imprecazione, mentre qualcuno si allontana furtivo.
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Viaggio
Ngẫu nhiênQuesta storia parla dell'incredibile mondo dei Pokemon, delle avventure che gli allenatori vivono, guidati dall'amore e dalla passione per queste creature. Akiko è una ragazza di sedici anni, che finalmente può realizzare il suo più grande sogno: in...