Filla si sentì invadere dal panico.
Akiko non c'era più.
《Probabilmente si è alzata un attimo, magari è andata da qualche parte》 mormorò tra sè e sè per autoconvincersi.
Però aveva una strana sensazione in petto, un nodo pesante che sembra ingigantirsi dentro di lui, che gli saliva alla gola e gli scendeva giù, per lo stomaco
Lui sentiva che Akiko non c'era più.
E a conferma di questa sua dolorosa sensazione vide Vaporeon e Flareon che irruppero nella radura, dove si erano accampati, lanciando grida, spaventati.
《Dov'è Akiko?》domandò il ragazzo, che sentiva il panico assalirlo sempre di più. No. Quello che non doveva fare era perdere la lucidità.
I Pokemon gli si avvicinarono e, afferrando con i denti la sua maglietta, provarono a tirarlo verso il bosco.
《Aspettate un attimo!》Filla oppose resistenza 《 non possiamo lasciare il fuoco acceso incustodito. Dobbiamo spegnerlo!》
Nel mentre fece irruzione nella radura pure la nuova Eevee. Il ragazzo notò preoccupato l'assenza di Eevee shiny, mentre uno strano presentimento si impadroniva di lui.
Era qualcosa di diverso dal panico, dall'ansia, era come un sesto senso. Percepiva chi fossero i responsabili di quel presunto "rapimento", e il sogno gli era servito da indicatore, come una manifestazione più o meno reale di quel che sentiva in sè.
O forse era lui il problema. Forse immaginava una situazione così drammatica che invece non era.
Ma il comportamento di Vaporeon, Flareon ed Eevee, così come l'assenza di Eevee shiny, sembravano testimoniare il contrario.
In fretta e furia radunò le loro cose ed estinse il piccolo fuocherello, fulcro del loro accamapamento.
Lo estinse con rabbia, con foga, quasi per liberare la sua paura e la sua rabbia sui quei tronchetti anneriti.
Con un fischio chiamò a raccolta tutti i Pokemon e poi, correndo, si inoltrò nel bosco. Vaporeon fece strada, perchè già aveva provato a raggiungere i rapitori, ma senza successo.
Ben presto fu visibile una specie di solco leggero nel terreno, che proseguiva più o meno in linea retta, lasciando evidenti tracce nel sottobosco, come legnetti spezzati o cespugli spostati.
Filla proseguì correndo, seguendo quelle tracce.
Era come se un sacco fosse stato trascinato per il bosco, rudemente. Il ragazzo non volle immaginare cosa fosse in realtà quel sacco.
Poi si rese conto di una cosa. Le tracce lasciate dal passaggio di quegli individui erano troppo evidenti. Vi erano dunque due possibilità: o queste persone erano enormemente imbranate, tanto da non saper nemmeno muoversi furtivamente dopo un rapimento, oppure volevano semplicemente essere trovati. A Filla sembrò molto più probabile la seconda opzione e ciò significava che stava correndo incontrobad una trappola. Ma a lui non interessava. Avrebbe salvato Akiko, ad ogni costo.
Continuò a correre, scostando cespugli e rami che intralciavano il suo cammino, seguito dai Pokemon che annusavano i dintorni per raccogliere informazioni utili circa ad Akiko.
Infine sbucarono in una radura, all'improvviso, tanto che si sentirono quasi nudi, senza il bosco che li avvolgeva e li proteggeva.
E al centro di questa radura vi erano tre figure.
Le prime due erano erette, una alta e magra, una più bassa e grassa.
Jack. E Steaven.
La terza figura era a terra.
Akiko.
La ragazza era seduto, con uno sguardo arrabbiato negli occhi. Era avvolta da una rete ed era piena di graffi e lividi. I suoi bellissimi capelli rossi erano tutti scompigliati e aggrovigliati e contenevano foglie e rametti.
A fianco della ragazza Eevee shiny si divincolava, rinchiusa anch'essa in una rete.
《Guarda chi c'è. Ehi sfigatoo! Guarda chi abbiamo preso?》Steaven cominciò a sghignazzare, e Filla fece un passo avanti, infuriato, stringendo i pugni.
Steaven continuò a ridacchiare e lasciò parlare Jack, come al solito, sapendo che il compagno sarebbe stato molto più abile con le parole.
Jack sogghignò:《 Caro Sfigato, amico mio!! Ti stavamo aspettando!》
《Lasciatela andareeee!》urlò Filla.
《Datti una calmata,》 ribattè aspro quell'altro,《non ci interessa la ragazza. Vogliamo Eevee Shiny, e l'abbiamo ottenuta. Akiko ha fatto solo da esca. Volevamo anche te》.
Rimasero immobili fissandosi negli occhi. Poi si mossero e tutto avvenne rapidamente.Filla si slanciò contro Jack, atterrandolo, ed entrambi finirono a terra, rotolandosi nella polvere. Steaven si gettò subito in aiuto del suo amico.
Akiko non aspettò altro; si rannicchiò mentre Vaporeon con Codacciao riduceva in brandelli la rete. Flareon fece la stessa cosa con Eevee.
La ragazza afferrò Jack per le spalle, cercando di allontanarlo da Filla.
Quello si rigirò, finendole addosso e facendola precipitare pure lei. Nella caduta Akiko alzò il ginocchio, che andò a piantarsi in un punto non molto piacevole per Jack, il quale urlò allontanandosi dalla ragazza.
Vaporeon intervenne, annaffiando Steave; Flareon sputò una fiammata verso Jack.
Akiko ansimava. Le doleva dappertutto a causa dello spiacevole viaggio condotto dentro ad una rete, strisciano per terra.
Aveva avuto paura, per un momento, non per lei, ma per Eevee. Perchè era lei che volevano, inspiegabilmente. Già due volte avevano tentato di impadronirsene.
Subito fece rientrare nella Pokeball Flareon, Vaporeon e Eevee (non shiny), mentre l'altra prendeva il suo solito posto sulla sua spalla.
Aiutò Filla da alzarsi e insieme si avviarono correndo, nel bosco.
I due bulli subito furono loro alla calcagna.
Akiko percepiva Filla ansimare e zoppicare alla sua destra, ma non osò guardarlo per vedere se stesse bene. Continuò a correre, socchiudendo gli occhi, frequentemente colpiti da foglie o rametti penzolanti. Le sue gambe, già piene di graffi e lividi, subivano le molte frustate che impartivano i cespugli più bassi.
Poi gli alberi si diradarono all'improvviso e la terra sembrò finire sotto di loro.
《No, è solo un fosso》 si disse Akiko. Si avvicinò all'orlo. Strinse Eevee tra le braccia. Guardò Filla di fianco a lei, pareva sfinito.
Steave e Jack erano alle loro spalle, ormai vicini, pronti nuovamente a ordire qualche altro inganno o sotterfugio.
Guardò nuovamente la terra sotto di lei, non molto in basso. Era un piccolo burrone, dalle pareti scoscese e sassose, non troppo alte.
Perchè no?
Prese un respirono e saltò.Atterrò rotolando, per attutire l'impatto e proseguì così, percorrendo la discesa sassosa. Sbattè la testa contro qualcosa, ma lì per lì non fece caso al dolore, ignorò quelle fitte che la stordivano.
Si alzò a metà e proseguì sdrucciolando ad ogni passo, smuovendo con i piedi in volta il terreno, affondandovi a volte quasi fino alla caviglia.
Quando calcò nuovamente il suolo pianeggiante si lasciò cadere a terra.
Vide un'altra figura atterrare poco vicina a lei. Sentì delle grida.
Dopodichè, perse i sensi.L'uomo sedeva dietro alla sua scrivania in mogano. La sua faccia non era distinguibile, avviluppata nell'ombra che avvolgeva anche il resto della stanza: una lunga tenda oscurava la finestra.
L'uomo sbattè un pugno sul tavolo.
"Maledizione! Incapaci, avete fallito anche stavolta. Che devo fare con voi? COSA DEVO FARE?" alzò minacciosamente la voce facendo indietreggiare per lo spavento i suoi interloqutori.
"Ma non temete, adesso voi mi servite qui, dove non farete danni. C'è qualcun'altro, molto più competente di voi, che svolgerà l'incarico".
Una figura avanzò da un angolo della stanza. Fino a quel momento era rimasta nascosta, nell'ombra."Oh si, capo. Vedrete che io non fallirò"
STAI LEGGENDO
Viaggio
RandomQuesta storia parla dell'incredibile mondo dei Pokemon, delle avventure che gli allenatori vivono, guidati dall'amore e dalla passione per queste creature. Akiko è una ragazza di sedici anni, che finalmente può realizzare il suo più grande sogno: in...