Viaggio

Epilogo

Articuno roteò nell'aria, avvolgendosi come un nastro aggrazziato nell'aria fredda e pulita.
Intorno a lui si cristallizzarono milioni di goccioline d'acqua, che si infransero poi leggermente sulla sua pelle, come tanti piccoli spilli.
Socchiuse gli occhi, godendo di quella piacevole sensazione.
Poi udì un cambiamento repentino, nell'aria, come una frustata fulminea che turbasse la tranquillità diffusa tutt'intorno.
Era forse il lontano sentore di un'esplosione, quello che fiutava? Era polvere da sparo quel sapore strano che avvertiva saggiando l'aria?
Decise di controllare più da vicino e si diresse verso il punto che lui percepiva come più caldo, il fulcro dell'azione in corso.

Vuoto.
Precipitare.
Vuoto.
Nero.

Articuno planò dolcemente verso il suolo e con altrettanta delicatezza atterrò e lasciò scivolare il carico che portava sulle spalle.
Poi, in un turbinio di nebbia e cristalli di ghiaccio, spiccò il volo, scomparendo in poco tempo uniformandosi con il cielo.

Akiko e Filla osservavano da lontano la Villa. Numerosi agenti della polizia entravano e uscivano dalla sontuosa abitazione.
L'Uomo era stato arrestato, così come Jack e Steave. I domestici, tutti ignari fino a quel momento dei numerosi misfatti compiuti dal loro datore di lavoro, sedevano in gruppo con la faccia scossa e preoccupata.
Presto tutti i Pokemon rubati sarebbero tornati dai propri allenatori, ricucendo numerose ferite.
《Tutto è bene quel che finisce bene》mormorò Akiko, lo sguardo fisso sul tramonto che infuocava il cielo.
《Ecco, a proposito di questo,》iniziò Filla, 《ti voglio assolutamente ringraziare, Akiko. Grazie a te ho superato la timidezza, la paura di stare con altri. Abbiamo visto un leggendario, vissuto mille avventure. Grazie, davvero》.
Akiko sorrise e gli diede un bacio sulla guancia.
《Grazie a te, Filla》sussurrò, prima di baciarlo sulla bocca.

E così si conclude la mia storia.
Un bacio colmo d'amore e di gioia illuminato da un tramonto infuocato di rubini.