La sensazione che la pervadeva era tra le più piacevoli e riposanti. Sentiva lenzuola fresche e morbide che la avvolgevano delicatamente, la sua testa poggiava su di un soffice cuscino. Si sentiva fresca e riposata, il dolore delle molte ferite sembrava scomparso, ad eccezione di una fitta continua alla testa. Quel dolore penetrante le martellava dolorosamente, quasi echeggiando nel suo cervello.
《Sarebbe bello non svegliarsi》 si disse fra sè e sè, nel sogno. E in risposta a questo pensiero, aprì gli occhi, sprofondando all'improvviso nel mondo reale.
Tuttavia, contrariamente alle sue aspettative, la piacevole sensazione rimase.
Quando mise a fuoco la vista, si rese conto di essere sdraiata in un letto comodo, avvolta da lenzuola di lino bianche. La stanza dove si trovava Akiko era ampia e spaziosa, arredata con pochi mobili, ma con gusto. Una finestra faceva penetrare all'interno la luce calda del sole, accompagnata da una fresca brezzolina che faceva oscillare le lunge tende, anch'esse bianche, che ricoprivano la finestra.
Si guardò le braccia e si accorse che i graffi e i lividi erano ormai rimarginati, e in via di guarigione.
Da quanto tempo era lì?
Ma soprattutto chi ce l'aveva portata?
All'improvviso si sentì nuovamente invadere dalla stanchezza e si distese, poichè al risveglio era scattata a sedere.
Rapidamente si addormentò.Quando si svegliò di nuovo la luce che invadeva la stanza era rossa, segno che il pomeriggio ormai volgeva alla sera.
《Finalmente ti sei svegliata》
Akiko si girò di lato, spaventata.
Non aveva notato la ragazza che, seduta su una sedia di legno, la fissava contenta dalla sua destra.
Era una persona minuta, ma all'incirca doveva avere l'età di Akiko. Aveva lunghi capelli neri, legati in una treccia, e occhi marroni come il cioccolato. Fissava Akiko speranzosa.
《D-dove sono?》balbettò quest'ultima lievemente spiazzata.
Il viso della ragazza si contrasse, assumendo un cipiglio preoccupato:《Cosa ricordi degli ultimi momenti prima del tuo svenimento?》
《Svenimento?》Akiko chiuse gli occhi e si appoggiò alla testiera del letto, confusa. Le faceva male la testa in un punto appena sopra l'orecchio destro, come se un piccolo spillo si stesse facendo strada nel suo cervello.
Sospirò profondamente prima di rispondere:《Stavamo scappando da Jack e Steave.... stavamo correndo nel bosco, ma ad un tratto il cammino venne interrotto da un fosso. Io e Filla abbiamo saltato.... 》
《Rilassati ora, non ti sforzare,》 la ragazza sorrise gentilmente, 《io sono Haruna, piacere》.
Akiko cercò di ricambiare il sorriso, ma quando cercò di contrarre i muscoli facciali sentì una fitta al cranio, quindi, quello che ne risultò, fu una smorfia di dolore.
《Piacere, Akiko》.
All'improvviso un bambino entrò in camera, reggendo un vassoio con due tazze fumanti di tè. Si diresse tranquillo verso Haruna, ma quando notò Akiko, sveglia, che lo fissava dal letto ne rimase sorpreso. Mollò il vassoio in mano alla ragazza più grande e fuggì via da dove era venuto.
Haruna ridacchiò:《Lui è il mio fratellino, Nick. È molto timido, ma vedrai che quando vi conoscerete meglio ti mostrerà il suo lato più giocoso.》
《Intanto possiamo approfittare del tè, una bella tazza calda non ti farà che bene》.
Akiko prese la tazza dalle mani dell'altra ragazza e ne bevve un sorso, lentamente, gustando quel sapore dolce e amaro allo stesso tempo.
Subito il dolore alla testa sembrò attenuarsi e perciò si affrettò a prenderne un'altro po'.
《Bevi piano, se non vuoi svenire di nuovo. È una bevanda molto forte,》 le raccomandò Haruna, 《quello è the di Baccaki, che guarisce i Pokemon dalla confusione. Noi abbiamo imparato ad usarla per curare il mal di testa e altri sintomi confusionali umani》.
Akiko appoggiò un momento la tazza sulle ginocchia:《Cosa è successo dopo che io e Filla siamo saltati giù da quel fosso? E soprattutto dov'è Filla e come sta?》
Haruna la guardò preoccupata quando sentì il nome di Filla:《Vedi Akiko, quando io e mio padre vi abbiamo trovati, eravate distesi in fondo a quel fosso. Non c'era traccia di quelle due persone che vi stavano inseguendo. Tu eri svenuta, perchè nella caduta devi aver sbattuto la testa da qualche parte. Filla no, ma le sue condizioni erano sicuramente più gravi delle tue. La tua Eevee shiny aveva solo qualche graffio, niente di più, e ora si trova in giardino e gioca con gli altri tuoi Pokemon. Tu hai dormito un giorno circa, Filla quando lo abbiamo portato qui è svenuto pure lui... e ancora non si è svegliato.》
《Non si è svegliato?》 Akiko scattò a sedere, rischiando quasi di rovesciare la sua tazza di tè.
《Tranquilla, Akiko, sono certa che si risveglierà. Mio padre è medico e mia madre un'infermiera Pokemon, se ne intendono di queste cose. Vedrai che presto starà bene,》 Haruna le sorrise, 《ora riposa ancora. Domani mattina ti potrai alzare. 》
Akiko bevve l'ultimo sorso del buon liquido, che sembrava ristorarla dal capo ai piedi, e porse la tazza ad Haruna.
Le due ragazze si augurarono la buona buonanotte, poichè durante la loro conversazione erano scese le tenebre. Dopodichè Haruna uscì dalla stanza, lasciando Akiko sola con il suo mal di testa e i suoi pensieri, che non miglioravano certo la sua sensazione di malessere.Il giorno dopo Akiko si sentiva decisamente meglio. Si alzò e si vestì, contenta, perchè il dolore alla testa si era attenuato, riducendosi ad una presenza continua ma meno fastidiosa.
Quando scese finalmente al piano di sotto, potè fare la conoscenza degli altri membri della famiglia di Haruna, nonchè suoi salvatori.
Nick era un bambinetto molto timido con gli estranei, che tuttavia nascondeva una grande vivacità e curiosità. Quando si rese conto che Akiko era una brava persona e addirittura molto simpatica, cominciò a riempirla di domande, alle quali la ragazza provò a rispondere senza farsi venire un eccessivo mal di testa.
Il padre di Haruna, Peter, un uomo alto e corpulento, molto simile a Nick per aspetto -capelli castani, così come gli occhi- , accolse benevolmente Akiko, tuttavia squadrandola da capo a piedi, come ogni buon medico, per capire se si fosse realmemente ristabilita o no.
Infine Joy, la madre di Haruna, aveva capelli lunghi e neri e occhi marroni e assomigliava in tutto e per tutta alla figlia maggiore nell'aspetto e al figlio minore nel carattere. Era una donna gioviale e gentile, sempre pronta ad aiutare gli altri, quindi adattissima al suo lavoro di infermiera.
L'incontro fra Eevee e Akiko rappresentò per i due interessati una gioia immensa. Il Pokemon si fiondò fra le braccia della ragazza e pose la sua piccola testolina sul suo collo. Ad Akiko quasi vennero le lacrime agli occhi. Le era mancata tantissimo, quella piccola bestiolina.I due giorni seguenti trascorsero tranquilli. Akiko ebbe modo di riprendersi totalmente e di allenarsi, insieme ai suoi Pokemon, che l'avevano salutata non con meno affetto di Eevee.
Solo un pensiero rendeva quelle giornate meno serene di quanto avrebbe invece potuto essere.
Filla.Haruna era specializzata in Pokemon di tipo elettro, quindi quando la nuova Eevee di Akiko aveva manifestato il desiderio di evolversi in Jolteon, non aveva esitato un momento e subito si era offerta di allenarla.
Erano nei prati che circondavano la grande e bella casa di Haruna e Nick, nel pomeriggio del terzo giorno dal salvataggio di Akiko e Filla.
Eevee schivò nuovamente il fulmine del Raichu di Haruna, un Pokemon veramente molto forte.
《Eevee usa Pallaombra!》urlò Akiko.
Il piccolo Pokemon obbedì alla sua allenatrice e colpendo Raichu più e più volte con la stessa mossa, lo mandò KO.
《Bravissima Eevee!》
Akiko si inginocchiò a terra e il Pokemon corse esultante fra le sue braccia, mentre Eevee Shiny guardava con approvazione la scena.
《Sei stata bravissima, Eevee. E anche tu, Raichu》disse Haruna facendo rientrare il proprio Pokemon nella Pokeball. Poi avanzò verso l'avversaria, tenendo in mano una Pietratuono.
《Vedi, Eevee, toccando quella pietra ti evolverai. È giunto il momento. Sei pronta》sentenziò Haruna con voce solenne, porgendo al Pokemon la Pietra verdognola.
Eevee non esitò.
Toccò con la zampina la pietra, decisa, e immediatamente la sua figura divenne di luce. La sua sagoma luminosa si ingrandì e cambiò forma, modellandosi in quella meravigliosa metamorfosi.
Quando il fulgore si affievolì, per andare piano piano a morire, al posto di Eevee, c'era un Pokemon più grande.
Un Jolteon, dallo sguardo fiero e deciso, fissava ora Akiko, felice della sua evoluzione.
All'improvviso delle urla squarciarono l'aria. Nick correva verso di loro, urlando.
《Si è svegliato, si è svegliato!!》gridò il bambino, mentre correva per i prati, diretto verso le due ragazze.
Bastarono quelle tre parole, solo quelle tre parole.
Ad Akiko quasi venne da piangere.
Le due ragazze scattarono verso la casa, spinte dall'urgenza e, il povero Nick, giunto proprio in quel momento nel luogo ove si stavano allenando le ragazze fino ad un attimo prima, fu costretto a tornare indietro di corsa.Filla era disteso su un comodo letto, simile a quello che aveva ospitato Akiko in quei giorni.
Era un po' pallido e si stava riprendendo rapidamente dalle brutte ferite che gli avevano inflitto Jack e Steave. Per fortuna non si era rotto nulla, ma aveva il corpo disseminato di lividi, assai dolorosi.
Quando vide entrare Akiko, che aveva il fiatone per la corsa precipitosa, il suo volto si illuminò.
《Akiko》 disse.
La ragazza lo fissò un'attimo, poi qualcosa si ruppe in lei, come una bottiglia d'acqua che sia stata lasciata troppo al ghiaccio. L'acqua solidifica, aumenta di volume e la bottiglia ad un certo punto non la può più contenere. Si rompe. Si frantuma.
L'ansia aveva agito in modo analogo dentro di lei.
Akiko avanzò verso Filla, che ancora sorrideva contento, ma ben presto il sorriso del ragazzo svanì, vedendo le lacrime agli occhi dell'amica.
《Akiko, tutto...》
Si interruppe improvvisamente, tenendosi una guancia, dove un dolore lancinante sembrava premergli verso la bocca.
Akiko gli aveva tirato uno schiaffo.
《Questo è per i tre giorni, TRE GIORNI, che mi hai fatto passare da inferno》sussurrò la ragazza cercando di ricacciare indietro le lacrime.
Poi si voltò e uscì dalla stanza.
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Viaggio
RandomQuesta storia parla dell'incredibile mondo dei Pokemon, delle avventure che gli allenatori vivono, guidati dall'amore e dalla passione per queste creature. Akiko è una ragazza di sedici anni, che finalmente può realizzare il suo più grande sogno: in...