Capitolo uno: l'arrivo

6.5K 201 45
                                    

10 Ottobre, lunedì

La sveglia di Jeremy suona, facendomi spaventare.
- Emma, alzati - farfuglia, andando in bagno.
Lo insulto e mi metto seduta sul letto, stroppicciandomi gli occhi.
Dopo dieci minuti passati a fissare il muro, Jeremy esce dal bagno, mandandomi dolcemente a fanculo per gli insulti precedenti.
- Voi due smettetela, e muovetevi che tra venti minuti dobbiamo uscire di casa - urla Elena.
A quelle parole sgrano gli occhi: ho solo venti minuti per prepararmi?
Vado a farmi la doccia e finisco di prepararmi.

- Carina quest'acconciatura. Sembri rientrata da una notte di sesso selvaggio - sarcastica Jeremy, bevendo una tazza di latte.
- Anche tu... ah no, aspetta. A te non ti scoperebbe nessuna - rispondo, afferrando un muffin.
- Ragazzi! - esclamano Jenna ed Elena all'unisono.
Alzo gli occhi al cielo e appena finisco di mangiare vado a lavarmi i denti.
- Oggi vi accompagno io. Ma solo oggi - dice Jenna, afferrando le chiavi della macchina.
Le do un bacio sulla guancia e mi siedo affianco a lei.

- Carino - farfuglio, sentendo gli occhi di mezzo istituto addosso.
Elena mi prende a braccetto, e andiamo a prendere il foglio dei corsi.
Nel mentre che facciamo la fila, un ragazzo la bacia a stampo.
- Ciao, sono il ragazzo di Elena. Tu devi essere Emma, giusto? - dice, sorridendomi.
- Si, sono io - È il mio turno.
Appena prendo il foglietto, lascio i due piccioncini soli, e vado alla ricerca dell'aula 204, il laboratorio di chimica.
Nel mentre che cammino, mi scontro con un ragazzo.
- Scusami - esclamo, sorridendo.
Lui mi sorride e se ne va.
Aula 204, aula 204, aula 204.. trovata!
Mi siedo nell'ultimo banco, e aspetto l'arrivo della professoressa.
Il ragazzo di Elena viene verso di me.
- Avete piccionato abbastanza? - scherzo.
- Non abbastanza... - risponde Stefan, sbuffando.
Scoppio a ridere, e parliamo del più e del meno.
- Questa è una città strana... se ti dovesse succedere qualcosa di strano, dillo subito ad Elena o a me, okay? - dice ad un certo punto, serio.
- Va bene - riesco a dire, pensierosa: cosa ci potrà mai essere di strano? Ubriaconi? Stupratori? Stalker?
Arriva la professoressa, e incominciamo la lezione.

Emma's diaryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora