Capitolo diciassette: vendetta

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×attenzione× in questo capitolo saranno descritte scene di sesso. Se v'infastidisce scusatemi

Settembre

Emma's pov

In tre mesi è tutto peggiorato: Jeremy è un cacciatore di vampiri, Elena è una vampira, ma Katerine è momentaneamente morta.
La vendetta della Petrova è stata a parer mio sensazionale: trasformare l'amore della vita di Stefan in ciò che lei odiava, una succhiasangue.
Grazie a me, che ho trovato la cura, Katerine è morta.
Era una fialetta in grado di farti tornare umana.
Elena ha scoperto che non è così tanto male essere un vampiro.
Freya mi ha liberato dalla sottomissione che provavo per Niklaus. Ma lui non la smette di corteggiarmi e in quest'ultimo periodo forse, e ripeto forse, mi sta interessando.
Tra pochi istanti sterminerò i Viaggiatori, con l'aiuto di Bonnie e Freya, che staranno dietro le quinte in modo così da proteggerci, e gli altri nel campo di battaglia.
Le due streghe ci renderanno immuni dai loro incantesimi, così da poter attaccare senza pudore questi bastardi.
- Vi prego, vi prego ridatemi i miei poteri! - urlo, fingendo un pianto isterico.
Tutti mi guardano divertiti, e incominciano a dire qualcosa in latino, guidati dal loro capo.
Sorrido e azzanno al collo colui che li comanda, per poi spezzarglielo con una facilità tale con cui si accende la tv.
Elijah uccide con una grazia e maestria tale da sfigurare accanto a Klaus, che assassina come se fosse uno squartatore. Non che io sia da meno.
Damon e Stefan attaccano in coppia. Rebekah e Caroline fanno lo stesso.
Ed Elena mi affianca.
Così, in pochi minuti, i viaggiatori non esistono più.
Con il solo potere della mente do fuoco a tutto quel terreno e andiamo vicino alla macchina.
Elijah non ha uno spruzzo di sangue addosso, noi invece siamo ricoperti di liquido rossastro.
- Questo è stato il ringraziamento per il tuo anello solare, giusto Elena? - ironizzo, abbracciandola.
Una cosa positiva: io non ne ho bisogno. Per fortuna non mi abbrustolisco al sole.
Lei sorride e contraccambia l'abbraccio.
Interrompo l'incendio.
- Per le ceneri pensateci voi - dico a Freya e Bonnie. Loro annuiscono.
- Noi torneremo a New Orleans, il settembre prossimo. Che ne dici di venire con noi? - dice Rebekah, incrociando le braccia al petto.
Mi pietrifico.
- Non lo so - balbetto. Klaus ed Elijah mi guardano speranzosi.
- Hai un anno per decidere - mormora Elijah, aprendo lo sportello della sua macchina.
- Ormai sei una Mikaelson - sussurra Freya al mio orecchio, abbracciandomi.
Sorrido e poi se ne vanno.
- Rientriamo a casa e ci togliamo gli abiti del delitto? - ironizzo, vedendo le loro facce dispiaciute.

Per cena, Stefan ed Elena bevono del buon sangue di sacca.
Io e Damon andiamo a caccia: un bar.
Di solito addeschiamo le nostre vittime e ci andiamo a letto nel mentre che ci nutriamo, uno affianco all'altro.
È anche grazie a lui che ho imparato ad amare il vampirismo.
Io le trovo a lui, e lui li trova a me.
Paghiamo e soggioghiamo il proprietario del bar per lasciarci una camera in cui fare queste cose, ma, cosa ancor più importante, non uccidiamo mai le nostre vittime.
Questa sera, gli ho trovato una bella ragazza, bionda e occhi azzurri, con seno rifatto e sedere anche. Gli piacerà.
Cosa ancor più positiva, i vampiri risultano irresistibili davanti agli occhi degli umani.
Appena ci ritroviamo in camera, Emily (così si chiama la bionda) è già soggiogata, nuda e pronta sul letto.
- Oggi ti sei superato - mormoro, osservando il ragazzo che mi ha portato.
Mi fa l'occhiolino e si butta a capofitto sulla bionda.
- Come ti chiami? - chiedo a quel ragazzo.
- Mark - dice, guardandomi negli occhi.
- Okay Mark, ora farai tutto ciò che ti ordino -
Lui annuisce, con uno sguardo perso, e poi sorride alla mia frase "mi farai nutrire di te e mi scoperai forte".
Lo faccio sedere sul letto, tolgo i vestiti e mi metto sopra di lui, rimanendo con solo le calze a rete e il reggiseno addosso.
Gli ordino di rimanere nudo e così lui fa.
Mi incomincio a strusciare su di lui, a nutrirmi del suo sangue.
Il suo membro s'indurisce e lo infila dentro, facendomi ansimare.
Sento il sangue colarmi dalla bocca.
Emily mi bacia con la lingua, facendomi, stranamente, eccitare ancora di più.
Così, Damon porge il polso a Mark, mi spinge via da lui e gli ordina di ricordare solo di essersi scopato una ragazza, Emily, e di essersi divertito, ma era una pazza furiosa che morsicava troppo forte.
Damon si corica in mezzo al letto.
- Dovrò nutrirmi di te, lo sai? - dico, avvicinandomi a lui.
Emily aspetta solo i suoi ordini.
- Porgimi il tuo polso - le dice. Lei così fa.
Damon m'invita a nutrirsi di lui.
Incomincio dal collo: non c'è cosa più buona del suo sangue.
Poi gli morsico il petto, l'addome.
Mi lecco le labbra e lo guardo.
- Non so se farmi lei o te - dice, guardandomi.
Così, mi siedo sul suo membro.
Dice ad Emily ciò che ha detto a Mark, e lei se ne va.
Così, passiamo la notte a nutrirci di noi stessi, e a.. be', usate la fantasia.

Emma's diaryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora