Indosso le culotte e una canottiera, e prendo il mio cellulare.
"Abbiamo un'emergenza, fanta-amica" presumo sia Damon.
Il rumore di una finestra aperta mi fa spaventare.
- Ah, sei tu - ansimo, con il cuore a mille.
Nella mia città, quando un vampiro entrò in camera mia, rischiai la morte.
- Domattina andiamo a fare una scampagnata, vestiti carina - dice, coricandosi nel letto.
Mi passa un ciuffo di capelli, e mi dice di rintracciare questa persona.
- So che è in campagna, ma non ho idea di dove sia - spiega, accarezzandosi il mento.
Prendo una cartina di Mystic Falls e dintorni, e mi taglio la mano, facendo cadere delle gocce di sangue sul punto dove c'è scritto il nome della mia nuova cittadina.
Afferro il polso di Damon e ci appoggio delicatamente il coltello, facendo unire il suo sangue al mio.
Eseguo a voce bassa un piccolo incantesimo, e il sangue incomincia a scivolare verso un posto che non conosco.
- Trovata! - esclama, sorridendo.
- Mi spieghi che dobbiamo fare? - chiedo, alzando un sopracciglio.
Mi da un bacio nella guancia e scompare. Sbuffo, e apro la porta, poi mi metto a dormire.14 ottobre, giovedì.
- Emma, c'è un ragazzo che chiede di te! - urla mia zia dal piano di sotto, facendomi svegliare.
Vado in bagno, mi lavo i denti e il viso, e scendo giù.
- Che capelli selvaggi - ironizza Damon, ridendo.
Lo fulmino con lo sguardo e gli provoco un piccolo mal di testa.
- Scusa scusa. Preparati, dobbiamo andare in quel posto - sorride, e alzo gli occhi al cielo.
Mia zia va a lavoro, salutandomi con un bacio sulla guancia.
- Preparami la colazione, succhiasangue -
- Posso fare anch'io colazione? Con il tuo sangue? -
Lo ignoro e salgo al piano di sopra.
Indosso dei jeans stretti neri, una top fuxia, e i tacchi del medesimo colore.
Damon è imprevedibile: potrebbe anche portarmi ad una festa a sorpresa, quindi preferisco vestirmi bene, non si sa mai.
- - - - - - - - - - -
- Cioè, mi hai fatto vestire bene, per portarmi in un cimitero?! - sbotto, afferrandogli il braccio.
Lui mi guarda negli occhi, avvicinandosi al mio viso.
- Dobbiamo aprire la cripta - mi afferra per il polso, e entriamo nei sotterranei.
- Io non ti aiuterò ad aprire una cripta piena di vampiri, Damon! - sbotto.
Appena vedo chi c'è lì, mi pietrifico: Stefan, Elena, e Bonnie.
Guardo la streghetta negli occhi, e lei viene a toccarmi il braccio.
I suoi occhi diventano vacui, e boccheggia.
- Che succede? - chiede Elena, visibilmente in panico.
- La strega potrebbe aver avuto una qualche visione, chissà - dice Damon, staccandola da me.
- Damon, perché Emma è qua? Cosa non capisci del "proteggila"?! - urla Stefan.
Alzo gli occhi al cielo, e Damon lo rassicura con un "sa badare a sè stessa".
Appena Bonnie incomincia a fare l'incantesimo, constato che non ce la farà mai a finirlo da sola.
La prendo per mano, e le "presto" un po' della mia magia.
- Emma Gilbert? - chiede una donna sulla settantina, strabuzzando gli occhi.
L'incantesimo finisce e porto fuori da lì quella signora.
- Ero amica di tua nonna, so che sei... - la interrompo.
- Non lo deve sapere nessuno, i viaggiatori mi cercherebbero di nuovo, e non voglio - sussurro, prendendola per mano.
Lei annuisce e scendiamo giù.
Damon ha un'espressione afflitta, con lo sguardo basso.
Guardo Stefan.
- Katherine non c'è - mormora Elena, spaventata.
- Chi è Katherine? - chiedo, aggrottando le sopracciglia.
- Io sono la sua doppelgänger - farfuglia mia cugina.
- Cercavate me? - una voce uguale a quella di Elena, ma con più odio e rancore, arriva alle mie orecchie.
Bonnie cerca di farle venire quello strano mal di testa, ma Katherine ride e si getta sopra di lei.
Le sta per azzannare il collo, ma alzo una mano verso il cielo, e poi faccio un veloce movimento verso sinistra. Katherine sbatte su una delle pareti della grotta, e le faccio venire mal di testa.
- Sì, cercavamo proprio te - ironizzo, facendole scendere sangue dagli occhi.
Damon mi intima di smetterla, e lo faccio.
- Katherine.. - mormora lui, inchinandosi affianco a lei.
- Damon, non mi avrai aspettato per tutto questo tempo, spero. Sei convinto che io ti abbia amato davvero? - Katherine ride, lo spinge e sparisce.
Incrocio lo sguardo di Damon, ha gli occhi rossi.
E in un attimo scompare.
- Ma come hai fatto? - urla Elena, afferrandomi il polso.
- Stefan, cancellale questo ricordo, ti prego... è per proteggerla - farfuglio, massaggiandomi le tempie.
Annuisce, ed esco fuori di lì.
- Damon, dove sei, dove sei, dove sei.. - mormoro, respirando lentamente.
Cammino per il cimitero, facendomi trasportare dalle mie emozioni.
- Che ci fai qui? - mormora, con la voce strozzata.
- Ti cercavo - farfuglio, sedendomi in braccio a lui.
Mi guarda strano, poi abbassa lo sguardo.
- Andiamo a casa tua - dico, sospirando. Ciò che voglio fare non è una buona idea. Se solo altre streghe lo venissero a sapere, potrebbero diseredarmi.
- Cos'hai in mente? - aggrotta le sopracciglia.
Alzo gli occhi al cielo, - Ti fidi di me? Non ti torturerò, promesso -
Mi prende in braccio a mo' di sposa, e poi mi rimette in terra.
Dopo dieci minuti, siamo arrivati alla macchina.
Durante il viaggio, gli chiedo una cosa che non gli avrei mai dovuto chiedere.
- La amavi sul serio? -
Lui ringhia. - Prima sì, ora non lo so. Quando stava con me, amava mio fratello. Ma mi aveva detto che amava entrambi, che ci saremo visti di nuovo. E ora mi dice che non mi ha mai amato - sbotta, premendo l'acceleratore.
- Se ti scontri io muoio, tu vivi. Vai piano! - dico, stringendogli il braccio per la paura.
Delle vene gli si formano sotto gli occhi.
Parcheggia davanti a casa sua, e scende dalla macchina, abbandonandomi lì sola.
Sbuffo, mi slaccio la cintura ed entro anch'io.
Conosco un incantesimo per il sangue, chiunque lo beve si sente meglio, anche gli umani.
Vado in cucina, e uso un coltello, tagliandomi il polso. Mormoro una parola in latino, e mi sento mancare.
È un incantesimo potente, e nel momento in cui lo faccio il mio fisico ne risente.
Salgo al piano di sopra, e trovo Damon coricato sul suo letto, con solo i jeans addosso.
Deglutisco: è veramente sexy.
- Tieni - mormoro, sedendomi sul letto affianco a lui.
- Che dici? - farfuglia, osservando il mio polso insanguinato.
- Fidati di me, starai meglio - gli sorrido, e lui mi guarda sospettoso.
- Hai ingerito verbena? - gli do uno schiaffetto sulla spalla, e gli avvicino il polso alle labbra.
In un secondo mi trovo coricata sul letto, con i suoi denti nella ferita.
Sa controllarsi. Non mi farà del male, penso.
Ansimo, e Damon si stacca dal mio polso.
Ha gli occhi interamente rossi, e i canini ancora appuntiti.
- Il tuo sangue è... particolare - dice, avvicinandosi al mio viso.
- Ora sei letteralmente in extasi, fa quest'effetto il mio sangue - dico, appoggiando le mani alle sue spalle e facendolo coricare.
- Mi sta venendo una voglia assurda di spogliarti - sussurra, guardando il mio corpo. Una sensazione strana nel ventre mi fa quasi perdere la lucidità.
Scuoto la testa e alzo gli occhi al cielo, strizzandogli una guancia.
- Fai da bravo, succhiasangue - mi alzo dal suo letto e vado giù, ad esplorare la casa dei Salvatore.
Apro una porta a caso, e scopro che hanno una biblioteca infinita. Sorrido, e decido che magari leggerò qualcosa.
STAI LEGGENDO
Emma's diary
Fanfic[Dal capitolo 3] " - Mh, se riesci a mandare via così in fretta le persone la mattina, penso ti rapirò e farò dormire sempre qui - farfuglia Damon, infilando la testa sotto il cuscino. " [COMPLETA] 15/09/2018: #2 in Damon Salvatore 05/10/2020: #2 in...