Emma's diary

Capitolo cinque: dipendenza

" Caro diario,
Non so perché sto scrivendo in un diario, ma ho bisogno di dirlo a qualcuno. Gli altri non capirebbero, mio padre è morto, mio fratello è uno squartatore, e la ragazza che amo è rinchiusa in una cripta. Mi manca. Mi manca il suo sorriso, la sua spavalderia, i suoi occhi. Mi manca il suo respiro accelerato quando facevamo sesso. Mi mancano le sue battutine sfacciate e il suo carattere di merda. Non mi sono mai innamorato di nessuna, ma lei è riuscita a cambiarmi. Quando c'era lei, ero cambiato in meglio. Ma non ora. L'aspetterò, ma non permetterò mai a nessun altro o altra di farmi soffrire. Non spegnerò la mia umanità come Stefan, ma combatterò la sua mancanza, il dolore. Molti umani moriranno a causa mia, ma non me ne frega nulla. Affogherò il mio dispiacere nell'alcol e nel sangue.
Tuo, Damon "
La porta si apre all'improvviso, e rimetto quel diario al suo posto, facendo scorrere l'indice sul resto dei libri, fingendo di doverne scegliere uno da leggere.
- Che fai ancora qui? - chiede Stefan, sospirando.
- Ho cercato di far sentire meglio Damon, se non disturbo me ne vado tra qualche ora... devo accertarmi che stia bene - dico, sorridendo debolmente.
- Perchè ho dovuto soggiogare Elena? Cosa sei? -
Deglutisco.
- Perchè i viaggiatori mi stavano cercando, quando ero nella mia città. Ho inscenato la mia morte e sono venuta a Mystic Falls. Se scoprissero che sono ancora viva, verrebbero qua, e... uccideranno ogni persona che cercherà di difendermi, o di nascondermi da loro. Sono una strega, Stefan. Una strega Gilbert. Dentro di me ho il potere di più di venti streghe - gli sorrido, e lui mi abbraccia.

-Faremo di tutto per proteggerti, ma tu dovrai aiutarci - annuisco, e salgo in camera da Damon.

16 Ottobre, sabato

- Caroline ha organizzato un ballo - sbotta Stefan, sbigottito.
- Cosa c'è di così strano? - domando, diluendo il miscuglio.
- L'ha organizzata a casa mia - ringhia, facendomi scoppiare a ridere.
Il professore ci rimprovera, intimandoci di finire l'esperimento.
- Io ci sarò, anche se non so cosa mettermi - sussurro, versando troppa nitroglicerina.
Il Becker esplode, facendo volare frammenti di vetro da ogni parte.
Stefan mi tira sotto il banco, tappandomi la bocca e il naso.
I miei compagni urlano scappando dall'aula, seguiti dal professore.
Il succhiasangue mi prende in braccio a mo' di sposa e in neanche un secondo siamo fuori da quell'andito.
Il professore mi trucida con lo sguardo.
- Che hai combinato?! - urla, alzando le braccia al cielo.
- Troppa nitroglicerina - farfuglio, incrociando le braccia al petto.
Ci ordinano di andarcene subito dall'istituto, dato che il vapore di quel miscuglio è molto dannoso.
- - - - - - - - - - -
- Penso chiamerò Damon - dico ad Elena, con il telefono in mano.
- Emma, è pericoloso. È cattivo, malvagio. Non sa amare! Lascialo perdere - esclama, mettendo in forno una torta al cioccolato.
" EMERGENZA V., vieni a casa ", gli scrivo, salendo in camera mia: per il momento c'è solo un letto matrimoniale, una sedia dove mettere momentaneamente la roba, e il mio adorato bagno.
- Che è successo? - esclama una voce dietro di me, facendomi sobbalzare.
- Ciao Damon, sto bene, grazie, tu? - sarcastico, coricandomi nel letto a pancia in giù.
Lui chiude la porta a chiave.
- Emma... non riesco più a mangiare il sangue delle sacche e delle persone. Lo vomito - dice, coricandosi affianco a me.
Mi siedo, guardandolo negli occhi.
Nel grimorio avevo letto che in un vampiro su cento sarebbe potuta nascere una dipendenza per il sangue bevuto da una strega.
- Forse... sei dipendente dal mio sangue - mormoro, alzandomi e prendendo da sotto il letto il grimorio.
- Sei veramente... bella a quattro zampe - dice Damon, appoggiando la schiena allo schienale del letto.
Lo mando a fanculo, facendolo ridere, e cerco la pagina in cui viene spiegata la dipendenza.
- Ciò che unisce vampiro e strega, è un legame fortissimo e indistruttibile, soprattutto se si parla di sangue. Il vampiro in questione non riuscirà mai più a mangiare dell'altro sangue che non sia quello della strega che l'ha nutrito. Cara strega, l'unica cosa da fare è mischiare il tuo sangue con quello di altre sacche, oppure dovrai uccidere il vampiro - leggo tutto d'un fiato.
- Mi uccidi o mi porgi il tuo collo? - ironizza Damon, con gli occhi sbarrati.