Capitolo otto: cambio di look

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- Sei davvero fantastica con questi nuovi capelli! - esclama Elena, emettendo un fischio di approvazione.
- Secondo me sei brutta uguale - mormora Jeremy, facendomi alzare gli occhi al cielo.
Con un semplice pensiero gli faccio versare il liquido del bicchiere che teneva in mano sulla maglietta.
Lui impreca ad alta voce e va in camera sua.
- Che dici, andiamo a comprare i vestiti? - mi domanda Elena, prendendo la borsa.
- - - - - - -
- Questo è perfetto! - urlo, sbarrando gli occhi.
Mia cugina approva, e andiamo a pagare.
- Che mi racconti? - mi chiede, sedendosi in un bar del centro commerciale.
- Tu? - farfuglio, assottigliando gli occhi.
- Stefan è molto ansioso, per questa storia di Katherine. Gli è arrivata una lettera da parte sua, dove lo avvisava che presto mi avrebbe ucciso -
Arriva la cameriera, e prendiamo gli ordini.
La incito a continuare.
- Mi ha chiesto se mi trasferivo da lui e..- s'interrompe per la suoneria di un cellulare. Risponde al telefono, sgrana gli occhi e prende la borsa, alzandosi in piedi e mettendo dei soldi sul tavolo.
- Devo scappare, ti spiegherò più tardi -
Non mi lascia rispondere e se ne va.
Sbuffo, e incomincio a sorseggiare il mio frappè.
Un ragazzo si siede davanti a me, e mi sorride.
- La tua amica ti ha lasciato sola? - dice, ordinando un bicchiere di acqua gasata.
- È una domanda retorica? - rispondo, alzando un sopracciglio.
Ridacchia, e scuote la testa.
- Sì, se vuoi posso darti un passaggio a casa tua - esclama, assottigliando gli occhi.
- Non salgo nelle macchine degli sconosciuti - ringhio.
Chiedo una bustina per il muffin che Elena ha lasciato, e mi alzo in piedi.
- Ma dai, Emma, hai paura degli sconosciuti dopo ciò che sei? -
Deglutisco. Mi conosce, sa cosa sono, e ha una postura troppo aggraziata per essere un umano.
- Mi chiamo Elijah, presto avrò bisogno del tuo aiuto. Mi farò vedere io - dice, alzandosi in piedi e scomparendo.
Sbuffo, afferro la bustina con dentro il muffin ed esco da quel centro commerciale.
Sono venuta qua in macchina con Elena, non ho assolutamente prestato attenzione alla strada che ha percorso.
Afferro il telefono e chiamo Damon.
- Ciao sacca di sangue vivente, cosa ti serve da un vampiro sexy e perfetto come me? -
M'immagino il suo sorrisetto strafottente, e alzo gli occhi al cielo.
- Sono in un centro commerciale, ti va di venirmi a prendere? - Spero che sia di buon umore.
Mi chiude il telefono in faccia, facendomi rimanere senza parole.
Mi siedo in una panchina. Magari verrà.
Dopo cinque minuti, una BMW si ferma davanti al marciapiede.
Il finestrino oscurato si abbassa, facendo comparire un Damon più bello che mai.
- Ciao succhiasangue - mormoro, salendo in macchina.
- Sei bellissima con questi capelli, ma Katherine ha cercato di uccidere Elena - dice, tutto d'un fiato.

Emma's diaryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora