Ma Ho Deciso Te. 《Benji&Fede》

capitolo 26

Mi baciò.
«non lo farò mai.»
**
«scusa...» dissi asciugando le lacrime sul mio volto.
Mi abbracciò, volevo fermare il tempo e godermi tutto questo,le sue mani che massaggiavano i miei capelli, mentre lasciava alcuni baci sul collo.

Da quel giorno passò un mese.
Tra me e Ben andava tutto a meraviglia.
Con Chiara ci eravamo perdonate,lei capì di essere stata troppo dura.
Flashback:
Eravamo su un ristorante io chiara benji e fede ancora non avevamo fatto la pace, Chiara si alzò e andò a parlare con un signore. Salì sul palco davanti a noi,dove si esibivano alcune band come solito e disse guardando me «la detico a una persona speciale »e iniziò a cantare la nostra canzone che si intitolava" fermiamo il tempo. "

Era pieno Luglio e a Reggio Emilia faceva un caldo che mi sarei squagliata da un momento all'altro.
Misi una gonna a fiori e una maglietta corta e scesi a fare colazione.
«Buondi Principessa!»disse Chiara sorridente piu che mai.
«e questa felicità a cosa è dovuta?» chiesi.
«bhe oggi mi sembra uno di quei giorni in cui sei felice non sai perché!» disse sorridendo.
Lei è sempre stata un tipo che amava sognare. Una persona positiva che nelle giornate del cazzo c'è lei,anche quando le sta crollando il mondo addosso lei sorride,in poche parole il mio contrario.
«ti va di andare a fare spesa visto che oggi avevo intenzione di fare un dolce con la mia best?»domandai.
«non è che ho tutta questa voglia di andare in un supermercato, era meglio girare in centro e fare shopping. » rispose.
«dai perfavore! »supplicai.
Visto che non resiste piu di cinque minuti quando la supplico,acconsente.

*una volta arrivate.*
«bene!prendiamo le uova,la farina e il burro.»dissi io.
Una volta preso tutto l'occorrente ci avviammo verso la cassa,ma una voce urlò «tutti a terra o sparo! È una rapina»
Guardai subito Chiara,lei aveva visto morire sua sorella durante una rapina. Era tesa le sue lacrime scendevano.
«chiara perfavore abbassati »dissi supplicandola.
Era immobile,non reagiva alle mie parole.
«siediti o sparo!»urlò un rapinatore.
Lei non fece nulla,rimase immobile.
«Chiara...»supplicai ancora una volta.
«tu stai zitta o ti faccio saltare quel bel visino!»mi disse un altro rapinatore puntando la pistola contro la mia fronte.
«Jack i soldi non ci sono!» disse un altro rapinatore,ma senza passamontagna.
Guardai Chiara,o si metteva seduta o qui finiva male.
«uh la ragazzina qui non si vuole sedere!» disse questo Jack «allora la faccio sedere io!» aggiunse per poi puntargli la pistola contro.
«no perfavore!» dissi quasi sottovoce supplicandolo,dovevo salvarla.
«zitta troia! O ti ammazzo l'amica!» esclamò ancora una volta.
Chiara non faceva nulla,non si sedeva non mi considerava, aveva il terrore negli occhi. Le avrebbero sparato da un secondo all'altro.
Un altro ragazzo urlò «Jack andiamo sta arrivando la polizia!»
«si ma la puttanella ci ha visto!» disse indicando Chiara.
Lo pregavo mentalmente di non spararle.
Chiusi gli occhi.
Senti uno sparo e poi un altro e sentì Chiara cadermi addosso.
«Ora tocca a te.» mi disse.
«JACK!CAZZO ECCO LA POLIZIA!» esclamò ancora una volta un ragazzo e scappò.
No la mia migliore amica non può morire cosi.
«chiara perfavore! Chiara!» urlai mentre provavo a fermare il sangue.
«aiutatemi cazzo! Aiuto!» un poliziotto si fermò e mi aiutò.
«Chiara l'ambulanza sta arrivando,resisti piccolina.»
«sa-sara se n-non ce la devo fare s-sappi c-che non h mai smesso di v-volerti bene c-come la prima v-volta.»disse balbettando.
«non morirai! Prenderò quei figli di puttana e li farò a pezzi! E tu lo farai con me! Il vedrò tua figlia crescere e tu vedrai il mio. La nostra promessa! Chiara non puoi lasciarmi ora cazzo! Non puoi! Morirò anch'io con te! Chiara ascoltami, te ce la farai! La ragazza positiva dov'è? »
«s-sara sto morendo,positiva
lo sono sempre stata ma ora ti sto lasciando.»disse.
«Chiara non puoi morire ora,l'ambulanza sta arrivando.» urlai.
«ragazza! Non so per quanto puo vivere» affermò il poliziotto che stava piangendo anche lui.
«lei ce la farà okay? Ce lha farà! » di queste parole non ne ero convinta neanche io,ma lei deve farcela.
«s-sara..» Sussurrò Chiara

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//camilla//