Capitolo Primo ILLUSIONE

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Da bambino creavo aquiloni con la carta velina di diversi colori, verde, rosso, fucsia, giallo. Chiudevo, dopo averle mozzate, code di lucertole in un barattolo di vetro. Rincorrevo farfalle, e tentavo di imbalsamarle nell'alcol etilico. Con i cuscinetti a sfera delle automobili costruivo carruoccioli e quante ginocchia sbucciate. Giocavo a nascondino, a campana, a trezza longa, addirittura, facevamo la guerra con le pietre, quelle vive, quelle che mettevano sotto i binari del treno, che mi hanno portato due e tre volte all'ospedale con la testa rotta e giù a mettere i punti di sutura. A rubare albicocche o mandarini dalla terra dei vicini solo per il gusto del rischio, quante abbuffate mi sono fatto.

E tante altre cose, anche quelle che non puoi raccontare, forse perché non vieni creduto.

Nessun paragone con i ragazzi di oggi, loro hanno una finestra sul mondo, noi relegati al nostro cortile.

È stata anche una bella preadolescenza alloerotica, i primi esperimenti sessuali, ma impreparati a ricevere tenerezza e affetto.

Bella infanzia, bella preadolescenza con l'esterno, certo, ma a volte, quando i bambini sentono che i loro genitori li rifiutano, non li accettano, che invano cercano l'approvazione negli occhi degli adulti, difficilmente crescono armoniosamente, aldilà dell'ambiente povero o ricco economicamente.

..ma oggi, quando esco di scena, "strascino" sempre una sedia a terra come una diva da palco oscena!

E ciò che avrei dovuto fare quando ho accettato l'invito a cena di una persona conosciuta un po' di tempo fa, non immaginavo potesse chiedermelo, e, non credo si sia accorto che lui mi piace. In realtà, mi piacciono un bel po'di persone, passando per tutti i gradi di bellezza e bruttezza!

Come la Giuni Russo in Illusione (1), mi preparavo con agitazione a questa serata, chiedendomi, mentre sceglievo cosa indossare, chi era veramente Robb, e cosa voleva, in realtà, da me? Le altre volte abbiamo trascorso il tempo solo a prenderci in giro, bonariamente.

Oddio che stress, pensavo, pur di apparire, cosa m'aggia mettere?

Robb, contrariamente al "lui" di Giuni, è stato puntualissimo, e mi ha portato a casa di certi suoi amici che non conoscevo. Durante la cena, loro mangiavano e io no, non certo per la dieta, ma perché nun me piace niente, e, quindi, trafficavo con il cellulare. Anche se, il mio sguardo, durante la cena, cadeva su di lui, un ragazzo attraente e con quel suo modo di parlare garbato e tranquillo, e io pensavo, ma l'avrà capito che io sono 'na pazza furiosa e sclerotica?

Lui mi lanciava qualche sguardo, accompagnato da un sorriso da squagliamento, e, io rispondevo con un sorriso finto, mentre dentro di me, Ahhhhhhhhhh catastrofe!

I suoi amici, degli intellettualoidi non interessanti, fra cui, questa la ragione del suo invito, uno di loro voleva essere intervistato per un suo libro uscito di recente e che lo aiutassi ad avere altre recensioni e interviste dai miei colleghi amici.

Ahhhhhhhhhh tragedy!! Ed io già mi vedevo di bianco vestita all'altare di una chiesetta di montagna, in una cerimonia fatta tra pochi intimi amici e familiari, e mi vedevo lanciare il bouquet a qualche mia amica zitella, nel farla provare l'illusione che, entro un anno, sarebbe convolata a nozze, e m'immaginavo lui, nella prima nostra notte di nozze, nelle mie carni, sopra, sotto, di lato, 'e sguincio, ma, ahimè, niente di tutto questo. In un attimo ho visto svanire tutto.

Sciagura e catastrofe, cercavo una finestra per buttarmi, o la cucina per attaccarmi alla bocchetta del gas. Mi salva una telefonata e mi chiudo in bagno.

All'uscita mi ritrovo lui, «Qualcosa non va?».

«A parte che vorrei suicidarmi, tutto bene» - gli rispondo.

«Brutta telefonata?».

«No, direi piuttosto una brutta aspettativa!».

«Vabbè, andiamocene va...», mi dice, «vorrei chiederti una cosa e vorrei rimanere da solo con te.»

Oddio no, un altro monnonò (2) da intervistare no!


Note:

1 - Illusione - (testo Giuni Russo - musica Maria Antonietta Sisini) brano tratto dall'album Giuni (1986).

2 - Monnonò - parola gergale tra amici, significa, generalmente, "idiota".



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