Capitolo dodicesimo UN ALTRO PIANETA

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Roberto uscì dalla doccia dopo aver sudato tantissimo per gli esercizi pesanti in palestra. Mentre pettinava i suoi capelli ancora umidi, ammirava il suo corpo bagnato nello specchio. Con il suo metro e ottanta di altezza, contemplava il suo viso ovale, lo sguardo penetrante dagli occhi verdi, ridenti e bramosi, il naso retto e la bocca normale con labbra carnose. Pelle liscia e olivastra, torace abbastanza villoso e curato e ginocchio leggermente varo. Con la sua mano lunga e affusolata, curata e morbida, accarezzava il suo pettorale, percorreva l'addome fino all'inguine e ancora più giù a toccare i peli del pube e sentiva pulsare il suo bell'orgoglio maschile. Si guardava allo specchio e stava iniziando a eccitarsi quando all'improvviso entrarono due ragazzi nello spogliatoio: "Ma che cazzo fai?" "Eh, in questi giorni la mia ragazza mi tiene a stecchetto!" disse Robb e velocemente indossò l'accappatoio. Robb non solo omette la sua omosessualità, ma dichiara di avere una ragazza e, quindi, di essere etero.

Mentre si vestiva, guardava quei due ragazzi palestrati sotto la doccia, non con voluttà ma con distrazione e pensava a Nick, forse gli aveva chiesto troppo: vivere un amore nascosto. Forse era stato troppo avventato a chiedergli di fare l'amore con lui, senza conoscersi del tutto. Forse era perdutamente innamorato e Nick non la pensava così. Tutti questi "forse" lo mettevano agitazione, così decise di andare fuori al locale dove stava cenando Nick con i suoi amici. Voleva avere delle certezze e parlarne con Nick o era solamente desideroso di vederlo.

Robb è quello che si direbbe, nel gergo LGBT, un velato, un omosessuale non dichiarato. Non ha mai avuto il coraggio di fare coming out, perché la paura lo devasta. Paura degli occhi insistenti e interrogativi della gente. Paura della reazione violenta dei suoi genitori. Paura di essere denigrato e allontanato dagli amici. Paura che nessuno potesse non amarlo più. Troppe paure, troppi dubbi e non riusciva a esternare quello che lui veramente sentiva dentro di se. Solo una volta ebbe il coraggio di confessarlo a un amico, che gli rispose: "Ti prego di non riferire agli altri quello che hai detto a me."

E il frequentare Nick era una vera sorpresa anche per lui, molti velati evitano di frequentare i gay dichiarati per paura di venire allo scoperto. Robb, invece, sembrava non essere attanagliato da nessun timore e cercava di non far subire molto a Nick la sua scelta di vivere nascosto, cioè non rifugge nessun contatto con lui, ma tutto si ferma qui. È un primo passo avanti per Robb?

Per noi

siamo noi condannati

noi, calcoli sbagliati

noi relegati negli angoli bui

noi, noi, uomini mancati

Noi, siamo noi gli esiliati

noi, gli angeli deviati

costretti ad amarci

vergognarci di noi

Partiremo presto

liberi dal marchio dell'errore (1)

Note:

1 – Un altro pianeta, canzone scritta da Mariella Nava per Renato Zero, contenuta nell'album Sulle tracce dell'imperfetto (1995).

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