Capitolo Ventitreesimo CONFIDE IN ME

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Questo capitolo stupirà non poco, perché entrerà un nuovo personaggio che destabilizzerà i lettori.  Anche Nico, il protagonista ha piccole perplessità. Vi prometto che ogni venerdì inserirò un nuovo capitolo, così voi non perdete la continuità e io non perdo il filo della storia, oscura anche per me!

Sceso dal treno, mi dirigo verso un bar giornalaio e con tanti altri milioni di cose in vendita, per comprare il nuovo albo di Dylan Dog. Arrivo alla cassa e trovo un ragazzo prima di me, stava per pagare ma per galanteria, mi fa passare avanti. "Prego." Mi sembrava di averlo già visto in giro, proprio nei pressi del bar ma irrilevante alla mia erotica fame, non lo avevo mai annotato fra i possibili miei pretendenti, ma al suo prego, lo guardo negli occhi, lo osservo per bene, e penso: "Bel ragazzo! Bassino ma bel ragazzo... Forse un po' tamarro ma bel ragazzo... Viso spigoloso ma bel ragazzo!" E tra tutti questi "bel ragazzo", lo saluto e vado via.

Arrivo a casa, apro la porta e vedo delle valigie nell'ingresso.

«Sorpresa!» grida all'improvviso AJ uscendo dalla cucina.

Lo abbraccio stretto e riempio la sua faccia di baci come si fa a un bambino bello e paffutello.

«Mi sei mancato tanto, ma questa sorpresa annulla il mio malessere.»

«Ti ho sentito strano a telefono, negli ultimi giorni...» mi dice. Ignorando che la mia stranezza fosse dovuta a una distrazione chiamata "Robb".

«...così ho affrettato delle cose di lavoro per stare un po' di tempo con te, prima che arrivi Natale.»

«Sono contentissimo» gli dico. «Allora mi aiuterai con gli addobbi, l'albero e, soprattutto, con il presepe.»

«Ah. Ecco. Mi volevi qui solo per questo!»

«Non fare l'idiota! Sei il mio baldo uomo di casa e certe cose le lascio fare solo a te.»

Lo abbraccio di nuovo ma ancora più forte e lo bacio, questa volta con desiderio voluttuoso. Avevo dimenticato il suo profumo, la sua barba pungente e quei capelli sempre in disordine, dopo circa venti giorni di lontananza.

«Calma. Mi stai stritolando.» dice sorridendo AJ. Mentre dalla radio suonava la sua canzone preferita:

Our problems should be shared

Confide in me, confide in me (1)

Le ore passate con Robb mi hanno distratto non poco. Di Robb amo il suo corteggiamento e il modo di relazionarsi con me. Credevo in un gioco semplice, ma sono innamorato del suo porsi, del suo essere bello e gentile, del suo curarmi come una grande persona e amo anche il modo di scherzare, intelligente e perspicace. Dovevo dirgli però che convivo con una persona e che l'amo follemente. Sono stati bei giorni con lui, come se avessi trascorso una meravigliosa vacanza, in piena libertà e relax, ma io non ero né libero né rilassato.

Non ricercavo in Robb delle conferme, il volersi sentire amato e ammirato per accrescere la propria autostima. Conferme subdole, di solito, che si tramutano in tradimenti, confondono e riescono a farti dubitare dell'amore che hai per il tuo uomo.

Era troppo presto per capire se, tutto questo, stava succedendo a me. Quando Robb mi chiese di fare l'amore con lui, ne rimasi lusingato, ma non sono più ritornato sull'argomento e lui non mi ha nemmeno chiarito il perché, che forse non c'è. Da quella domanda, però, è scattata in me una blanda dipendenza affettiva che non riesco a comprendere, forse lo stare molti giorni da soli, senza AJ e il suo dannato lavoro che lo porta via da me spesso. Troppi forse, troppi ma o se... e tra tutte queste congetture l'unica certezza era l'amore che AJ provava per me.

1- Confide in Me. Primo singolo estratto dall'album omonimo Kylie Minogue (1994). 

Trad.: I nostri problemi dovrebbero essere condivisi / Confida in me

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 19, 2017 ⏰

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