Vorrei ringraziare chi mi segue in questa mia avventura. Questi ultimi capitoli sono diversissimi dai primi, dove c'era comicità. Abbiate pazienza, dai prossimi, aspettate uno o due capitoli ritornerò su quella scrittura. Del resto ogni giorno mi capitano episodi esilaranti, anche se alcuni si possono trasformare in tragedy, come l'ultima Pasquetta! Mi sembrava giusto parlarvi del primo incontro e dei pensieri adolescenziali cui era afflitto Nick. Grazie a tutti e buona lettura!
Avevo voglia di scappare. Oppresso dalla musica, dalla confusione e da quel ragazzo che mi stava costantemente alle costole. Mi recai di corsa al guardaroba, mi feci restituire il cappotto e uscii senza salutare nessuno. Non avvertii nemmeno gli amici con i quali ero arrivato alla festa. Loro si stavano divertendo, perché importunarli? Non mi sembrava giusto che, per il mio atteggiamento da esaurita pazza sclerotica, altre persone dovevano subirne le conseguenze.
Decisi di non infastidire quei tre ragazzi: Livio, Achille e Rino, che consideravo i miei unici amici, che sopportavano i miei innumerevoli cambiamenti d'umore e mi perdonavano qualsiasi marachella. Ce vo 'na bona pacienza cu mme (1)! Appena fuori dalla discoteca cercavo qualcuno per un passaggio. Il paese in cui mi trovavo era a circa otto km dal mio. Non potevo mica farmela a piedi, non possedevo un'auto ma quella sera avrei dato chissà cosa per averla. Anche solo per fare un lungo giro in macchina, non a fari spenti certo. Potevo avviarmi verso la ferrovia. Prendere un treno ma non avevo il coraggio. Odio stare da solo. Il pensiero di dirigermi in stazione a quell'ora, senza una compagnia, mi metteva agitazione. Si trovavano sempre brutte facce in cerca di qualcuno da adescare o vecchie checche desiderose di accalappiarsi giovani di passaggio. Per me quel posto significava battere. Provavo fastidio pensare all'impressione data a qualcuno che, vedendomi lì da solo, aggirarmi in stazione a quell'ora, potesse immaginarmi come un tipo losco e non come un comune viaggiatore. Chi mi avrebbe mai creduto?
Alle mie orecchie arrivava il suono delle onde che s'infrangevano sugli scogli. Non riuscivo a capire da quale direzione giungessero. Sapevo che il mare era lì vicino. Fui preso da quel suono. Ne rimasi affascinato. Come frastornato immobile ascoltavo con attenzione. Mi sembrava che le onde sussurrassero qualcosa rimproverandomi di come avevo affrontato Robb. Lui, in fondo, voleva solo divertirsi. Curioso di conoscere, forse, quel ragazzo di cui tutti erano amici. Fui distolto da un rombo di un motore. Un'auto rossa. Volevo scroccare un passaggio ma l'auto sfrecciò veloce. Non riuscii nemmeno a distinguere quante persone ci fossero all'interno della vettura, chillu chine 'e còrna che teneva 'a fuì accussì veloce (2)?
Iniziai a girovagare senza meta. La strada era poco illuminata e deserta. Non avevo paura di girare da solo. Ho sempre avuto un coraggio da leone. Camminavo con la testa abbassata. Guardavo i miei piedi camminare. Quasi volessi seguirli, proteggerli, per evitare facessero qualche errore nel loro percorso. Contavo i miei passi per allontanare brutti pensieri che potessero presagirmi negatività.
Arrivai a un trivio, c'era una segnaletica. Un cartello indicava il centro, l'altro la spiaggia. Il richiamo della brezza marina mi sospinse verso il mare. Passai un bar fuori tre ragazzi bevevano birra e dall'interno proveniva una musica disco eighties ad alto volume:
Love said
Let the music play
He won't get away
Just keep the groove
And then he'll come back to you again (3)
Non me ne resi conto, ma tra un passo e l'altro, mi trovai sulla spiaggia. Barche disseminate qua e là. Mi sedetti su una di queste e iniziai a contemplare quel posto così spettacolare. Davanti a me una montagna sprofondava con sicurezza a mare e altre circondavano la spiaggia, in un abbraccio, e nonostante la loro imponenza, mi sentivo al sicuro. Rimasi lì per qualche ora. Non pensavo a niente. Mi limitavo solo ad ammirare quel grandioso scenario che m'infondeva una calma e una serenità interiore. Mi limitavo solo a osservare le onde che si rincorrevano sulla battigia, come in una gara competitiva e ognuna di loro volesse arrivare prima. Mi limitavo solo a guardare la luna che rifletteva i suoi raggi sul letto del mare che forse aveva litigato con "qualcosa" che l'aveva messo in agitazione. E anch'io, adesso, mi sentivo così. Non conoscevo bene la causa per la quale ero agitato. Mi alzai di scatto. Quel movimento del mare mi aveva messo in ansia. Iniziai a correre. Volevo già essere in cima a quella strada da cui ero disceso ore prima. Il percorso era molto lungo. E correvo, correvo. Cominciai ad avere il fiatone, ma non aveva importanza. Volevo a tutti i costi arrivare lì in poco tempo. E correvo, a un tratto inciampai. Caddi a terra. Cercai di rialzarmi subito. Non ce la facevo. "Perché?" mi chiedevo. Anche nelle azioni spirituali come in quelle fisiche non riesco a rialzarmi subito, ho sempre qualche lentezza nell'agire. Temporeggio in qualsiasi cosa faccia, riesco con facilità a perdere le occasioni e a non trarne beneficio dal mio stare con gli altri. "Devo essere me stesso" pensavo tra me. "Non avere timore di dire o manifestare quello che provo." "Da questo momento cercherò di non farmi sfuggire niente." Pensai a tutte queste cose. Improvvisamente. Rialzandomi. Finalmente mi ero reso conto di dover sconfiggere quella mia apatia e vivere pienamente la mia vita.
Arrivai fuori la discoteca. Alcune persone se ne stavano andando. Altre se n'erano già andate. Vidi se c'era la macchina di Achille. Diedi uno sguardo in giro e la vidi, dove l'avevamo parcheggiata al nostro arrivo. "Fortunatamente sono ancora qua" mi dissi. Entrai.
Note:
1) trad. Con me ci vuole una grande pazienza.
2) trad. Quel pieno di corna cos'ha da correre così veloce?
3) trad. L'amore disse lascia la musica suonare, essa non si allontanerà l'importante e tenere il groove, e poi ritornerà d nuovo.
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L'amore al primo stadio
RomanceGay Love Comic Novel. Cronaca di un incontro fra due mondi opposti. Luce ed Ombra. Giorno e Notte. Nick e Robb. Ma Amore ha deciso di travolgerli, facendo un grosso guaio? Innamorarsi sconvolge, ma a volte a volte ritornano, anche, con prepotenza ch...