3-Il quando e il dove

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CAPITOLO III

Wanda, truccatrice barra parrucchiera di mezzo cast del film, lo guardò con aria di rimprovero.
"Non capirò mai perché voi attori dovete fare le ore piccole durante la settimana!", così dicendo gli sbattè un panno imbevuto di chissà quale sostanza liquida sugli occhi gonfi dovuti alle ultime notti insonni. Thomas sapeva da tre anni che i rimedi della signora Wanda facevano miracoli e in quel momento voleva solo poggiare la testa sul divano della roulotte e rilassarsi.
Sperava che il regista Kenneth Branagh non avesse intenzione di girare primi piani quel giorno. Wanda lo lasciò solo per andare ad occuparsi di un altro attore e lui con il panno umido che gli impediva di vedere, iniziò ad indugiare su ciò che ricordava dei suoi incubi, in cui uccideva un uomo, ma non sapeva il quando, il come, il dove e il perché.
Dei suoi deliranti sogni ricordava solo tanto sangue. Tanto da inzuppargli gli abiti. Non sapeva dire neanche chi fosse l'uomo morto che vedeva ai suoi piedi. Mentre ripercorreva i suoi incubi, Thomas sentì dei passi avvicinarsi furtivi nella roulotte, Wanda forse, no non era lei...
Un bacio dolce si posò sulle sue labbra. Thomas non perse tempo ed afferrò l'orecchio della persona china sul suo viso. Diede uno strattone e Benedict urlò.
"No, no... Dai... Wanda mette quella robaccia anche a me se vede l'orecchio rosso."
Thomas lo lasciò, continuando a tenere la pezza sugli occhi. Benedict Cumberbatch si massaggiò il lobo dolorante: "Come facevi a sapere che non ero una bella ragazza?"
"Metti troppo dopobarba!", rispose risoluto accennando un sorriso.
"Davvero? Comunque mi dici cosa hai fatto durante la settimana per essere finito a farti impiastricciare la faccia con quella roba esoterica?", domandò curioso, pensando che l'amico avesse trovato una dolce compagnia notturna.
"Dormo male.", sapeva di poter parlare con Ben, anche se Luke gli aveva sconsigliato di raccontare quelle cose in giro, però lui aveva bisogno di sapere e Ben era suo amico e spesso collega di set e teatro da anni. Forse, lui ricordava qualche strano particolare della sua vita che gli sfuggiva.
Si tolse lo straccio dagli occhi.
"Senti Ben, per caso, ricordi se mi sono mai ubriacato e dopo ho fatto qualcosa di stupido, tipo guidare?", tentò di cercare una spiegazione a quelle immagini di sangue nei suoi sogni.
"Tu non guidi neanche se hai preso solo l'antibiotico. Figuriamoci ubriaco.", ironizzò.
"Ti sono mai sembrato strano o confuso?", insistette.
"Tom mi stai facendo preoccupare. È per via del tizio che gironzola intorno al set?"
"Quale tizio?", era perplesso.
"La tua pessima copia con la coda di cavallo. Luke ha detto di tenerlo d'occhio. Inquieta anche lui.", spiegò.
Thomas era sbiancato. Da quella sera non l'aveva più visto, però era sempre in compagnia di qualcuno quando lasciava il set. Forse, quell'uomo aspettava di trovarlo solo.
La voce gli tremò: "Cosa ne pensi?"
"Non sono uno Sherlock, ma sembra solo un fan un po' troppo curioso, nulla di pericoloso. Comunque, tranquillo, domani ti riposi e lunedì ci trasferiamo da qui. Si stancherà e se ne andrà!"
Sospirò un: "Lo spero!"
Benedict riprese il discorso precedente convinto di tirar un po' su l'amico: "Una volta ti ho visto davvero ubriaco da far paura!"
"Cosa? Quando?", sembrò illuminarsi e allo stesso tempo spegnersi.
"A Dublino, due anni fà, dopo la presentazione del tuo film, quello con i super-eroi, c'era tutto il cast e io mi sono intrufolato alla festa. Ricordo che io e Jeremy Renner avevamo scommesso che tu e Chris Hemsworth sareste finiti a letto insieme, per quanto eravate ubriachi!", raccontò divertito.
"Non ricordo.", era pallido in volto, non riusciva a ritrovare quel ricordo nella sua mente.
"Per fortuna. Però eri uno spasso e se Luke non vi avesse portati in albergo, non sò cosa sarebbe accaduto!"
"Io e chi?"
"Tu, Chris e ... Non ricordo. Vi ho perso di vista."
Thomas si rabbuiò. Aveva trovato il "quando" e il "dove" dell'omicidio.

Tom Hiddleston - OSSESSIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora