39.

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"Zia!"urló una vocina andandole in contro e spalancando le braccia.

"amore mio!"disse inginocchiandosi ed afferrandola,per stringerla a sé.

"Mi sei mancata tanto,zia."disse la piccola accarezzandole i lunghi capelli scuri con le piccole manine.

"Anche tu,piccola."rispose accarezzandole la piccola schiena da sopra il giubotto leggero.

Federica la mise a terra,prendendole la mano e trascinando le valige con l'altra.

"Ma zio Simone?"chiese la piccola scontrando gli occhi verdi della zia,con i suoi dell'uguale colore.

"Zio Simone non poteva venire,ha gli allenamenti."rispose la Campana con un nodo alla gola.

"Avete litigato zia?"chiese la piccola fermandosi e mettendo una mano sul fianco.

"Ma ti sembrano domande da fare?"disse Federica scoppiando a ridere.

Era proprio identica a lei quella bambina.

"Okay avete litigato,lo so."finì la bambina guardandola male.

"Sei tremenda."ridacchió Federica.

"Soreelllaaaaaaa."urló Sophia andandole in contro,a braccia aperte.

"Mi sei mancata."disse Federica baciandole la guancia.

"Oh oh,Simone ha fatto effetto!Sei meno acida."rispose beccandosi uno scappellotto dietro la testa,dalla mora.

"Andiamo."disse semplicemente ridacchiando.

"Zio Simone é zio Simone."rispose la piccola facendo una faccia ovvia.

Le due scoppiarono a ridere.

"ahh,casa dolce casa!"urló Federica buttandosi a peso morto sul letto della sua stanza.

Fú raggiunta subito da Dea che si mise a saltare sulla sua schiena facendole il solletico.

Poi la piccola le si straió sulla schiena abbracciandola e parló.

"Lo sai zia,ieri sono andata da Mamma Genny e da Papá Juan."disse.

"Davvero amore?"chiese Federica sorridendole.

"Si,erano molto belli insieme,mi dispiace non averli conosciuti."disse la piccola torturandosi le manine piccole.

Federica notó subito un'altra somiglianza,quella caratteriale.

Fare questi discorsi a tre anni non è semplice,era molto forte per essere una bambina.

"Ma loro hanno conosciuto te e ti amavano molto."le rispose Federica accarezzandole i capelli dolcemente.

"Quando diventi la mia mamma?"chiese la piccola con una faccia triste.

"Io sono la tua mamma qui,nel cuore."disse indicandole il petto.

"Un foglio di carta non serve a nulla."continuó.

La bambina le si fiondó tra le braccia stringendola forte.

"Sai zia,accanto alla lapide di mamma c'erano due signori che mi guardavano."disse la piccola e Federica si preoccupó.

"Ti guardavano?"chiese.

"Si,poi mi hanno sorriso e accarezzatooqui."disse indicandosi la nuca con un movimento buffo.

"Ma li conosci amore?La nonna li conosceva?"chiese.

"No,zia."rispose negando con la testa.

"Non parlare con.."iniziò la predica Federica.

"Con gli sconosciuti,lo so,non sono piú una bambina piccola,zia!"disse incrociando le braccia.

Mi reina🌟\Zaza S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora