55.

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"Lo diciamo ai ragazzi?"chiese Simone tenendola dai fianchi,mentre erano sdraiati.

"Certo."sorrise lei.

"E,uhm con tuo padre ci parli tu?"
Chiese titubante.

"Hai ancora paura di papá?"chiese ridendo la castana.

"Io non ho paura."

"No,per caritá."ironizzó.

"É una cosa delicata,cioé voglio dire.."era impacciato nello spiegare il discorso,cosa che fece sorridere Federica.

"Hai paura."sorrise toccandogli il naso con la punta dell'indice.

"Ma che!"

"Amore di mamma,tuo padre ha paura del nonno Gigi."disse accarezzandosi la pancia,ridacchiando.

"No amore,papá non ha paura é solo che nonno Gigi é iper-protettivo con tua madre."disse piú a lei che al ventre appena gonfio di Federica.

"Perché ai nonni,non glielo diciamo al matrimonio?"propose la Campana.

"E con la pancia che cresce come facciamo?"chiese dandole un bacio a stampo.

"Amo dovrebbero essere quattro mesi,non dovrei avere un pancione esagerato."suppose Federica.

"Vabbene amore,come vuoi."sorrise baciandola dolcemente.

"Ho fame,andiamo a mangiare?"chiese con gli occhi dolci.

"Andiamo."rispose alzandosi.

Scesero le scale,arrivando in salone dove trovaro una scena che li fece sorridere.

C'erano Àlvaro e Nicole,appoggiati l'uno all'altro che si erano addormentati con ancora il gioco attivo.

"Coppia in giro!"rise Simone abbracciandola da dietro.

"Ma sono proprio belli,aw."disse guardandoli dolcemente e stringendo le mani di Simone.

Erano proprio belli,aveva ragione la Napoletana,fú Nicole ad addormentarsi per prima.

Era stata una lunga giornata ed il viaggio l'aveva letteralmente stremata,il divano comodo di certo non favoriva il suo voler restare sveglia.

E cosí si addormentó,lentamente col joystic tra le mani,scivolando sulla spalla di Àlvaro che,arrossí a quel contatto e un po' titubante le avvolse un braccio attorno alle spalle.

Rimase immobile,in quella posizione per paura di svegliarla,osservandola ed attorcigliando i suoi ricci biondi attorno all'indice e lentamente si addormentó poggiando la testa sulla sua.

[..]

"Mi ricordano un po' noi!"disse Simone,mentre tagliava un pezzo della sua cotoletta.

"Ma quale noi che io non mi avvicinavo proprio a te!"ribatté Federica ridacchiando e portando alla bocca una foglia di insalata.

"Non ti avvicinavi perché quello stupido era geloso."puntualizzó acido ingoiando un boccone.

"Non mi avvicinavo perché eri sempre tu che ci provavi."disse facendogli l'occhiolino mentre masticava,guardandolo sorridere.

"Nonostante fossi fidanzata,tralaltro."aggiunse con un ghigno divertito.

"Non me ne é mai fregato niente che tu fossi fidanzata,ci ho sempre provato e ci sono riuscito,anche se dopo un bel po'."confessó guardandola negli occhi.

"Fagottino,senti tuo padre che sviolinate mi fá?"chiese come se una voce proveniente dal suo ventre potesse risponderle.

"Non le stó facendo una sviolinata."ridacchió parlando anch'egli con il ventre della ragazza.

"Stó semplicemente dicendo a tua madre che ho sempre lottato per averla."disse rubandole un bacio a stampo.

"Fagottí,non prendere la dolcezza di tuo padre,per piacer.."disse scoppiando a ridere.

Simone fece una faccia schifata e poi le alzó il terzo dito,a cui Federica rispose con un bacio sulle labbra.

"Ma che ore sono?"chiese una voce impastata dal sonno,sbadigliando subito dopo.

"Buongiorno,bell'innamor.."

"Uhm addormentato."si corresse ridacchiando sotto lo sguardo divertito di Federica.

"Fede ho fame,c'é qualcosa da mangiare?"chiese ignorando il Lucano che rise.

"Si tesoro mio,vieni a sederti."rispose alzandosi.

Àlvaro l'abbracció lasciandole un bacio sulla guancia,sedendosi e stropicciandosi gli occhi.

Pochi minuti dopo Federica gli portó il piatto con la cotoletta e le salse che piacevano a lui,ormai aveva imparato a conoscerlo.

Non sapeva perché,ma il 'fagottino' nella sua pancia,la rendeva migliore.

"Federí ma ti senti bene?"chiese Àlvaro con una faccia allibita toccandole la fronte come a misurarle la febbre.

"Certo che sto bene."rispose portando un pezzo di carne alla bocca e guardandolo iniziare a mangiare la sua cena sotto lo sguardo divertito di Simone.

"Lasciala stare.."inizió guardandolo masticare.

"É solo incinta."finí ridacchiando.

Àlvaro annuí,masticando.

"INCINTA?"urló sputando il boccone nel piatto facendo scoppiare a ridere i due dinanzi a lui.

"CIOÉ TU,HAI MESSO INCINTA LA MIA MIGLIORE AMICA?"urló ancora incredulo sventolando un tovagliolo come a farsi aria.

"Si,Àlvaro sono incinta."disse Federica tra le risate.

"Oddio,sono troppo emozionato!"urló abbracciandola ancora incredulo.

"amore dello zio,io ti proteggeró dalle scemenze di tuo padre,lo giuro."parló accarezzandole la pancia.

"ZAZA,IO E TE DOBBIAMO FARE UN DISCORSETTO."continuó puntandogli una forchetta contro.

Simone ridacchió mentre Federica li guardava divertita,mangiando.

"Ti sei innamorato,eh?"parló indicando con la forchetta Nicole che dormiva dul divano.

Lo vide arrossire e spuntare sul suo viso un enorme sorriso.

"No dai.."farfuglió.

Federica lo guardó inquisitoria.

"Ho avuto un colpo di fulmine,é possibile?"chiese tenendo gli occhi fissi sul cibo.

"Certo che é possibile,capita a tutti nella vita ed é bellissimo."sorrise Federica passandogli una mano sulla schiena per rassicurarlo.

"Alvarino innamorato,uuhhh."Fece con una vocina stupida Simone.

"Shhhhhh."urló Àlvaro.

"Che ti urli,coglione?"lo rimproveró lo spagnolo,non volendo che Nicole ascoltasse la loro conversazione.

"Il mio Àlvarino si é innamorato di mia cugina,aw."fece Federica.

"É stupenda,come facevo a non innamorarmi?"rispose con un enorme sorriso,portando la forchetta alla bocca e rivolgendo lo sguardo sulla figura della ragazza dagli occhi bellissimi che gli piaceva cosí tanto.

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Maaaa che amorii💙

Mi reina🌟\Zaza S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora