Diciassette

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"Che hai?" Chiede Tyler con sguardo perplesso. "Ho fatto qualcosa io che non dovevo fare?"

Dopo pochi istanti sento che la mia fronte è leggermente aggrottata e che i miei occhi sono strizzati. Torno alla mia espressione normale e rispondo alla domanda di Tyler.

"No, tu non centri niente" Dico guardando malissimo i due signori, che si alzano dalla panchina e se ne vanno.

"Sediamoci!" Dico.

Ci sediamo entrambi sulla panchina e, ad un tratto, sento la sua mano che circonda la mia. Alzo il mio sguardo verso di lui e noto un sorriso che non ha mai avuto. Era semplicemente innamorato. Mi avvicino e lo bacio.

Quando ci stacchiamo lui dice: "Sai, Lucrezia. Io non mi sono mai trovato così bene con una ragazza. Insomma, tutte vogliono andare per negozi e fare shopping. Invece tu no"

Non so cosa rispondere perché non è vero che non mi piace andare a fare shopping. Sono una ragazza, non un ragazzo. Mi piace andare in giro con il mio ragazzo mano per la mano a fare shopping, ma so che si annoierebbe, quindi non lo faccio.

"Ma veramente io.." Inizio.

"Sei speciale, Lucrezia" Mi blocca. Si avvicina e mi stampa un leggero bacio sulle labbra.

"Anche tu lo sei, Tyler..però devo dirti una cosa"

"Bella o brutta?"

"Dipende da come la vedi tu. Prima hai detto che non sono una ragazza che ama fare shopping. Beh sappi che non è cosi. Infatti mi piace anche tanto, ma quando sono con te evito di fermarmi in ogni negozio che vedo perchè so che ti annoieresti"

"Sei speciale comunque perchè nessuna ragazza penserebbe mai ad una cosa simile"

Sono davvero sorpresa da questa sua reazione. Pensavo che, dopo aver scoperto che non sono la ragazza che lui si aspettava, mi avrebbe lasciata oppure che avrebbe staccato la sua mano dalla mia.

E invece no! Tyler è proprio un ragazzo da cui non ti aspetti mai nulla.

Mi avvicino lentamente a lui e, appena vedo con la coda dell'occhio che i due signori di prima sono tornati indietro, bacio Tyler velocemente. Mi stacco e dico guardandoli:" Okay, adesso basta! Si può sapere cosa volete?"

Tyler mi fa segno di restare calma, ma io non lo ascolto.

"Vi stiamo guardando male perché avete troppi anni di differenza e siete facilmente confondibili come fratello e sorella" Dice la signora.

Guardo Tyler che in questo momento tiene lo sguardo puntato sulle sue scarpe e no sento più la sua mano attaccata alla mia.

"Innanzitutto non sono affari vostri e poi non c'è niente di male nell'essere innamorati di una persona più piccola o più grande, giusto Tyler?" Dico io.

"Eh? Ah si, giusto" Dice lui sempre con lo sguardo basso.

"Ora scusateci ma dobbiamo proprio andare" Dico prendendo la mano di Tyler e alzandomi dalla panchina.

Cominciamo a camminare mano per la mano, ma poi Tyler stacca la sua e si allontana da me.

"Che ti prende?" Chiedo.

"Nulla" Risponde.

"Non starai mica pensando a quello che ha detto quella signora, vero?"

"Si che ci sto pensando e penso che abbia ragione"

"Che cosa?" Chiedo stupefatta. "Stai scherzando?"

"No, Lucrezia. Non sto scherzando"

"Ti va se ne parliamo meglio?" dico avvicinandomi a lui.

"No.. forse è meglio se torni a casa" Dice spostandosi nuovamente da me.

Arriviamo davanti al mio motorino, prendo il casco, me lo metto e dico:" Poi mi scrivi?"

"Non lo so" Dice andandosene senza neanche salutarmi.

TylerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora