Trentasette

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È stato un pomeriggio fantastico! Ho quasi superato la mia timidezza e ho avuto il coraggio di fare qualcosa che non avrei mai fatto in vita mia.

Adesso sono le sei di sera.

"Ti fermi a casa mia?" Chiede Tyler. "Non c'è nessuno" Aggiunge.

"Tyler."

"Ehi! Io non ho detto niente! Sei tu che pensi sempre male" Dice ridendo.

Rido. "Va bene"

Io e Tyler ci dirigiamo verso la sua macchina e poi partiamo.

Appena arriviamo a destinazione, Tyler apre la porta di casa sua e mi fa entrare per prima. Mi siedo sul divano e lui fa lo stesso. Mi mette un braccio attorno le spalle ed io appoggio la mia mano sinistra sul suo petto.

"Cosa vuoi vedere?" Chiede, prendendo il telecomando.

"Scegli tu, per me è indifferente"

Mette Sky uno. C'è una puntata di Masterchef USA: uno dei miei programmi preferiti.

Rimaniamo lì a guardare il programma, finché i nostri sguardi non si incrociano e allora iniziamo a baciarci.

Dopo non molto, mi ritrovo sdraiata sul divano con Tyler sopra di me che inizia a darmi dei piccoli baci sul collo.

"No Zero!" Dice una voce oltre la porta.

Comincio a preoccuparmi, ma a Tyler non sembra importare.

Poi sento il rumore delle chiavi e allora mi allarmo e mi alzo di colpo dal divano.

"Che hai?" Chiede Tyler.

"Shh!" Dico io, mettendogli una mano sulla bocca.

Il rumore si sente di nuovo e a che punto Tyler esclama un: "Cazzo!"

Mi fa sedere composta e riaccende la tv.

La porta si apre e vediamo entrare suo padre. Ad essere sinceri, mi fa un po' paura. Non so perché.

"Ciao Tyler! Chi è lei?" Chiede, dopo avermi guardata da capo a piedi.

"Lei è" Si blocca. Mi lancia uno sguardo di panico ed io gli lancio uno sguardo di tranquillità. "È la mia ragazza, papà"

"Ragazza?!"

"S-si. Lucrezia, lui è mio padre. Papà, lei è Lucrezia"

"Molto piacere" Dico io, stringendogli la mano e sorridendo.

"Piacere" Dice il papà di Tyler. Non sembra affatto felice.

"Lucrezia, posso portarti via un attimo Tyler?" Mi chiede.

"Si, certo" Rispondo sorridendo e rimango seduta a guardare Masterchef.

Vedo che Tyler ed il padre si allontanano il più possibile da me.

Tyler's pov
Seguo mio padre, che mi porta in camera mia.

"Che c'è papà?" Chiedo.

"Quanti anni ha?"

"Quasi diciassette"

"Stai scherzando?" Chiede, alzando la voce. "Cioé, tu ti sei messo con una ragazza di diciassette anni?!" Aggiunge, abbassando un po' la voce. "Sei matto?"

"Anche tu e la mamma avete tanti anni di differenza"

"È diverso"

Non è diverso.

"Cosa trovi di bello in lei?" Chiede.

"Il fatto che sia l'unica persona che mi capisce e che sa come sono fatto, quindi che mi sopporta" Dico. "È una brava ragazza e, ti assicuro, che prima di metterci insieme ci abbiamo pensato molto tutti e due"Mento.

"Lei ti conosce?! Quindi da quanto va avanti questa storia?" Chiede.

"Qualche mese"

"Manuel Gastaldo. Non puoi essere fidanzato con una che ha quattro anni di differenza da te!"

"Si che posso! Quattro anni di differenza non sono nulla in confronto a sette, otto o, addirittura, dieci!" Ribatto.

Non mi interessa quello che dice. Lucrezia è una ragazza completamente diversa da quello che mi immaginavo ed io non posso farmela sfuggire così.

"E adesso, ci tengo a dirti che qualsiasi cosa tu dica, io non la sentirò." Dico. "Quindi se mi proibisci di vederla, beh sappi che io me ne fregherò e continuerò a starci insieme" Concludo.

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