"Penso che dopo mangiato andró a fare un giro." Dico rivolta a mio fratello e subito dopo addento un boccone di pasta.
La nonna cucina davvero bene.
"No." Risponde secco.
Ma perchè? Infondo ci sono giá stata a Milano per una gita scolastica.
"Oh andiamo Noah, lascia stare tua sorella. È grande abbastanza per girare da sola una cittá." Lo richiama la nonna. È davvero forte.
Sono arrivata solo oggi e giá mi diverto tantissimo.
"Ha ragione la nonna. E poi sono giá stata a Milano." Dico facendo la linguaccia al mio fratellone iperprotettivo.
"E va bene..." Cede.
Può sembrare severo ma quando è il momento diventa immediatamente più dolce.
È la persona più importante della mia vita.
"Bene ragazzi, io devo lavare i piatti."
Annuncia mia nonna e incomincia a sparecchiare.
"Aspetta nonna, ti dò una mano."
Mi offro volontaria. Mi dispiace vederla lavare da sola i piatti, è stata molto gentile con noi.
"Non proccuparti Terhesa, faccio tutto io. Tu và pure."
"Ma no, nonna, voglio aiutarti e per di più non ho nulla da fare."
Non cedo. Voglio aiutarla a tutti i costi.
Non sono una ragazza che cede facilmente.
"Sei sicura, tesoro?" Mi dice nonna.
Sembra quasi un avvertimento; come se io dovessi suicidarmi da un momento all'altro.
Annuisco silenziosamente e mi avvicino al lavello.
Incomincio a lavare i piatti mentre la nonna sparecchia.
Dopo aver finito, mi asciugo le mani e vado in camera mia.
Devo prepararmi se voglio uscire.
Apro l'armadio e tiro fuori una felpa e dei leggins neri.
Metto le vans e sono pronta per un pomeriggio in una cittá che non è Roma.
Stacco il cellulare dal caricatore e vado in cucina per salutare la nonna, ma purtroppo dorme.
Avverto Noah che sto uscendo e finalmente sono fuori.
Ah...aria fresca.
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|Infinity.|
Teen Fiction"Mi guardo allo specchio, ma lo specchio non riflette me. Il mio sorriso è finto. Ho gli occhi di chi ha vinto, ma ne è uscito sconfitto, dentro di sé. Sono sola, sulla mia strada, cammina con me, comunque vada non voltarti perché si vive una volta...