Capitolo -14-

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Seconda Parte 

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Seconda Parte 


[....]La prende per un braccio e la strattona fuori. Sono inerme, vedo tutto ruotare intorno a me, e Mattia lo distinguo a tratti. Si poggia a terra , dinanzi a me, con gli occhi aperti, grandi come il mare , un mare di color carbone che arde . Sono lucidi e mi fissa attentamente. Vuole parlare ma emette un suono incomprensibile e poi ritorna astare zitto. Si avvicina a me, mi prende tra le sue braccia e mi tiene stretta, quasi ad impedire l'uscita della mia anima, della mia mente e soprattutto del mio cuore.
Si stacca leggermente avvicina i suoi occhi e sussurra, appoggiando le sue labbra alle mie:
_Non pensi che sia ora di tornare a casa, amore mio?
Accompagniamo Marco e Serena a casa, e per tutto il tragitto non è volata neanche una parola. La strada correva veloce abbandonandoci ai nostri rimpianti, al nostro destino, alle nostre dannate incomprensioni. Il mio viso è ormai inondato di lacrime, ho il trucco sciolto, e mi sento come la ragazza che si vomitava addosso, in un angolo del bagno, nel bel mezzo di una festa, quando il suo principe andò a salvarla, tirandola fuori da quella merda. Mi sembrano così lontani quei momenti, io: un soldato senza scudo e senza armatura, che ogni giorno si schierava in prima linea nel campo di battaglia. Adesso il mio principe è accanto a me, e non si è accorto di nulla, è pensieroso, allarmato e teso. Non una parola, non una carezza, non un suono, non un gesto: eppure mi sembra di non esserci mai detti tanto in tutto questo tempo.
Apre il cancello , pronto a parcheggiare, ma io scendo prima. È illuminato solo il soggiorno, penso che Annette stia dormendo, perchè non la vedo gironzolare. Cerco di mettere a posto il viso, ma non faccio altro che spalmarmi ancor di più i vari colori sulle guance . Sento i suoi passi, abbasso il capo, per evitare che mi guardi, apre la porta e poi mi trattiene per alzarmi il viso.
_Stai piangendo? - domanda, stordito.
_Lasciami. - sussurro...
Mi allontano e cammino velocemente verso il bagno, Annette sta dormendo,la porta della sua camera è chiusa e tutte le luci sono spente, riesco ad orientarmi appena, ma nonostante il buio, gli occhi bagnati e la poca destrezza, riesco ad arrivare in bagno.
_Ehi. - Mattia entra , si avvicina e mi tiene per i fianchi, mentre io mi sciacquo ancora un po'.
_Scusami. Scusa per Giulio, lo so, era solo un ballo, e sono stato troppo stronzo, scusami per Carla, non dovevo permetterle di offenderti , avrei dovuto dire tutto dall'inizio, e soprattutto... deglutisce lentamente, riprendendo fiato: soprattutto scusa me. Giurai a me stesso che mai e poi mai saresti stata , ancora in un bagno, a piangere, per un coglione. Stasera è accaduto due volte: adesso il coglione sono io, ma non posso prometterti che non ci saranno più discussioni. Ho mille difetti o forse di più, e sbaglierò un'infinità di volte, ma anche i miei sbagli con te sembrano aver senso . Ludo, resta, resta perchè sono un coglione, perchè sbaglio, perchè urlo, perchè sono arrogante, perchè non mantengo le promesse, perchè sono geloso, resta perchè non ho mai chiamato amore nessuno, perchè non ho mai riso con nessuno, perchè non ho mai vissuto con nessuno, perchè non mi sono mai aperto, Ludo: resta perchè ho fottutamente paura .
_Paura di cosa?
_Ho paura perchè ci sto mettendo il cuore e mi sto lanciando a capofitto, senza aprire il paracadute. Ma sopra ogni cosa , devi restare perchè io... perché io ti amo!
E quelle parole mi giungono al cuore, quasi di impatto, senza chiedere,senza far domande. Io , che dell'amore non sapevo nulla, mi ritrovo a casa di un uomo, che mi chiede di restare perchè mi ama. Io che non sono abituata ad amare, perchè quella cosa chiamata "amore" non è fatta per gente come me. Io che ho sempre osservato l'amore, senza mai entrarci dentro, senza mai capire cosa fosse, senza mai sfiorarlo. Io, quella donna a metà che si sente maledettamente completa. Io , che amo follemente l'uomo che ho di fronte ma la paura mi blocca la voce, le mani , il corpo, la bocca... e tu, Mattia, continui a bloccarmi il cuore.

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