Capitolo -1-

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Introduzione

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Introduzione


Giada, scendi è tardi! Grido al citofono .
Risalgo in macchina, mi accendo una sigaretta e suono ininterrottamente il clacson.
È giovedì mattina, un freddo che gela l'anima e la stufa non vuole saperne dell'aria calda.Picchietto a ripetizione le mani sul manubrio cercando di ingannare il tempo.
Finalmente scende: la solita ritardataria.
_Giorno! -Dice con un sorriso stampato in viso e dandomi un bacio.
_Cazzo ridi, Già?
_Ma sei sempre incazzata?
_Sai che l'università è distante,poi mi tocca correre e devo sopportare la cantilena di Angela e i suoi vomiti!
_ Male che vada la gettiamo per strada! -Dice facendomi l'occhiolino e sorridendo. Come sempre riesce a strapparmi un sorriso e di mattina è una missione impossibile.
_Come va con lui? Si fa seria
Arrivo sotto casa di Angela e attacco il palmo della mia mano al clacson.
_Male!
_Male? Che altro ha fatto lo stronzo?
_Non mi va di parlarne! Rispondo secca e le faccio segno che sta venendo Angela.
Cerchiamo sempre di non parlare avanti a lei, fa l'amica e poi racconta i tuoi affari a tutti.
_Giorno bellezze! Esordisce .
_Ma vi svegliate tutte di buon'umore?- domando perplessa.
_No, sei tu che sei sempre nervosa.- risponde prontamente.
Va beh sarà.. di prima mattina non ho gran voglia di parlare la strada è lunga e solo la musica può distrarmi un po'.
Le note di Buffalo Soldier ci accompagnano per gran parte del tragitto e il mio cattivo umore sembra sparito .
Arriviamo all'università, parcheggio l'auto e come al solito al bar c'è sempre un gran casino!
Ragazze che sembrano pronte per saltare in passerella atteggiandosi a mo' di donne vissute e ragazzi che le ignorano persi nel giornale o in qualche libro: mi sembra di assistere allo show " Chi vuole essere la più ridicola?"
Fortunatamente né io, né Giada, né Angela partecipiamo.
Loro due sono fidanzate, entrambe da 4 anni, e a me viene l'ansia solo a pensare di poter stare tutto quel tempo con una persona!
Stare con una persona è impegnativo, e ci vuole coraggio, di più che nell'essere single.
Quando sei solo non puoi deludere,
non puoi tradire e non puoi ferire,
ma soprattutto quando sei single non puoi essere deluso,
non puoi essere tradito e non puoi essere ferito:
in coppia si ed è lì che ci vuole coraggio!
Fortunatamente superiamo la grande ondata di "civette e cornuti" e riusciamo a farci spazio accanto al bancone del bar.
Angela resta fuori ad aspettarci.
Prendiamo il caffè e accanto a noi c'è un tipo,
uno che piace a Giada e che la sta mettendo in crisi riguardo al suo rapporto!
_Salve! Dice in modo noncurante .
E Giada come sempre non risponde, abbassa lo sguardo e va in tilt.
_Ciao! Rispondo dopo un po' , per mettere fine all'imbarazzante silenzio.
_Mi sta guardando? -mi chiede Giada con un filo di voce.
_Si, ma devi stare calma!
_Ma lo vedi quant'è bello?
_Giada! -Faccio io in modo minaccioso, _sei fidanzata e per di più il tizio dietro di te è brutto come pochi, suvvia!
La prendo per mano e mi segue imbronciata. Angela è fuori che ci aspetta. Mi accendo una sigaretta e ci dirigiamo verso l'aula del temuto professor Terenzio.
Inizia la lezione con Giada che quasi s'addormenta e Angela che messaggia col suo ragazzo.
Io ? L'unica cretina che lo ascolta e che prende gli appunti.
Alla fine della lezione sono stanca e demoralizzata per i continui richiami del professore, Giada , invece, solo da poco è ritornata dal mondo dei sogni , fatto di persone single . Decidiamo di ritornare al bar e saltare la lezione successiva, Angela sceglie di restare in aula.
_Ludo, ti squilla il cellulare!- Giada comincia ad eccitarsi tutta, ha gli occhi lucidi e attende una mia risposta.
_Giada, è lui!
_Rispondi!
Afferro il cellulare, tiro un sospiro che serve a darmi forza, quel poco che mi resta e rispondo.
_Che c'è? -Dico secca e scontrosa mentre Giada contrariata mi ammonisce.
_Senti, io non so che farmene delle tue parole! -Aspetto ancora un po' e riattacco!
_Ma perché fai così?
_Giada, è un farabutto!
_Ma che ha fatto?
Le spiego, che il tipo con cui mi sento da un po' , Simone, ha confidato alla mia amica Serena , di essersi rincontrato con l'ex e che probabilmente è ancora innamorato di lei: Stronzo! Non pretendo chissà quale discorso, ma almeno il coraggio di dirmelo in prima persona.
Ma tanto... per me è un'abitudine! Serena, la mia amica nonché psicologa personale, dice che ho una calamita per queste situazioni.
Mi ripete sempre che mi manca solo una relazione con uno che poi si scopre gay e li ho collezionati tutti, dopo : Gianni il drogato, Francesco il prete (non ci crederete ma mi tradì con Gesù) , Luca che aveva una relazione con me ed altre cinque ragazze , e poi"Lui"...
Eh già, fa uno strano effetto anche a lei nominarlo.
LUI...
Ettore:
il mio dolce incubo,
la mia gabbia d'oro,
la cosa più bella e più brutta che potesse mai capitarmi.
Lui è come una crociera appena vinta ma che sai di non poterla fare perchè soffri il mal di mare,
è come quel piatto prelibato che vorresti mangiare ma quando lo assaggi ti accorgi che sei allergica agli ingredienti,
è quel film bello , bello da morire ma che non danno più in nessun cinema,
è quella canzone che ascolti alla radio, che ti piace da impazzire ma non conosci il titolo e non puoi riascoltarla,
lui è quell'amaro che ti resta in bocca dopo aver assaporato la dolcezza della vita.
Otto anni di promesse non mantenute, di delusioni da far mancare il fiato e di paure messe a tacere.
Non riuscivo a iniziare una storia che lui già sapeva tutto ed era pronto a mettermi i bastoni tra le ruote, iniziava tutto con una scenata di gelosia, si passava ad una discussione in cui la colpa era sempre mia, per terminare in bellezza con frasi prestabilite del tipo" se solo ci tenessi a me, se solo mi amassi come ti amo io, se solo riuscissi a guardarmi come ti guardo io". Aveva capito tutto di me, quel dannato senso di colpa mi mangiava cuore ed anima e tutto terminava con un "perdonami, non dovevo" . Perdonami un cazzo: riapparve nella mia vita dopo anni che non ci sentivamo più, iniziammo una relazione e dopo quattro mesi scoprii che aveva avuto un figlio con una donna dell'est. Ma ancora continuai a farmi torturare, lentamente, permisi che man mano la sua essenza mi entrasse sotto la pelle, negli organi si diffondesse in tutti i tessuti attendendo che mi lacerasse tutta: non ero più padrona della mia anima e del mio corpo.
Adesso però ho una nuova vita, adesso cammino da sola, adesso vivo come voglio e faccio quel che voglio, sono riuscita a distaccarmi da lui, sono rinata, adesso non potrebbe più prendere il comando: ne sono sicura! O forse...
Una cosa è certa: ha fatto in modo che somigliassi a lui: gelida e infelice!
Siamo ancora sedute al bar, io e Giada , immerse nei pensieri e nel caldo caffè.
Si avvicinano dei ragazzi , tra cui anche Carlo , il tipo che piace a Giada e Giulio, un metro e ottanta di bastardaggine e bellezza, e ci lasciano dei fogli sul tavolo.
_Cos'è? – dico giusto per parlargli un po'.
_Carlo spiega te! – fa Giulio
E vorrei fargli un applauso per la stupidità.
_Ragazze, -esordisce Carlo- sarò breve- e vorrei applaudire anche lui per la genialità - Vogliono abolire la sede del nostro tribunale, e domani alle 10 ci sarà una manifestazione per evitare che ciò avvenga!
_Ah, ok! Dico secca guardando male Giulio
_Spero che verrete! -Fa lui
_Ma certo, saremo lì! Risponde frettolosamente Giada.
Le lancio un'occhiataccia e quando il gruppetto "Siamo perfetti ed unici" se ne va le dico:
_Giada, domani abbiamo lezione!
_Ma è per una giusta causa ! mi dice mentre le brillano gli occhi.
Domani ci saranno migliaia di persone: avvocati, magistrati, studenti.
Chiudo gli occhi sorridendo : di solito faccio così quando penso a qualcosa di bello.
_Ok. Ci Andremo!
Mi lascio convincere da quel pensiero di tutti quegli uomini che sono "portatori sani" di fascino allo stato puro :certa che sarà una bella giornata!


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