Quella sera a cena sarebbe venuto Gianluca e Carolina si sentiva emozionata, non c'era nulla di nuovo eppure sarebbe stato tutto diverso. Aveva preparato una torta di mele, sua madre la guardava incuriosita.
- Mia figlia che cucina è proprio una novità!
- Non esagerare è solamente una torta. Sai che mi piace fare i dolci.
E quella torta sembrava essere venuta proprio bene.
Andò nella sua stanza iniziò a studiare, poi ascoltò un po' di musica, poi chiamò Deborah, ma sembrava che il tempo non passasse mai, proprio mentre stava per cambiarsi sentì bussare alla porta, era Gianluca.
- Ehi.
- Posso?
- Certo. Ciao. Ben venuto.
Socchiuse leggermente la porta e la salutò con un bacio leggero sulle labbra.
- Che fai?
Parlava a voce alta sapendo che sua madre era nei paraggi.
- Nulla, ho finito di studiare.
Le prese la mano e se la portò alle labbra. Gianluca le sorrise, anche lui aveva una voglia terribile di abbracciarla ma doveva aspettare.
- Non è arrivato babbo?
-No!
- Ti voglio.Gli sussurrò e lei sentì un brivido percorrerle la schiena.
-Gianluca vieni, mentre aspettiamo mio marito ti preparo un aperitivo.
Una voce li interruppe.Lui fece una breve smorfia e raggiunse la madre di Carolina in cucina. Prese l'aperitivo e iniziò a raccontarle la cena della sera prima quando anche lei li raggiunse e si mise seduta al divano e lui pensò che era bella anche in tuta. Stranamente Gianluca non si sentiva a disagio e anzi provava una certa eccitazione, averla lì e non poterla toccare e baciarla aumentava il suo desiderio. La cosa cambiò quando entrò Michele.
- Ho fatto tardi scusate.
- Tranquillo ero in ottime mani!
Finalmente si misero a tavola e tutto procedeva nel migliore dei modi fino a quando Carolina non poté evitare di parlare.
- Sai che mamma aveva pensato di invitare Francesca?
Lui non si accorse di nulla di strano fino a quando non guardò Carolina e si accorse che era irritata e sua madre imbarazzata.
- Francesca chi?
Era sincero.
- La mia amica. Quella che ti ho presentato ultimamente.
- Mamma pensa possa interessarti.
Gianluca sorrise, Carolina era gelosa, le si leggeva in faccia, se non avesse avuto paura che anche gli altri potessero accorgersene la cosa sarebbe stata anche interessante.
- Carolina smettila!
- Carolina ha ragione, sembra che lo vuoi accasare per forza.
Intervenne suo padre.
- Non è vero, è solo che Francesca è una donna molto simpatica, elegante e carina. Sarebbe bello che vi conosceste meglio.
Gianluca credette che Carolina stesse sul punto di esplodere.
- Hai ragione è una donna interessante, ma credo che possa incontrare o abbia già incontrato qualcuno di speciale.
Carolina trattenne il respiro. Sua madre lo guardó incuriosita. Michele sorrise e gli riempì il bicchiere, sicuramente stava frequentando una donna, d'altronde non era una novità, magari tra poco gliene avrebbe parlato come sempre. Michele aveva un forte legame con Gianluca, era il fratello che non aveva mai avuto, per lui avrebbe veramente fatto qualsiasi cosa.
- La partita! È iniziata. Andiamo nel salone. Il dolce lo mangiamo dopo.
Suo padre aveva salvato la situazione.
Carolina aiutò sua madre a sparecchiare e riordinare la cucina e poi andò in camera sua.
Erano le 23 passate, quando lui bussò ed entrò.
- Stavo cercando Francesca, forse ho sbagliato stanza!
- Cattivo.
Lui le fu accanto e la baciò, un bacio semplice che divenne immediatamente profondo ed eccitante. Lui venne a contatto con la pelle liscia e calda sotto al suo pigiama e poi scendendo sotto le mutandine. Lei emise un gemito e lui si staccò da lei eccitato.
- Meglio che vada o rischio di fare l'amore con te con i tuoi di là.
- Nooo. Voglio stare con te.
- Sto organizzando una bella sorpresa per stare un po' insieme. Vedrai. Tutto per la mia bella donna gelosa.
Lei sorrise, lo abbracciò e lo lasciò andare.
- Buona notte amore!
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UN'ESTATE INFINITA
ChickLitQuando due persone si attraggono non ha importanza l'età, né che lui sia il migliore amico di tuo padre, né che sia l'unico uomo che non potrà essere tuo. Quando tutto ciò che vuoi è lui, quando lui vuole te ma crede che non sia possibile, non resta...