Una come le altre?

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Carolina era al settimo cielo, i suoi genitori non potevano non notarlo, e le chiedevano spesso il motivo di tanto buonumore e il non poterglielo raccontare un po' le pesava, infondo non aveva mai avuto segreti con i suoi.
- Ma dimmi almeno se c'entra un ragazzo.
Le chiedeva sua madre.
- Ma certo che si mamma. Solo che ora per scaramanzia non ne voglio parlare, è troppo presto. Sappi solo che è un tipo a posto. La mamma sorrise, aveva ragione Carolina, di solito a lei piacevano sempre dei bravi ragazzi. - Amore,  sai che stasera non sono a cena, vado con Gianluca.
Disse suo padre entrando in cucina.
- Si me lo hai detto.
- Che fa Gianluca? È un po che non lo vedo, dalla mia festa per essere precisa. Salutamelo.
Cercò di fare la vaga Carolina ma sentì il suo cuore battere più veloce e le fu impossibile evitare di pensare ai momenti appena trascorsi.
- Ok! Senti domani c'è la partita dell'Inter. Lo invito? Prendiamo la pizza.
- Come vuoi, ma niente pizza. Domani polpettone. Tanto a Gianluca gli piace.
Carolina pensò che gli sarebbe piaciuto che lui venisse, infondo era una cosa che faceva spesso. Anzi sicuramente si sentiva più con suo padre che con lei.
-Ma poi, ti ha detto nulla di Francesca?
A quelle parole fu inevitabile che si fermasse ad ascoltare.
- Chi la tua amica? Quella che oltre a farsi restaurare lei ha anche un palazzo?
- Ma smettila sciocco. Francesca è una donna di classe oltre che bella e simpatica.
- Comunque non mi sembra che gli piaccia granché.
- Quasi quasi invito pure lei domani.
Carolina capì che l'improvvisa sensazione di fastidio che provava era gelosia.
- Non ci provare! Domani c'è la partita.
Bravo babbo, pensò Carolina.
- Non lo trovi sciocco trovare le ragazze a Gianluca mamma? Non credo ne abbia bisogno.
- Io credo sia l'ora che cresca e inizi a fare sul serio.
-Sembra che parli di un vecchio. Magari non ha ancora trovato quella giusta.
Si sentì di difenderlo.
- No, non è che non ha trovato quella giusta, semplicemente non le ha provate tutte! Gli si gettano tra le braccia. Difficile scegliere.
Ecco suo padre ci aveva messo un carico da undici. Carolina si arrese e pensierosa andò nella sua stanza, che fare? Se dava retta a quello che provava lo avrebbe chiamato per chiedergli chi era Francesca e quante altre c'erano. Poi pensò che era ridicolo, lei si fidava di lui, da sempre e non era colpa sua se veramente le donne gli si gettavano tra le braccia. Doveva stare calma. No non poteva. Di istinto gli mandò un messaggio. "Perché io tra tante donne?"
Lui rispose immediatamente "Perché solo con te mi sento vivo".
"Carolina come mai questa domanda? "
"E se ti stancassi di me?"
" E se tu ti stancassi di me?"
Aveva ragione, la sicurezza che lei cercava non poteva averla.
" Io mai"
"Posso chiamarti?"
"Sì, sono nella mia stanza".
Non dovette aspettare che qualche secondo perché lui la chiamasse.
- Ehi!
- Che succede? Perché quelle domande?
Strano, Gianluca per principio non rispondeva mai o quasi a messaggi delle sue donne e inoltre non chiamava mai, ora capiva che non era tattica ma distacco, forse non gli erano mai interessate veramente. Ma con Carolina era diverso, aveva paura che fosse successo qualcosa, magari le erano venuti dei dubbi.
- Che bello sentirti.
- Tutto ok?
- Si. Solo paranoie. Mi chiedevo se non fossi una come le altre.
- Sai che non sei come le altre. Sai che non ti farei mai soffrire.
- Pensi sia stupida se ti dico che ti amo?
- Penso che siamo due stupidi allora e che non mi era mai capitato di sentirmi così.
- Ok!
Era vero, Gianluca non era mai stato così espansivo quando parlava delle sue relazioni. Tranne che con lei, fin da bambina con lei rideva, scherzava, tra loro c'era sempre stato un modo particolare di stare insieme. Lei conosceva ogni sua espressione e quello che significava, sapeva quando era arrabbiato semplicemente dal modo in cui alzava le sopracciglia o tamburellava con le dita.
- Mi mandi un messaggio della buona notte stasera quando torni?
Lui sorrise, lo considerava una cosa un po' infantile ma per Carolina lo avrebbe fatto.

UN'ESTATE INFINITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora