Carolina ogni giorno che passava si sentiva più legata a Giacomo mentre il ricordo di Gianluca sbiadiva lentamente. Lui era così dolce e attento a lei, passavano quasi tutto il tempo insieme e l'idea di avere tutta l'estate davanti li rendeva ancora più felici.
Carolina aveva ancora impresso la prima volta che aveva fatto l'amore con Giacomo.
Era un pomeriggio di giugno , avevano pranzato a casa sua ed erano soli, lo sarebbero stati tutto il giorno.
Stavano guardando la tv sul divano quando lui iniziò a baciarla e lei senza indugio si spogliò restando in intimo. Al contatto con la pelle di lei Giacomo si fece più audace mettendosi sopra di lei, Carolina tolse anche a lui la maglia e slacciò i pantaloni.
- Carolina stai rischiando! Se non mi fermi ora non so se ci riuscirò più.
- E chi ti vuole fermare.
Disse ansimando lei mentre con una mano toccava la sua virilità invitandolo a non fermarsi.
Lui allora la spogliò completamente e resto' per un lungo istante a guardarla. Era così bella, era sua, era eccitata per lui che la stava eccitando, sotto le sue mani si scioglieva, ansimava e si contorceva. Giacomo arrivò al centro della sua femminilità e lei aprì le gambe sotto a quel tocco timido e un po' insicuro. Le loro bocche erano unite da un tempo infinito, le mani erano impegnate a esplorare uno il corpo dell'altro. Le sensazioni che stavano provando erano tanto forti quanto estremamente eccitanti. Carolina sentiva la necessità di fare l'amore con Giacomo, voleva sentirlo dentro di sé, subito. Inarcò la schiena e divaricò le gambe per aderire a lui, Giacomo non aspettava altro e con una mossa decisa la penetrò, entrambi gemettero e occhi negli occhi iniziarono a muoversi trovando immediatamente quella sintonia che li fece arrivare alle vette più alte del piacere.
Lui restò in lei tenendola stretta prima di guardarla negli occhi e dirle "Ti amo"
- Ti amo anche io, veramente e profondamente.
- Sono l'uomo più felice del mondo.
Lei rise sia per la sua serietà, sia perché si era definito un uomo e sia perché amava veramente Giacomo.
Il pomeriggio passò velocemente facendo e rifacendo più e più volte l'amore e ogni volta con più passione e scoprendo nuove cose uno dell'altro.
Solo a sera mentre rispondeva a uno dei tanti messaggi di lui si sorprese a pensare a Gianluca e a quando aveva fatto l'amore con lui, le vennero in mente due diverse immagini, l'amore con Gianluca era come un fuoco che divampava in breve tempo e bruciava tutto senza via di scampo, ti sentivi perso e travolto. Fare l'amore con Giacomo era invece come essere in mezzo al mare mosso in balia delle onde e aspettando quella enorme prima di essere spazzati via. Entrambe erano sensazioni uniche, la differenza era che Giacomo non l'avrebbe lasciata.
Iniziò un periodo in cui ogni occasione era buona per fare l'amore, Giacomo era insaziabile e lei era felice di assecondarlo, iniziò un'estate da ricordare piena di amici, bagni al mare e in piscina, cene in spiaggia, feste musica e cieli stellati.
- Mamma non credo che verrò al mare con voi a Cattolica questa estate.
Esordì Carolina un pomeriggio dopo che lei le aveva detto che come ogni anno sarebbero partiti con Gianluca.
- Spero tu stia scherzando. Tuo padre e Gianluca ci resteranno molto male.
- Ma io voglio stare con Giacomo e proprio quella settimana siamo stati invitati nella casa al mare di Deborah.
Carolina non intendeva proprio rivedere Gianluca, ancora non era pronta.
- Porta Giacomo con noi.
- Non sarebbe la stessa cosa.
- Ma Gianluca è una vita che non lo vedi.
- Lo rivedrò in un'altra occasione.
Disse innervosita dall' insistenza di sua madre, mentre quest'ultima da una parte capiva che sua figlia stava crescendo ma non poté evitare di chiedersi come fosse possibile che lei non volesse rivedere Gianluca, anzi a pensarci bene lei non chiedeva mai di lui.
- Carolina ma da quanto non parli con Gianluca?
Quella domanda mise a disagio Carolina che abbassò lo sguardo, questo non sfuggì a sua madre.
- Non mi chiedi mai nulla di lui, non lo senti mai, non è da te. Eravate così uniti. È successo qualcosa tra voi che io non so?
Quella domanda lasciò senza respiro Carolina, sua madre stava facendo due più due e avrebbe scoperto tutto? Le venne un'idea doveva provarci.
- Non è successo nulla.
Sua madre si stava chiedendo come non si fosse accorta prima che qualche cosa non andava, era stata presa dal fatto che sua figlia era stata tanto male, poi era arrivato Giacomo e si era risolto tutto ma....
- Perché non vuoi vederlo?
- Perché lo odio. È partito e ci ha lasciato. Io glielo avevo detto che non lo avrei perdonato e lui è partito ugualmente. Non voglio più vederlo né sentirlo. Mai più.
Carolina aveva parlato di getto come sfogandosi mescolando verità e bugie, sua madre restò a lungo in silenzio. Aveva funzionato? Le avrebbe creduto?
- Non immaginavo la sua partenza ti avrebbe fatto soffrire così tanto. Tu e tuo padre siete così uguali.
Carolina sospirò di sollievo, sua madre pensò stesse ancora soffrendo.
- Perché non ce ne hai parlato prima? Ti avremmo aiutato noi.
- No mamma. E non dovrai dirlo a nessuno, nemmeno al babbo.
- Non puoi cancellare Gianluca dalla tua vita. Dovrai riparlarci.
- Prima o poi lo farò. Ma non ora.
La conversazione con sua madre finì ma aveva riaperto in lei una ferita mai guarita. Sua madre aveva ragione, prima o poi avrebbe dovuto rivederlo, fortunatamente ora lei aveva Giacomo. Questo era un altro problema. Lei sentiva che era ora di parlargli di Gianluca, non voleva segreti con Giacomo.
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UN'ESTATE INFINITA
Literatura FemininaQuando due persone si attraggono non ha importanza l'età, né che lui sia il migliore amico di tuo padre, né che sia l'unico uomo che non potrà essere tuo. Quando tutto ciò che vuoi è lui, quando lui vuole te ma crede che non sia possibile, non resta...