Week-end

568 46 6
                                    

Il fine settimana stava arrivando! Carolina aveva una festa di compleanno in una discoteca, ma quando sua madre la chiamò per dirle che lei e suo padre sarebbero partiti per il weekend la sua testa iniziò a vagare su ciò che realmente le stava dicendo sua madre, tre giorni, tre giorni per stare con Gianluca. Non vedeva l'ora di dirglielo.
Ma arrivò tardi perché suo padre già lo aveva avvisato.
- Mi ha detto di darti un'occhiata. E io da una parte non vedo l'ora dall' altro mi sento un verme. Mi sento di tradirlo.
Gianluca aveva ragione e anche Carolina lo sapeva, ma non voleva forzare la mano di Gianluca affinché parlasse con i suoi. Poteva aspettare.
- Tutto si sistemerà, dobbiamo solo trovare il modo per dirglielo ma io direi di aspettare. Ma ci pensi? Tre giorni e due notti insieme?
Carolina per la gioia emise un urlo. Era giovedì, lei domani non sarebbe andata a scuola, aveva già deciso.
- AhahAh ok hai ragione. Ci aspettano tre giorni insieme. Ma io domani purtroppo devo lavorare almeno fino dopo pranzo.
L'entusiasmo di Caro si smorsò un po' ma giusto un attimo. Ok il weekend sarebbe iniziato dal pomeriggio di venerdì.
Arrivata a scuola aveva su sorriso stampato in faccia.
E subito Giacomo le si avvicinò.
- Ciao Caro, stavo pensando a sabato sera, che ne dici se prima di andare alla festa io e te andiamo a mangiare qualcosa insieme?
Lei lo guardó senza ben capire cosa intendesse veramente dire.
- Scusa?
- Dicevo sabato, ti ricordi? Avevamo detto che ti passavo a prendere io da casa per andare al compleanno di Fede.
- Ah giusto. Scusami è che purtroppo io sabato non potrò andare. I miei vanno fuori per il week ed io devo andare con loro. Mi dispiace tanto Giacomo.
Sicuramente a lui dispiaceva davvero tanto a giudicare dalla sua espressione. Invece Carolina per quanto si sforzasse non vedeva l'ora di stare con Gianluca, tutto il resto assumeva quasi dei contorni sfumati. Già si immaginava stare con lui, fare l'amore, dormire abbracciati.
- Pazienza! Usciremo un'altra volta.
Lei gli sorrise e raggiunse la sua classe e le sue amiche.
Venerdì arrivò presto e lei fuori da scuola trovò Gianluca ad aspettarla.
- Amore ciao
Gli diede un bacio sulla guancia e si allacciò la cintura.
- Chi è quel ragazzo che mi sta fulminando con lo sguardo?
- Chi? Oh è Giacomo.
Lo salutò con un cenno della mano ma lui ricambiò un po' freddamente.
- Sabato doveva passare a prendermi per andare ad una festa.
Gianluca la guardó accigliato.
- Che c'è? Gli ho detto che non sarei andata. Non sarai geloso? Come era quel discorso sulla gelosia che mi hai fatto?
Lui sorrise, aveva ragione lei, era stato lui a dirle che non doveva essere gelosa e ora non poteva esserlo lui.
- Ok! Mi arrendo.
- Allora passiamo per casa mia a prendere un po' di cose e poi a te la scelta su cosa fare. Sarò tua fino a domenica sera.
Questo era quanto bastava ad entrambi, questo in quel momento era la felicità.

UN'ESTATE INFINITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora