Una nuova alba

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Carolina era pronta per uscire a cena con Giacomo e i suoi amici, sarebbero andati al mare, avrebbero mangiato una pizza e poi visitato un locale sulla spiaggia dove si ballava. Lei indossava dei Jeans e una camicetta chiara che esaltava le sue forme. Cappelli sciolti e lisci, un filo di trucco e un po' di profumo. Quando Giacomo la vide non poté che affermare.
- Come faccio a non essere geloso. Sei bellissima.
- Anche tu non sei niente male, ma io non sono gelosa perché non permetterò a nessuna di portarti via da me.
A dire la verità, quella sera, avrebbe fatto parte del loro gruppo anche una cugina di Deborah di un anno più piccola, Francesca la quale sembrava pendere letteralmente dalle labbra di Giacomo e questo che all'inizio divertiva Carolina, ora la stava innervosendo perché ogni giorno che passava si faceva più insistente.
Quella sera appena arrivarono davanti la pizzeria Francesca corse subito da Giacomo a salutarlo. Carolina doveva dirglielo a lui che era gelosa o no? Giacomo gentile come sempre la salutò ma andò a cercare la mano di lei, non deludendola, lui non la deludeva mai pensò. Giacomo era quello che di meglio poteva capitarle.
La serata scorse in allegria e si ritrovò a ridere e scherzare mentre Giacomo cercava di tenere a bada l'esuberanza di Francesca.
- Non vedo l'ora di andare a ballare. Tu balli vero Giacomo?
- Ballare è una parola grossa. Diciamo che mi muovo.
Rispose lui senza perdere mai di vista Carolina che intanto scherzava con Deborah.
- Dopo ballerai anche con me? O solo con Carolina? Ma state sempre appiccicati?
Lui fece una smorfia come se non capisse dove Francesca volesse arrivare.
- Ma che noia! Io se facessi come voi mi annoierei subito.
- Dici? Io trovo che quando due stanno bene è normale voler trascorrere più tempo possibile insieme.
- Io invece credo che uno dei due si stanchera' presto! E io ti aspetterò.
Poi sorridendo si allontanò da Giacomo che restò un po' perplesso, Francesca poteva avere ragione? No a loro non sarebbe capitato. Poi arrivarono un paio di amici che lo coinvolsero in un'appassionante gara a biliardino.
- Carolina Giacomo sta giocando proprio bene. Ma chi stai cercando?
- Controllo che tua cugina Francesca non gli sua troppo vicina.
Deborah scoppiò a ridere.
- Nemmeno se mia cugina fosse Belen nuda se ne accorgerebbe. Ma è il tuo cel che sta squillando?
Carolina lo prese dalla borsetta e restò a guardare il display illuminato.
- Chi è? Gianluca. Ah tuo Zio che è a Milano? Non rispondi?
Carolina si accorse di stare quasi tremando.
- Pronto?
Disse mentre si allontanava da Deborah.
- Ciao.
Era lui, era davvero lui, Gianluca, mesi fa avrebbe dato chissà cosa per sentire la sua voce, ora invece...
- Carolina. Ci sei?
- Si. Ciao.
Sentì che non riusciva a deglutire.
- Come stai? Tuo padre mi ha detto che non verrai a Cattolica con noi.
- No non verrò. Ma sto molto bene. Sta tranquillo.
- Sono contento che stai bene. Io volevo....
- Senti sono fuori con gli amici e Giacomo. Hai sentito che sto bene e quindi possiamo anche salutarci. Ciao.
Carolina chiuse la telefonata ma improvvisamente si sentì svuotata, mentre Gianluca ancora non riusciva a credere di essere stato così stupido.
Cosa gli era venuto in mente di chiamarla, sentire la sua voce, ormai quella non era più la sua Carolina. Glielo aveva fatto capire chiaramente, non era stata felice di sentirlo, stava bene e stava con Giacomo.
Quando aveva saputo da Michele che Carolina non sarebbe andata al mare non si era sentito sollevato, avrebbe voluto tanto rivederla. Ora sapeva che doveva mettere un punto a quella storia definitivamente, che indietro non si tornava e come lei doveva andare avanti per la sua strada. E così si preparò per uscire con Riccardo.
Quando Carolina tornò dai suoi amici Giacomo l'accolse con un abbraccio e un bacio.
- Bacia il campione indiscusso di calcio balilla. Carolina tutto bene? Sembri un po pallida.
Lei si strinse a Giacomo.
- Si. Tutto ok.
Ma ora avrebbe voluto essere sola con lui e magari parlargli di Gianluca. Invece tutti andarono a ballare e Carolina fece del suo meglio per non pensare a quella chiamata.
A fine serata si ritrovò sola con Giacomo, gli altri erano partiti tutti mentre loro due erano restati in spiaggia ad aspettare l'alba.
Erano abbracciati quando lei prese coraggio e gli parlò.
- Giacomo. Credo che sia arrivato il momento di dirti una cosa. Non voglio che ci siano segreti tra noi. Stasera mi ha chiamato Gianluca.
Giacomo era diventato serio, il tono di voce di Carolina non gli faceva presagire nulla di buono.
- Gianluca tuo Zio?
- Si, cioè no, non è mio zio. È il migliore amico di mio padre. Ma non c'è nessuna parentela tra noi.
Lui annuì anche se non immaginava cosa mai volesse dirgli Carolina.
- Beh devi sapere, che è lui l'uomo che mi ha lasciata. Ero innamorata di lui.
Giacomo la guardó sbarrando gli occhi, diversi furono i sentimenti che provò in quel momento. Era lui allora il suo rivale, il fantasma che a volte sentiva tra di loro, anche se era sicuro che Carolina ora fosse sua, sapeva che quell'uomo era stato importante e ora sapendo chi era sapeva che non avrebbe potuto mai fare a meno della sua presenza. Ora capiva perché Carolina non ne avesse mai voluto parlare con lui né con i suoi genitori.
- Parla. Dimmi quello che pensi.
- Cosa posso pensare? Cosa vuoi che pensi? L'unica cosa che è importante è che è venuto prima di me e ancora più importante è sapere se provi ancora qualche cosa per lui.
- No. Per me ci sei solo tu, per questo te ne ho parlato, non voglio avere segreti con te. È stato un grande amore e mi ha fatto soffrire molto quando mi ha lasciato e tu lo sai.
Lei si strinse tra le sue braccia.
- Perché ti ha lasciato?
-Perché aveva ragione. Mi ha lasciato per farmi vivere i miei 18 anni, le mie amicizie e probabilmente ora lo devo ringraziare altrimenti non staremmo insieme.
Giacomo sentiva che ora che il suo nemico aveva un nome era ancora più difficile farci i conti. Ma lui amava Carolina e ora che stava con lui non ci avrebbe mai rinunciato.
Lui le alzò il viso.
- Io ti amo Carolina e mi fido di te.
Lei fece un sorriso e sentendo finalmente il cuore leggero e libero, contro le labbra di lui disse.
- Ti voglio! Ora.
E lui l'accontentò, aspettarono l'alba facendo l'amore. E Carolina spazzò via il ricordo della voce di Gianluca come se fosse un fastidioso moscerino.

UN'ESTATE INFINITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora