Carolina tornata a casa parlò subito con Alice.
- No lo devi vedere è assolutamente fantastico. È come entrare in un altro mondo, un po' come essere in Spagna davvero, manca il sombrero ma per il resto.... Alice te lo devo far vedere assolutamente.
Lei ascoltava Carolina non troppo entusiasta, vivere con lei era stato molto bello, aveva legato molto con lei ed ora che era arrivato il momento di separarsi, si sentiva triste.
- Che hai Alice?
- Nulla. È che mi dispiace che tu te ne vada.
Carolina le si avvicinò e l'abbracció, stringere Alice era come stringere una bambina, incredibilmente bello. Probabilmente in quel momento prese consapevolezza che non aveva avuto molte amiche nella sua vita, preferiva spesso amicizie maschili, ma con Alice era stato diverso, lei c'era stata quando ne aveva avuto bisogno e c'era ora, Carolina non l'avrebbe persa.
- Ti voglio bene. Lo sai che se questa casa avesse avuto una stanza in più probabilmente sarei rimasta con te.
- Lo so. Ma mi dispiace ugualmente. Quando tornerà Cristina non sarò certo felice.
- Non cambierà nulla tra noi. Promesso.
Le due amiche si abbracciarono ancora e il giorno dopo Carolina era pronta a comunicare a Gianluca di volere il piccolo appartamento. Lui non ne rimase affatto sorpreso e le diede il numero di Gianni.
- Ciao buon giorno Gianni, sono Carolina, la collega di Gianluca. Volevo dirti che sono interessata all' appartamento quello piccolo. Si mi piace. No lo voglio senza nessuna modifica, voglio affittarlo così come è.
Non ci volle molto perché i due si accordassero su prezzo e modalità d'affitto. Dopo pochi giorni Carolina firmò il contratto e ottenne le chiavi. Ora aveva una casa e senza sapere il perché non vedeva l'ora di andarci a vivere. Anche se non volle nessun cambiamento, era chiaro che l'appartamento aveva bisogno di essere ben ripulito e così il fine settimana si organizzò con l'aiuto di Alice.
Le due ragazze, quando quel sabato mattina entrarono nell'appartamento restarono entrambe entusiaste.
- Avevi ragione! Questo appartamento è piccolissimo e bellissimo. È. ...
- È un piccolo mondo. È sarà il mio mondo. Ok mettiamoci al lavoro.
E così mettendo un po' di musica iniziarono a pulire. Fu Alice che mentre spostava il mobile bianco della camera da letto chiamò Carolina.
- Che c'è? Non dirmi che hai trovato qualche animale morto o cose simili ti prego.
- No. Ho trovato questa.
- Cosa è?
Chiese Carolina mentre prendeva in mano ciò che le porgeva Alice.
- Credo sia un messaggio per te.
Alice gli porse una fotografia, era di una ragazza che rideva mentre spruzzata acqua in riva al mare, ciò che risaltava
non era la sua bellezza ma la sua felicità e la gioia di vivere. Girandola Carolina lesse ad alta voce ciò che era scritto con una penna dall' inchiostro verde."Hola amigo! Ti lascio questa mia casa a Milano e torno dal mio amore a Madrid. Ti auguro di poter trovare qui tutta la felicità che ho trovato io. Adios".
- Dove l'hai trovata?
- Era qui dietro. L'ha lasciata per te!
- Incredibile. Che bella idea.
Carolina non avrebbe dimenticato il viso sorridente di quella ragazza, anche perché un po' di quell' allegria che trasmetteva dalla fotografia si rifletteva anche nell'arredo di casa, chissà magari anche lei era una designer o magari una che amava la vita e il mare. Anche Carolina amava il mare. Decise di prendere la foto e metterla ben in evidenza sopra un mobile che era una specie di libreria.
Erano ormai le diciassette di sera quando le sue amiche finirono e decisero di tornare a casa. Quel sabato sarebbero restate a casa, erano entrambe stanche. Una pizza e un film e poi a sognare un altro nuovo inizio.
La domenica, Carolina tornò nel suo appartamento, in quello che ormai sentiva il suo appartamento. Aveva portato alcuni scatoloni, aveva iniziato a mettere apposto alcune cose quando suonò il campanello.
- Chi è?
- Io.
Carolina aprì e si trovò davanti Gianluca con in mano un sacchetto contenente due cornetti e sull' altra due cappuccini.
- Ciao. Come... come sapevi che ero qui?
- Perché ti conosco e immagino che non hai fatto nemmeno colazione.
Aveva ragione, era stata così eccitata all' idea di vedere qualcosa di suo in quell'appartamento che si era pure dimenticata di mangiare.
- Vieni. Entra.
Lui entrò e si guardò di nuovo intorno, tutto era uguale ma tutto ora era diverso dall' ultima volta che era stato lì. Ora c'era anche l'impronta di Carolina.
Si misero seduti sul tavolo della piccola cucina e iniziarono a mangiare.
- Mmmm ci voleva proprio. Grazie.
Lui la guardava mangiare ed era come se non avesse mai smesso di farlo, da quando era bambina fino ad ora e vederla con la punta del naso sporca di cioccolato lo fece scoppiare a ridere.
- Che ridi? Gianluca? Smettila.
Ma vederla poi così confusa e poi innervosita lo fece ridere ancora di più.
- Scusa. AhahAh Vieni vieni!
Lei si avvicinò e lui con il dito le tolse la cioccolata e poi se lo mise in bocca. Carolina passò dalla rabbia per non capire cosa ci fosse in lei di tanto divertente, all'imbarazzo per essersi sporcata, all' essere eccitata da quel gesto di Gianluca, come al solito a lui non sfuggì.
- Mmmm la cioccolata sa di te! Che darei per assaggiarne di più.
Che le voleva dire? Che stava succedendo? Ma improvvisamente le venne in mente Lara, il suo tradimento con Riccardo, e tutto le sembrò ancora più strano. A che gioco stavano giocando tutti? A lei certi giochi non piacevano.
- Gianluca.
Il suo tono serio fece irrigidire Gianluca.
- Devo dirti una cosa. Non so come ma... insomma non sono fatti miei ma, ho visto Lara.
Gianluca era più confuso di quanto lo fosse stata Carolina un attimo prima, cosa le voleva dire e che cosa c'entrava Lara ora?
- Lara?
- Ho visto Lara con Riccardo a studio. Loro...
Tra loro era sceso un silenzio imbarazzante. Carolina non sapeva come continuare, Gianluca sembrava non capire.
- Gianluca: Lara e Riccardo si sono baciati a studio.
Perché non era sconvolto? Sembrava lo sapesse eppure Riccardo era il suo amico.
- Non so che dire. Lo sanno come la penso su certe cose, ma può succedere di non riuscire a separare il privato dal lavoro. Di solito sono molto corretti.
Ora a non capire era Carolina.
- Non capisco però tutta la tua preoccupazione.
- Gianluca ma tu e Lara non state insieme?
Ecco spiegato tutto, Carolina pensava che lui e Lara avessero una relazione, Gianluca ammise tra sé di aver giocato a volte sul rapporto con Lara per ingelosire Carolina ma pensava fosse palese che tra lei e Riccardo ci fosse qualcosa.
- No. Non siamo mai stati insieme. Lei sta con Riccardo da quasi due anni.
Ora a sentirsi tradita era lei, perché nessuno glielo aveva detto prima?
- Tu pensavi che lei stava con me e mi avesse tradita?
- Certo. Insomma... sapevo che vi siete frequentati, che siete stati al mare insieme con i miei. Insomma....poi lei perché dovrebbe odiarmi se non sta con te.
Gianluca non sapeva cosa rispondere, forse aveva dato per scontato troppe cose e ora capiva perché lei le ricordasse spesso di Lara.
- Io e Lara siamo amici da molto e tra noi c'è un rapporto speciale da sempre. Inizialmente pensavamo che tra noi potesse nascere qualcosa di più, ma non è successo mai. E poi invece lei e Riccardo si sono innamorati e io ne sono molto felice.
Ora Carolina si sentiva una perfetta sciocca. Possibile che fosse stata così cieca? Gianluca non era di Lara, Gianluca non l'amava.
I due si guardarono a lungo come parlando senza parole, un silenzio che non era imbarazzante, un silenzio che era un dialogo.
- Ti posso aiutare in qualche cosa?
La sua domanda aiutò Carolina a ritornare nella giusta prospettiva e tutto riprese forma attorno a sé.
- Si. Potresti aiutarmi a portare in casa tutti gli scatoloni rimasti in auto.
- Tutti?
- Tutti.
- Agli ordini.
E in quel fine settimana Carolina aveva fatto un pieno di emozioni che le sarebbero bastate a lungo.
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UN'ESTATE INFINITA
Chick-LitQuando due persone si attraggono non ha importanza l'età, né che lui sia il migliore amico di tuo padre, né che sia l'unico uomo che non potrà essere tuo. Quando tutto ciò che vuoi è lui, quando lui vuole te ma crede che non sia possibile, non resta...