Alice era stata chiara, quel venerdì sarebbe dovuta uscire con lei e le sue amiche, sarebbero andate a ballare in un locale di latino-americani dove un loro amico faceva l'insegnante.
Lei uscì di casa presto come al solito e arrivata in studio le fu impossibile non ascoltare la voce di Lara.
- Si. E smettila! Ieri sera sono stata benissimo. Si.
E poi frasi sussurrate, ma con chi stava parlando? Se ieri lei era a cena con Gianluca, Lara con chi era stata? Un senso di disagio la investì. Appositamente fece rumore per avvisare della sua presenza e Lara salutò e chiuse la telefonata.
- Ciao.
La salutò Carolina.
- Buon giorno.
Le rispose lei e quelle furono le uniche parole che si scambiarono per l'intera mattinata. A Carolina questa cosa la deprimeva e le metteva ansia e poi ancora non aveva rivisto Gianluca. Fino a quando non gli arrivò un suo sms.
" Ciao, purtroppo oggi non ci vedremo perché io e Riccardo siamo fuori. Non ti divertire troppo con Lara! Ci sentiamo presto!"
Lei sorrise soprattutto quando Gianluca parlava di Lara.
"Credo che mi divertirei di più con un serial killer. Comunque ancora grazie per ieri" .
E così la giornata passò in silenzio fino alle 19 quando Carolina uscendo salutò Lara che rispose con un semplice cenno di capo.
Arrivò a casa, fece una doccia veloce e indossò un abito corto con la gonna un po' larga che si muoveva quando ballava perché anche se non ne era capace, quella sera avrebbe di certo ballato.
Anche Alice era molto carina e prima di andare in questo locale si incontrarono con le altre per mangiare qualcosa.
Finalmente Carolina si sentiva a suo agio e Milano se la sentiva un po' più sua.
Quando entrarono nel locale una musica avvolgente e sensuale l'avvolse, il locale era molto carino e curato, le ragazze emisero gridolini di gioia.
- Guardate Theo ha già iniziato la sua esibizione.
- È bellissimo.
A quelle parole, a quel nome Carolina si voltò immediatamente verso la direzione che stava indicando Alice, sentire il nome di Theo l'aveva immediatamente incuriosita, ma non poteva essere il suo Theo pensò prima di vederlo ballare in pista fasciato in pantaloni aderenti e un top che metteva in mostra tutti i suoi muscoli e il suo fisico scolpito.
Era Theo che stava ballando con una ragazza in maniera così sensuale che quasi sembrava stessero facendo l'amore. E non ci volle molto prima che lui incrociò lo sguardo di lei che era fisso su di lui. Theo la vide e il suo sguardo divenne ancora più profondo e improvvisamente a entrambi sembrò di ballare insieme. I loro sguardi non si lasciarono, Theo ballava come mai Carolina aveva visto fare da nessuno, tutto il suo corpo color cioccolato si muoveva ipnotizzando tutta la sala.
In quel momento Carolina prese consapevolezza di quanto lo desiderasse.
Finita l'esibizione Theo fece un inchino ed uscì dalla sala, tra applausi e grida.
- Bravissimo il nostro Theo che ora si cambierà e poi tornerà a ballare con tutte voi.
Disse una voce al microfono e questo bastò per riscaldare gli animi.
Le ragazze andarono a bere qualcosa al bar, poi Carolina chiese dove erano i bagni e si diresse verso quelli.
Poco lontano dalla toilette sentì due uomini parlare e una delle voci sembrava essere quella di Theo anche se aveva un tono molto più duro e aspro di quello che di solito usava con lei al bar.
- Theo non fare lo stronzo, quella vuole ballare con te e pagherà anche bene.
- Non me ne fraga un cazzo, io ballo con chi dico io e se devo essere pagato scelgo io con chi andare. Ora esci e non farmi perdere tempo.
L'uomo uscì sbattendo così forte la porta che questa si riaprì, allora Theo andò a chiuderla e la vide lì ferma davanti a lui.
- Ciao.
Le disse e Carolina dovette deglutire prima di riuscire a rispondere.
- Ciao. Sei stato bravissimo.
Lui sorrise malizioso e lei solo allora si accorse che era quasi nudo e sudato, i suoi occhi percorsero il corpo di lui fino ai fianchi stretti trattenendo il respiro e mordendosi il labbro.
- Entra.
Le fece cenno lui e lei eseguì il suo comando per poi sentirsi improvvisamente a disagio davanti a lui.
Theo prese un'asciugamano.
- Aiutami ad asciugarmi la schiena.
Il suo tono era autoritario e Carolina ne rimase sorpresa, davanti a sé non aveva il ragazzo gentile e sorridente del bar ma un uomo pericoloso.
- Per favore.
Aggiunse con tono roco porgendole l'asciugamano e con grande sorpresa lei lo prese e iniziò a passarglielo sulle spalle muscolose, sulla schiena per scendere prima che lui si voltasse e senza interrompere lo sguardo le disse.
- Continua.
Carolina si accorse di stare respirando a fatica, ma fece ciò che lui le stava chiedendo perché era anche quello che lei voleva. E così passò l'asciugamano anche sul petto e sul torace.
Lui l'afferrò per i fianchi e fece aderire il suo corpo a quello di lui.
- Avevo visto giusto. C'è una donna sensuale in te. Solo che non sa come venire fuori. Troppo compressa sotto l'abito della brava ragazza.
A quel punto avrebbe voluto divincolarsi da quell'abbraccio, si sentiva infastidita da quelle parole ma anche tremendamente eccitata.
- Ora vai. Ci vediamo martedì sera qui alle nove.
- Martedì sera?
Carolina si accorse di non riuscire nemmeno a pensare tanto era confusa.
- Si. Per la tua prima lezione di ballo.
Lui si voltò e iniziò a togliersi i pantaloni, lei arrossì ed uscì.
Quando tornò dalle sue amiche, queste stavano ballando.
Alice le disse.
- Quando viene Theo te lo presento.
- Non c'è bisogno, lo conosco già.
Alice la guardó sospettosa.
- Lavora al bar vicino al mio studio.
- È stupendo non è vero?
Carolina non rispose perché semplicemente non trovava le parole.
Lui arrivò in sala e un gruppetto di donne gli si avvicinarono e lui iniziò a ballare con ognuna di loro, Carolina fu invitata a ballare da diversi ragazzi e sentendosi stranamente disinvolta si gettò nel ballo sentendo spesso lo sguardo di lui su di sé.
Era davvero una donna sensuale?
Ormai voleva scoprirlo.
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UN'ESTATE INFINITA
Chick-LitQuando due persone si attraggono non ha importanza l'età, né che lui sia il migliore amico di tuo padre, né che sia l'unico uomo che non potrà essere tuo. Quando tutto ciò che vuoi è lui, quando lui vuole te ma crede che non sia possibile, non resta...