Carolina è nello studio di Gianluca, lui è lì a pochi passi da lei, sta osservando un suo progetto, indossa degli occhiali da vista, è bellissimo. Il suo profumo invade tutta la stanza, lei si sente quasi stordita e un po' disorientata. Non sa nemmeno come ha fatto a trovarsi lì in quel momento. Gianluca le parla di dettagli da modificare, non la guarda, le mani di lui vagano sulla carta. Carolina vorrebbe che vagassero sul suo corpo, questo pensiero la eccita e la disturba allo stesso tempo.
Lui finalmente alza lo sguardo, si toglie gli occhiali.
- Hai fatto un ottimo lavoro. Mi piace davvero tanto.
Lui le sta guardando le labbra che Carolina sta mordendosi. Lui si fa serio, il sorriso che aveva gli muore sulle labbra, il suo sguardo si fa intenso, anche Carolina sa a cosa sta pensando lui, anche lei può leggere quella confusione, quel pensiero e quel desiderio che lui sta provando in quel momento. Carolina non è più una ragazzina è una donna fasciata in uno stretto tailleur grigio costoso, gli passa vicino, lo sfiora appositamente per riprendergli il lavoro, lo sta provocando. Gianluca allarga le pupille, improvvisamente come un adolescente sente il desiderio impossessarsi del suo corpo, la trattiene, la fa girare. Occhi negli occhi le sta leggendo la risposta alla sua domanda. Non aspetta altro, le accarezza leggermente i capelli prima di tirarglieli per far alzare la testa, la sua bocca è lì socchiusa, lei chiude gli occhi, è sua. Si impossessa di quelle labbra mordendole con foga, assapora quella bocca ricordando il suo sapore, il suo gusto. Lei risponde immediatamente con la stessa foga. Lui senza staccarsi da lei la fa appoggiare contro la porta, la chiude a chiave. Sta succedendo tutto così in fretta, Carolina non ha tempo per pensare, non ha voglia di pensare sente solo il desiderio di sentire Gianluca dentro di sé, baciarlo e stringerlo è ciò che desidera da anni, solo quello conta. Le mani di lui sono sotto la giacca e stanno aprendo la camicetta bianca, indossa un intimo elegante di pizzo che nemmeno lei ricordava di aver indossato. Lui geme roco e scende con la bocca sul suo seno.
- Ti voglio! Subito.
Carolina non ricorda che lui fosse così aggressivo ma è quello che ora la eccita di più. Il suo desiderio è pari a quello di lui, le sue mani vanno sulla sua erezione, apre i pantaloni, lo libera. Il suo membro è lì davanti a lei, non è più giovane e inesperta, ora sa cosa vuole. Lui geme ed ansima senza lasciare la sua bocca e il suo collo. Lei si stacca da lui solo un attimo per guardarlo negli occhi prima di scendere a baciarlo lì dove un desiderio inappagato da anni prepotentemente cerca soddisfazione. Sentire le sue labbra e la sua bocca avvolgerlo lo fa ansimare più forte, lo spinge ancora più a fondo in lei, guida i suoi movimenti prendendole la testa. Lei si sente potente, è lei a dare piacere a lui, è lei a guidarlo.
Lui sta per venire, lei se ne accorge dal suo pulsare, si ferma, vorrebbe prolungare il suo piacere. Lui l'afferra, i suoi occhi sono due pozze scure, completamente annebbiate dal desiderio.
- Mi fai morire. Ora tocca a me.
Quasi ferocemente si impossessa della sua bocca, la sua lingua non gli da tregua mentre le alza la gonna e le toglie le mutandine, gli infila un dito dentro, è pronta, eccitata, calda, bagnata. Lei emette un piccolo grido. Lui le chiude la bocca con un dito, Carolina lo morde, lo lecca, geme.
- Ora sarai mia.
Lei si avvinghia a lui che con una mossa secca entra in lei. Affonda in lei, si fonde in lei, sono un tutt' uno, umori, sapori si mischiano, sta per arrivare all' apice del piacere. Tutto diventa buio attorno a lei. Carolina ansimando apre gli occhi per scoprire che non è con Gianluca, non sta facendo l'amore con lui nel suo studio è a Milano ma nella stanza degli ospiti a casa di Alice. È ancora tremendamente eccitata, il sogno era così realistico, imprecò per essersi svegliata sul più bello, poi perché sperava di non aver realmente urlato ed infine imprecò contro se stessa perché non erano ammessi certi tipi di sogni, soprattutto con Gianluca. Si sentì improvvisamente a disagio e in imbarazzo mentre pensava come avrebbe reagito nel vederlo realmente quella mattina, nel suo studio, il suo primo giorno di lavoro. Se il buon giorno si vede dal mattino... .
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UN'ESTATE INFINITA
ChickLitQuando due persone si attraggono non ha importanza l'età, né che lui sia il migliore amico di tuo padre, né che sia l'unico uomo che non potrà essere tuo. Quando tutto ciò che vuoi è lui, quando lui vuole te ma crede che non sia possibile, non resta...