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Mi sembrò di non aver mai dormito così bene, quando mi svegliai la mattina dopo. Subito mi accorsi che lui non era più accanto a me. Allungando una mano, sentii le lenzuola occupate dal suo corpo fresche. Restai delusa. Avevo forse sperato di trovarlo vicino a me? Non sapevo neanche io cosa mi aspettavo. Forse che avrebbe aspettato che mi svegliassi, restando al mio fianco? Non sarebbe mai successo.

La sera precedente era stata un'eccezione per tutti e due. Andava cancellata immediatamente dalla mia mente. In fondo lo sapevo che sarebbe andata così. Mi domandai per quale motivo l'avessi ospitato nel mio letto. Che sciocca idea avevo avuto. Sarei dovuta essere più risoluta e farlo dormire sul divano. Come era stato deciso. Oppure avrei potuto dormire io sul divano, lasciando a lui il letto. Ma cosa mi era preso?

Di sotto in cucina, c'era una chiacchiericcio confortante. Si sentiva l'allegra risata di Beth risuonare.

L'odore che arrivava alle mie narici, quasi mi trascinò fuori dal letto, talmente era invitante. Scesi le scale a piedi scalzi. Sentii il parquet liscio scorrere sotto di me, non ci avevo mai fatto caso prima. Era piacevole la sensazione di fresco che si avvertiva.

*

Beth era girata di spalle, intenta a fare non sapevo cosa ai fornelli. Forse qualche semplice pancake. Sperai che non avesse deciso di dare fuoco all'intera casa. Il tavolo della cucina era stracolmo di cibo. Ovviamente non cucinato. C'erano diversi tipi di cereali tra cui scegliere, dei cupcake con gocce di cioccolato, classici ma sempre ottimi. Una torta di mele preconfezionata, aspettava solo l'assalto di Beth. Era la sua preferita. C'era anche del latte, la succo d'arancia appena spremuto e il caffè era già pronto nella caffettiera. Il tavolo così imbandito era un sogno.

«Buongiorno!» dissi con voce ancora assonnata. Continuando a stiracchiarmi. Ricambiarono il saluto con gioia. Chissà da cosa nasceva quella felicità. Cosa facevano per essere così la mattina presto? Io non ero ancora del tutto sveglia. Mi versai del succo d'arancia, in un bicchiere che Beth mi aveva posato davanti. Andai a sedermi vicino a Josh, al tavolo della cucina. La mia amica stava veramente preparando dei pancake. Cosa davvero molto rara per lei. Sospettai che l'unico motivo per cui si fosse cimentata, era per soddisfare i gusti del suo ragazzo. Lei e i fornelli erano due poli opposti.

«Sembrate così rilassati! Dormito bene...?» notai subito qualcosa nelle loro espressioni furbette.

«Diccelo tu come hai dormito...» insinuò Beth, in modo poco velato. Come faceva sapere che avevo dormito con Brian? Lo leggevo nel suo sguardo che lo sapeva. Anche Josh aveva un sorriso sornione, di chi la sa lunga.

«Bene, perché...?» domandai un po' esitante. Stampandomi un'aria innocente in viso.

«Sta mattina sono entrato in camera tua. Quando non ho trovato Brian sul divano, ho fatto più uno...» confessò Josh con una tranquillità nella voce, che celava ben altro. E il suo sorriso furbo me ne diede la conferma. «A dire la verità non l'ho quasi riconosciuto...» non aggiunse dopo un po'. Perché aveva faticato a riconoscerlo? Cosa aveva visto di preciso entrando in camera mia? Sperai nulla che non avrei voluto. Cadevo in un sonno così profondo quando dormivo, che non mi sarei accorta di niente.

«Abbiamo solo dormito, lo giuro...» li rassicurai con voce incerta. Arrossii per l'allusione di Josh. «Non riusciva a dormire sul divano, dice che era scomodo. Si è comportato da vero gentiluomo con me...e poi ognuno ha dormito dalla sua parte del letto...» mi affrettai a dire. Specificando come meglio potevo il concetto. Non volevo che immaginassero cose ce non esistevano. Un bel sorriso apparve sul viso di Josh. Ero sicura che non avesse creduto ad una sola parola, di quello che avevo detto. Così come Beth. Come potevo fare per togliergli questa errata convinzione che avevano? Ci riflettei su.

Mai più come prima (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora