Era già un'oretta buona che eravamo alla festa. Questa volta niente villa sulla spiaggia. Solo un appartamento vicino al campus. Da casa mia c'erano voluto venti minuti scarsi per arrivare. Tyler mi aveva detto che ci abitavano insieme alcuni dei suoi amici, per dividere le spese.Non sembrava male. L'appartamento era molto carino, nella sua semplicità. Sia all'interno che all'esterno. Dentro era tutto molto essenziale. Tutto arredato di nero, con alcune tonalità di grigio. Contrastavano bene con le pareti di colore bianco. Mi sembrava si addicesse bene a un gruppo di ragazzi.
La sfortuna continuava ad essere dalla mia. Appena arrivata avevo scoperto che gli amici di Ty, erano gli stessi amici di Josh. Si conoscevano tutti, dato che giocavano nella stessa squadra di football. Beth era stata così felice di vedermi, da saltarmi al collo. Era rimasta stupita di vedermi arrivare lì. Non sapeva quanto lo fossi stata io. Quante probabilità c'erano di capitare proprio lì? Pochissime, dato che le feste al campus abbondavano. E io dove ero finita? Esattamente dove non volevo essere.
Tyler, dopo aver saputo della festa precedente, si era scusato con me. Aveva pronunciato qualcos'altro di incomprensibile. Attirandomi a sé con fare protettivo.
Chase rimase imbambolato. Con la bocca aperta e con gli occhi sbarrati. Non potevo essere io il motivo della sua reazione. No, non lo ero di sicuro.
«Scusami non sapevo...io non volevo» farfugliò Chase. Guardai il mio amico in cerca di una spiegazione. Avevo perso sicuramente qualche passaggio fondamentale. Perché quel ragazzo si scusava con me? Alla stranezza non c'era mai fine.
«Pensa che stiamo insieme...» spiegò Ty nel mio orecchio, per non farsi sentire. Poi scoppiò in una risata incontrollabile. Ero perplessa. Davamo davvero quest'impressione? Forse in effetti sì, la sua mano era sul mio fianco. Tenendomi stretta a lui. Io non l'avevo allontanato. Tra noi c'era confidenza, quindi non badavo a queste cose. Al di fuori, però, poteva essere mal interpretato. Ne ero certa. «È un bravo ragazzo, non si scopa ogni cosa che respira...la decisione è tua! Vuoi dirgli che si è sbagliato?» alzò le mani, per lasciare a me la patata bollente. Il suo sguardo mi diceva di buttarmi e io incoraggiata, annui con la testa.
«Non stiamo insieme!» scandii le parole, al di sopra della musica. In modo che potesse capire bene. «È solo un buon amico, quasi come un fratello...» aggiunsi, sussurrando nel suo orecchio. Eravamo molto vicini. Mi spostai indietro, per mettere dello spazio fra noi. Questa volta non volevo lanciare messaggi sbagliati. Sul suo viso si allargò un bel sorriso. Forse sollevato di aver solo frainteso la situazione.
«Posso offrirti qualcosa da bere?» propose con la speranza ben visibile negli occhi. Dissi di sì, muovendo la testa. Tyler gli disse qualcosa, immaginai qualche minaccia d'avvertimento. O solo una semplice raccomandazione. Era sempre troppo protettivo nei miei confronti. Chase si fece serio, ascoltando con attenzione. Poi mi prese per mano. Stringendola con delicatezza, la sensazione era piacevole. Come la prima volta. Mi fece strada verso la cucina. Mentre ci allontanavamo Ty mi strizzò l'occhio.
«Cosa ti do?» ero titubante, non ero certo abituata a bere. L'alcool non lo reggevo, in tutti i sensi. Però non volevo fare la figura della bambina. «Ti va di provare un drink poco alcolico?» chiese togliendomi d'impaccio. Gli sorrisi. Osservai rapita i suoi movimenti. Prese un bicchiere, riempiendolo per metà di ghiaccio. Versò diversi tipi di succo di frutta. Riconobbi solo quello all'ananas e quello ai mirtilli. Aggiunse un sorso di vodka alla pesca. Aveva un bel colore rosato. Mescolò il tutto con un paio di cannucce.
«Sex on the beach...» disse con tranquillità.
«È per caso un invito?» chiesi un po' disgustata. Davvero mi aveva chiesto di fare sesso sulla spiaggia? Stava scherzando? Non ci potevo credere. Mi era sembrato un così bravo ragazzo. Ma poi lì neanche c'era la spiaggia. Quello che sapevo, era che di certo non l'avrei accontentato. Lo fulminai con lo sguardo.
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Mai più come prima (#Wattys2016)
Chick-LitAllison Martin. Occhi verdi come smeraldi. Pelle candida come la neve. Un'infanzia difficile alle spalle che l'aveva resa più forte. Non aveva perso la fiducia nelle persone, come avrebbe fatto chiunque. Ma in se stessa. Imparò troppo presto che un...