Capitolo 4.3 - Intervista Alice

133 41 9
                                    


Ed ecco l'ultima intervistata (nonché la più stramba...): Alice/Diciotto, da Essere umano!


***


-Oh oh, benvenuta cara. Prima che ti agiti, sappi che qui non sentirai nessun segnale dopo 15 minuti e nessuno verrà a salvarti da me. Quindi ti consiglio di metterti comoda.-

Un lieve sentore di nausea mi fa aprire gli occhi, qualcosa, simile ad una voce, mi rimbomba nella testa. Dove mi trovo? Mi passo veloce una mano sugli occhi: sono in una stanza, o così almeno credo. Cerco un appoggio per alzarmi ma niente sostiene il peso poggiato sulle mani, scivolo indietro, roteo in aria. In aria? Certo, sono in una stanza con le pareti di corteccia e il pavimento legnoso, riesco perfino a contare gli anelli sezionati ma... come perdo ancora anche l'appoggio dei piedi non ho più dubbi: sì, sto fluttuando.

Mentre cerco goffamente di stabilizzarmi in aria un coniglio bianco mi fa cenno con la zampa. Incespico, deglutisco e storco la testa. Tutto questo non ha il minimo senso. Guardo il coniglio bianco, è vestito di tutto punto: porta una giacca ed una specie di pantalone singolo, entrambe le zampe inferiori, chiuse in due scarpette scomode a tacco, sono fasciate da un'unica e larga gamba, il piccolo collo stretto in una cravatta. Mi scruta ancora da delle lenti trasparenti, sorrette dietro le orecchie da tubicini metallici, che gli ricadono sul naso rosa. Aggrotto vistosamente le sopracciglia come la creatura preleva dal taschino una penna e si accomoda, nel suo fluttuare, in aria.

Devo essere affetta da allucinazioni.

-Escargot à la Bourguignonne, ti vedo spaesata. Suvvia, rilassati e concentrati. Potresti ricordarmi il tuo nome?-

Grosse allucinazioni. Possibile che abbia sbattuto la testa nello svolgimento di un compito? Quanta inefficienza. Devo trovare un modo di riprendere i sensi o la stima di Uno nei miei confronti sarà giustamente alterata. Il coniglio mi fissa con insistenza e, con altrettanta insistenza, lo ignoro: non ho tempo da perdere con fantasie malate.

-Cremoso risotto con zucca e salsiccia, ho come l'impressione che il nutrimento non sia l'unica cosa che ti passano per endovena...-

Alla parola "Nutrimento" mi volto di scatto.

«Nutrimento?» sussurro. Il coniglio, in tutta risposta, si sistema quelle sue strane lenti sul naso. Un'allucinazione complessa, mi trovo a pensare, riesce perfino a ricollegare i miei vocaboli e realtà.

-Goloso uovo di cioccolato, lungi da me lo sconvolgerti, ma... Posso leggerti nella mente, oh oh. Per l'amore del cielo, ma hai mai mangiato del cibo? Voglio dire... del cibo vero. Una pizza, ad esempio.-

«Certo che puoi leggermi nella mente, in quanto mia allucinazione.» dico quasi convinta a lasciar fare all'illusione il suo percorso: non ho modo di auto-svegliarmi. «Ma non so a cosa tu ti riferisca coi termini di "cibo vero" e "pizza". Il Nutrimento è cibo vero.»

-Oh oh, chissà perché la cosa non mi sorprende. Ma dimmi, succulento pollo sfilacciato al curry, sotto tutto quello strato di terrificante impassibilità, hai dei desideri normali? Una personalità? Qualcosa che ti accomuni a noi poveri mortali?-

Rapidamente aggrotto le sopracciglia, torno a guardarmi attorno.

«No, nessun desiderio, tranne quello di adempire ai miei doveri di cittadino esemplare.» replico notando che oggetti di fattura a me sconosciuta hanno iniziato a fluttuarci attorno «E la personalità deve essere mostrata il necessario per non creare scompiglio. E poi... tutto mi accomuna agli altri, tranne che per questa fantasia.»

Spero che nessuno ne venga a conoscenza, penso scrutando il coniglio.

-Sacré Bleu! Non hai nessun hobby? Che ne so, il cucito, forse? O magari giardinaggio... Come passi il tempo?-

Stizzita stringo i denti, questa allucinazione inizia a rivelarsi irritante. Mi volto, dando le spalle al coniglio, e mi zittisco. Non vorrei, ma sto solo ammettendo a me stessa che la noia è la mia compagna più vicina.

-Oh oh, tasto dolente, eh? Possiamo fare una partita a tennis, se vuoi. Non lo dico a nessuno.-

«Adesso basta! Smetti di farmi perdere tempo e credibilità. Tieniti il tuo tennis, qualsiasi cosa sia, e ridammi la mia coscienza.»

-Farti perdere tempo? E come lo impiegheresti? Contando gli infiniti giorni di monotonia in cui vivi? Oh oh... Dovresti ringraziarmi per questi momenti fuori dal comune, cocca. Piuttosto preferisco farti perdere la pazienza. Finalmente vedo qualche sorta di reazione da parte tua!-

Sento il labbro inferiore tremare leggermente, mi porto le mani al volto.

«Certo che reagisco.» borbotto.

-Dai, coccobello estivo, dimmi un po' di te. Ce l'hai una cotta, eh? Magari qualche amico intimo? Mmmh?-

«Per essere un'allucinazione data dalla mia coscienza mi stupisco di questi termini;» Guardo il coniglio osservarmi da lontano e, nonostante sia tutto nella mia mente, non posso che essergliene grata. Traballante a mezz'aria, sono già in evidenti difficoltà «potrebbe essere interessante trovarne la fonte. Che cosa vorrebbe dire esattamente "cotta"? L'intimità è vietata.»

-Gelatina verde, hai seriamente bisogno di divertirti. La prossima volta potrei portarti in un parco giochi...-

"Parco"... "giochi". Interessante accostamento di termini, vorrei dire, ma lascio perdere. La mia coscienza sta chiaramente delirando. Per quanto ancora sarò incosciente? A mezz'aria incrocio le braccia, socchiudo gli occhi.

-D'accordo, coppa gelato extralarge, ti lascio tornare nel tuo... ehm... fantastico mondo. Vuoi salutare i lettori, tesoro?-

Lettori? Ah. L'amaro mi riempie la bocca. La lettura, i libri e tutto ciò che li riguarda sono argomenti passati, da perdere e sotterrare nell'Innominabile. Non dovrei neanche pensarci... Devo davvero aver preso una bella botta.


*****

Nutrimento? Niente cibo vero? Ma come diavolo si fa a vivere senza mangiare pizza? 
Nessun hobby né passione, neanche un amore segreto o una famiglia vera. Cosa c'è nella vita di Alice? Cosa succede nel suo mondo, dove tutti hanno un numero anziché un nome?

Scopritelo su Essere umano, opera di ChocoBondurant!


Arrivederci, pesche sciroppate!

How I Met Your CharacterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora