Capitolo 7.3 - Intervista Arimas

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Proseguiamo con Arimas, da Le gemelle di Auridian!


***


-Benvenuta, piadina ripiena di prosciutto e ketchup. Sono l'Intervistatrice, colei che ha deciso di portarti nel cervello di Black e qui.-

Una voce, la stessa che ho udito nella mente di quella tizia strana, mi rimbomba con prepotenza nelle orecchie. Perché cavoli mi perseguita ancora?

Speravo di riposarmi e invece, lanciando un'occhiata all'ambiente circostante, m'accorgo di essere distesa su un soffice prato rosa. Mi alzo e di fronte a me noto un drago, o meglio... un semi drago. Imponenti ali membranose fuoriescono infatti dalle spalle di un'esile ragazza che indossa una camicia e una lunga gonna nera aderente. Al posto delle mani - e forse questa è la cosa più bizzarra- ha artigli di drago, rosa accesi come le ali, in cui stringe una penna e un taccuino. Questa, che suppongo sia la fantomatica Intervistatrice, assomiglia vagamente al ragazzo che ha intervistato me e Samira alla festa in onore di Scintal.

«Ma che diavolo...?»

-Sono proprio io, mon cherie. Oh oh, credo di doverti informare che posso leggere i tuoi pensieri.-

L'idea m'irrita parecchio, dal momento che di solito sono io a leggere il pensiero altrui.

«Dove sono? E perché sono qui?» domando scocciata.

-Sei a casa mia, più o meno. E sei qui perché io ho deciso così. Scambiamo due chiacchiere, oh oh. Com'è che ti chiami?-

Sottostare al volere altrui non è mai stata una mia prerogativa, ma in questo caso non ho scelta se voglio tornare ad Auridial, probabilmente ancora in stato d'emergenza dopo l'attacco del baricembalo. «Arimas.»

-Bene, Arimas. Ho seguito attentamente la scena dello specchio... Quindi ti chiedo: chi è questa Samira?-

«Non si era già intuito? È la mia gemella, una delle persone più noiose che io conosca.» Faccio una smorfia. «È così disgustosamente... gentile.»

Roteo gli occhi, ricordando come si era subito guadagnata le simpatie di Jack la prima volta che era giunta ad Auridian. Scaccio subito il pensiero con un gesto della mano, decisa a concentrarmi sul suo unico aspetto positivo. «È troppo ingenua... prendersi gioco di lei è fin troppo facile» ammetto con un ghigno.

-Stinco di maiale, da quando essere gentili viene considerata una cosa negativa? Oh oh, direi, piuttosto, che prendersi gioco della propria gemella sia cento volte peggio. Non dovreste volervi bene, in quanto sorelle?-

Scoppio in una fragorosa risata. «Volerle bene!? E perché mai? Sopportarla è già un'impresa, visto i nostri caratteri divergenti.» Scrollo le spalle. «E poi non siamo sorelle... o almeno non nel senso convenzionale del termine.» Notando l'occhiata perplessa dell'Intervistatrice, m'appresto a chiarire «Beh... il nostro legame non è di parentela» cerco le parole adatte «È qualcosa di più forte e profondo.» m'interrompo, sicura che altrimenti avrei svelato troppe informazioni sulla reale natura del rapporto tra me e Samira.

-Dolcino di zucca, ma noi vogliamo sapere!-

«È simile ad un legame empatico,anche se non è proprio uguale» incrocio le braccia sul petto «vi basti sapere questo.»

-Qualcuno qui puzza tanto di mozzarella acida, oh oh. E chi è Jack?-

Mi stringo nelle spalle con studiata indifferenza. «Un amico mio e di Samira.»

-Ti diverti a farti tirar fuori le parole di bocca? Oh oh. Solo un amico? Che genere di amico? Su su, rendimi felice con un po' di gossip.-

Lancio un'occhiataccia all'Intervistatrice, mentre le mie iridi si tingono di rosso.Nonostante voglia dirle che non sono affari suoi, capisco che, ad ogni modo devo rispondere alle domande di questa tiranna. È lei ad avere il coltello dalla parte del manico, adesso.

«Ci conosciamo sin da quando eravamo bambini» replico. «Frequentavamo la Dabrina insieme, ma lui l'ha già finita.» Alzo il mento con fierezza. «Una delle poche persone ad avere un po' di sale in zucca in quella cavolo di scuola.» Vorrei tanto abbandonarla, ma ahimè, è anche casa mia e, dopo ogni tentativo di fuga mi ci hanno riportato. La odio. Spero solo di potermene andare al più presto, visto che ora sono una Custode.

-Acciughina sottolio, perché odi tanto quella scuola?-

Non riesco a trattenermi. «Ti diverte irritarmi, non è vero?»

-Sì, parecchio, oh oh.-

Sbuffo sonoramente. «La odio perché quelle vecchie e cadenti mura sono state casa mia sin da quando ho memoria.» Sfioro il ciondolo d'onice che ho appeso al collo in maniera quasi inconsapevole. Quest'Intervistatrice riporta a galla ricordi che non ho alcuna voglia rievocare. Accidenti a lei!

-E quello cos'è?-

Quando finiranno queste domande? La mia pazienza, di per sé limitata, inizia ad esaurirsi.

«È ciò che sancisce il mio ruolo di Custode» rispondo annoiata. «Una sorta di segno di riconoscimento.» La mia mente vola al recupero del mio ciondolo effettuato alle Cave di cristallo, avvenuto solo grazie a me. Beh...quasi.

-Sai già cosa sto per chiederti...-

So che è un tentativo inutile, ma il mio orgoglio m'impone di farlo. «E se non rispondessi?»

-Arimas, non farmi ridere, oh oh.-

Se solo potessi io, io... non farei nulla. Non posso fare nulla. Soffoco un ringhio. «Sono volata fin lì su un grifon-» mi correggo subito ripensando alla definizione tecnica di Jack. «grifundus, mi sono calata nella Cava volando, cosa che invece Samira non è ancora in grado di fare, e l'ho recuperato. Fine della storia.» Certo, in realtà c'è qualche piccolo altro particolare, ma sono trascurabili. Se osa chiedermeli, rimango intrappolata qui piuttosto che rispondere.

-Ok, ricevuto. Torniamo a Jack... Sicura che non ci sia nulla di romantico tra voi due?-

«Certo che sì!» rispondo subito, forse con troppa foga. Ma, in fondo, è la verità.

-Oh oh... Sicura sicura? Sicurissima? Cento per cento? Senza dubbio? Nemmeno una minuscola incertezza a riguardo? Mmh?-

Perché diavolo continua a fare domande spinose? Ripenso al modo disinvolto con cui Jack aveva accolto Samira, fingendosi una persona che non era pur di mostrarle le sue scarse doti magiche. «Sì, sicura» ribatto secca.

-Farò finta di crederti, oh oh. Crema di zucchine e gamberi, il nostro tempo è scaduto. Saluta i lettori e tornatene a casa!-

Lettori? Quali lettori? È forse un'altra diavoleria umana?

Sono sul punto di fare una delle mie solite battute acide, quando una voce sconosciuta mi risuona nella testa suggerendomi cosa dire. Pena, mi avrebbe costretto ad essere gentile ed educata con Samira. Dal tono di voce sicuro capisco che la minaccia è reale così, pur di non rischiare, ripeto le sue esatte parole:  «È stato un piacere conoscervi, spero di avervi incuriosito.» Le mie mascelle si costringono a sorridere «Vi aspetto ad Auridian!»    


*****

Contrasti tra gemelle, due caratteri diversi e un profondo legame. Inoltratevi ad Audirian, alla scoperta della vita di Arimas!

Leggete Le gemelle di Auridian, di Stardust-99!


Salut!

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