Eren non aveva la minima idea di cosa comportasse un "appuntamento" con Levi Ackerman.
Di tutta fretta prese le sue cose, e uscì di casa correndo. I capelli erano spettanti, e il vento che tirava non aiutava di sicuro.
Hanji era già pronta per andare. Domenica pomeriggio. Quella domenica pomeriggio l'avrebbe passata in compagnia dello scorbutico Signor Ackerman e dei suoi insegnamenti.
'Niente di così grave... saranno le due ore più corte di tutta la mia vita!' pensò, anche se non ci credeva poi tanto a quel pensiero. Insicuro, camminava verso la macchina dove la bruna lo aspettava.
-Pronto per questa piccola, grande esperienza?- chiese sempre entusiasta, alzando le spalle e sistemandosi meglio sul sedile. Mise le mani a 10 a 10, e guardò il ragazzo con senso di soddisfazione.
Il moro, però, si sentiva in ansia. Sarebbero sicuramente arrivati in ritardo. E questo, non sapeva perché, ma lo preoccupava abbastanza.
Si sistemò anche lui sul sedile del passeggero, ispirò, prendendo a pieni polmoni più aria che poteva.
Annuì, poi. Senza proferire parola.
D'altro canto, la donna capiva. Levi, faceva il suo effetto.Eren bussò, mentre Hanji era già andata via. Sembrava come se fosse scappata. Eppure l'ultima volta a Eren sembrava che gli stesse dando del filo da torcere.
La signora Hun gli aprì, proprio come il giorno prima. Lo accolse con un sorriso che il ragazzo ricambiò subito. Trovava strano entrare in una casa sconosciuta, ma... si sentiva stranamente al sicuro al suo interno.
E mentre percorreva lo stesso corridoio del giorno prima, delle altre note invasero le sue orecchie. Tristi, molto di più di quanto lo fossero le ultime.
La porta questa volta era aperta, la stanza era più scura e cupa. E quelle note diventavano sempre più malinconiche.
Le mani, perché vedeva solo perfezione in esse. Fredde, come il suo sguardo. Rigide, ma fluide allo stesso tempo.
A confronto le sue erano grezze e troppo... troppo diverse.
In un istante, l'uomo seduto a suonare una canzone nuova, e di cui note non aveva mai sentito. Si era trasformato sotto i suoi occhi.
Da un uomo dai modi sgarbati, ad un esempio. Un qualcosa da raggiungere e seguire come scopo personale.
Una persona che sarebbe voluto essere.
Levi Ackerman, era diventato l'ispirazione più grande di Eren Jaeger.Levi smise di suonare. Ma questa volta, solo perché la canzone era finita.
Ogni pausa, ogni nota prolungata. L'aveva suonata fino all'ultimo.
-Sei in ritardo- sospirò pogiando le sue mani sulle coscie.
Eren si sentì in panico -E-ehm... io...- balbettò appena. Sentendo le sue guancie avvampare.
-Hanji non conosce la buona educazione di arrivare in orario ad un impegno che non sono neanche obbligato a mantenere...- sembrava una minaccia, sotto sotto almeno.
Eren guardò in basso -in verità è colpa mia...- ammise sussurrando.
Levi lo guardò con una piccola smorfia -beh, che non si ripeti...- lo avvisò, anche quella sembrava una minaccia.
Eren annuì, guardando sempre in basso.
-Dai siediti- gli indicò lo sgabello dove era rimasto abbastanza spazio per lui.
Eren lentamente si avvicinò, e con la stessa lentezza si sedette accanto a lui.
E trovò buffo la differenza d'altezza fra i due, anche da seduti. Gli veniva quasi da ridere.
Ne aveva conosciute di persone, per lo più ragazze tranne Armin, basse quasi quanto Levi.
Ma con lui era stranamente più divertente. Probabilmente per la differenza d'età, oltre che l'altezza.
Ma sopprise il desiderio di ridere. Ricordando il suo obbiettivo. Assomigliare a Levi Ackerman.
Prese un profondo respiro, si mise dritto con la schiena, per quanto ci riusciva. Dato fatto che la rigidità del corvino era inumana.In modo rigido, distese le mani. Talmente rigido che sembrava un pezzo di gesso.
La schiena rigorosamente rigida che gli faceva quasi male, mentre con la coda dell'occhio osservava i gesti del corvino, per apprendere il più possibile.-Cosa stai facendo?- gl chiese l'uomo leggermente irritato. Ma la sua voce non dava segni di irritazione, e il suo sguardo era rivolto verso il basso.
Eren si sentì colto sul fatto. Come un bambino beccato mentre rubava in un negozio di caramelle.
-N-niente- balbettò il moro sentendosi nel panico. La sua falsa sicurezza sparì in un attimo, con la sua voce tremante che lo tradiva.
-Non mentirmi- gli occhi del curvino erano su di lui. Solo Eren poteva sapere che effetto facessero in quel momento. Di nuovo vicini, e diretti a lui. -La verità- lo invitò a parlare con poca cortesia.
-E-è... è solo che...- la voce lentamente diventava più lieve, man mano che parlava. -È solo che vorrei essere come te- sussurrò timidamente guardando in basso.
Levi sospirò poco convinto -non dire assurdità- il suo tono perse l'indifferenza che aveva sempre, accogliendo una abbattuta malinconia.
Eren se ne accorse quasi subito, e alzò il viso verso di lui. Lo sguardo del corvino sembrava perso, mentre guardava il nulla di fronte a se.
Ma quello che guardava non era il nulla. Una fotografia, ritraeva una ragazza sorridente. Il ritratto della felicità.
I capelli biondi al vento, mentre gli occhi ripieni d'amore erano illuminati dal sole.Solo allora Eren si accorse di quella fotografia, e si chiese perché non l'aveva notata prima.
-Non puoi desiderare di essere come me...- sussurrò in un modo rauco e appena udibile.
L'espressione cruciata, con un vuoto diverso dal solito.
Quello di prima, sembrava semplicemente un vuoto che non aveva mai accolto niente. Ma quello di quel momento, era un buco svuotato da ogni cosa. Privato, da ogni sentimento.
Da tutto, tranne che il dolore.Shalve a tutti!
Alloooooora... :3
Se ci riesco, pubblicherò 2 volte a settimana, altrimenti 1 ^-^
Molto simply come cosa eh û.û
Buona mattinata/pomeriggio/serata/giornata... qualsiasi ore siano.
Il mio Panda-Pony ha bisogno di arcobaleni e caramelle, mentre io ho rinunciato alla mia dieta! Basta non ce la posso fare!!! *^*
Sono a dieta da troppo tempo! (Neanche una settimana... ma è tanto)
Mi manca la nutella e il mio Panda-Pony mi ha corrotto -^- Mi vedeva soffrire e mi ha costretto a tornare alla mia solita routine... la NUTELLA! Uno dei grandi amori della mia vita, dopo Levi *-*
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Uɴ Sᴇᴍᴘʟɪᴄᴇ Tᴏᴄᴄᴏ || 𝐋𝐞𝐯𝐢 𝐀𝐜𝐤𝐞𝐫𝐦𝐚𝐧 || ERERI
Fanfiction-Perché c'è solo silezio?- -Anche il silenzio è musica...- [da revisionare]