-N-niente...- sussurrò il più piccolo distogliendo lo sguardo. Si sentiva talmente in soggezione per colpa sua. Si sistemò la giacca continuando a camminate accanto a lui. -Si farà tardi per arrivare a casa mia...- birbotta il più grande guardando davanti a se -credo che sarebbe troppo tardi per suonare, e Hanji mi ucciderebbe se ti facessi tornare a casa ad una spropositata come quella...- le sue parole erano più o meno indirette, ma chiare. Il più puccolo annuiva ascoltando -io abito qui vicino...non ci metteremmo molto per arrivarci- sussurra timidamente -e ho un pianoforte... non è a coda come il tuo ma...-, venne fermato subito dal più grande -andrà più che bene...- spazientito accelerò il passo verso la macchina, volendo arrivare il prima possibile.
Eren frugava nelle tasche dei jeans, che si rilevarono più profonde del Gran Canion. Trovò le chiavi, e lentamente le sistemò nella serratura. Aprì lentamente la porta, ed entrarono in casa. -Hanji, Mikasa...- chiamò le due donne, ma nessuna delle due sembrava esserci. Il ragazzo sospirò camminando verso la cucina -vuoi da bere per caso?- chiese girandosi qualche secondo verso la sagoma di Levi, per vederla annuire leggermente. Il castano sorrise appena, e una volta che ce lo aveva davanti, aprì il frigo e scrutò le varie bevande. Mentre il corvino nell'entrata si guardava attorno. Notò un pianoforte, era bello, in legno di ciliegio e ben mantenuto. Ma c'era qualcosa che non andava, e il più grande se ne accorse subito -Eren!-chiamò il più piccolo, osservando il pianoforte davanti a se. -S-si?- balbettò il più piccolo. Lasciando perdere il frigo e correndo verso di lui. -Quello è il pianoforte di cui mi hai parlato?- chiede con un espressione disgustata e imbronciata. Eren guarda il dito di Levi, poi guarda il piano che quel dito stava indicando -si perché?- domandò confuso. Probabilmente si aspettava di più. Levi sospirò -dovremo dargli una pulita- sussurra camminando verso la cucina con le mani in tasca. -D-do... dovremo?- domandò confuso Eren, guardando le sue spalle. Levi si fermò voltandosi appena verso di lui -dove sono i guanti, il disinfettante e tutto il resto?- chiede in modo freddo guardandolo dritto negli occhi. Eren balbettando, camminò verso di lui, lo superò e raggiunse lo stanzino dove si trovava tutto ciò che Levi cercava. Si sfilò via la camicia bianca, rivelando i suoi muscoli e la sua tartaruga copripa da una canottiera nera aderente che non lasciava niente all'immaginazione.
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Poi si infilò dei guanti e una fascia sulla fronte mettendo indietro i capelli corvini. In una mano il disinfettante e nell'altra uno straccietto. E come lui, Eren era la sua fotocopia. -Andiamo a dare una pulita a quel coso...- disse il più grande facendo un cenno al più piccolo che lo fissava, annuì poi, seguendolo come un cagnolino.
Eren Bauh Levi Miaoh Autrice Baoh
E così, nacque il Panda-Pony! Con l'unione di un cane un gatto e qualsiasi cosa sia la terza! Esatto! Nessuna logica *_* Come vi sembra? Pronti per il prissimo? So che questo è un capitolo piuttosto corto >.< Ma proverò a compensare col prissimo! XD