• 10 • Un lungo viaggio in macchina

1K 108 17
                                    

Eren era ancora in ritardo.
Levi sbuffava e borbottava mentre aspettava il ragazzo.
Glielo avrebbe fatta vedere. Era appena passato un quarto d'ora. E Levi, iniziò a preoccuparsi. Magari gli era successo qualcosa...
Proprio in quel momento il campanello suonò, Levi si precipitò ad aprire la porta, ancor prima che La signora Hun potesse sentirlo.
Aprì la porta con poca delicatezza, ritrovandosi un Eren sorpreso.
-Sei in ritardo- lo guarda truce mentre il ragazzo rimane senza parole.
Il moro abbassò la testa, arrossendo leggermente -E-ero con...- il corvino lo fermò subito, ancor più irritato -non m'importa se eri con la tua ragazza... hai preso un impegno, ed esigo che lo rispetti- era furioso.
Eren alzò di poco la testa, i suoi occhi chiedevano perdono -non ho la ragazza...- sussurrò come se fosse la giustificazione adatta per ogni cosa.
Il viso del corvino però, era evidentemente più rilassato. Anche se non del tutto.
Si appoggiò allo stipite della porta, aspettando nervosamente che continuasse.
-La mia amica, Annie... e-ero con lei- disse con vice tremante mentre alternata il suo sguardo da terra a viso dell'uomo davanti a lui.
'Scommetto che è anche carina' pensò amaramente Levi mentre osservava quello sguardo innocente.
Rimase fermo a guardare i suoi occhi, erano fra l'azzurro e il verde. Un colore magnifico.
-Beh... e-ero con lei e-ed, ed il tempo e passato piuttosto velocemente...- balbettò timidamente.
-Hai mangiato?- aveva praticamente passato la maggior parte del tempo con la sua amica. E magari lei aveva una cotta per lui. Hanji l'aveva detto che le ragazze stravedono per lui... più o meno.
Incrociò le braccia al petto, chiudendo in un angolo quel pensiero che probabilmente lo avrebbe tormentato.
Eren annuì, proprio mentre si sentì il suo stomaco brontolare. Levi alzò un sopracciglio -Oh, ma davvero?- chiese retorico.
Eren abbassò nuovamente la testa -no...- sussurrò guardando le sue mani.
Levi sospirò -entra un attimo...- borbottò. Eren lo guardò confuso, ma lo seguì dentro casa.
Levi scomparve, lasciando Eren da solo. La Signora Hun sbucò fuori dalla porta della cucina, ed iniziò a studiare con lo sguardo il ragazzo che si guardava attorno incuriosito.
-Levi è scomparso?- chiese la donna, Eren saltò per lo spavento -Oh, s-salve signora Hun...- le dedicò un sorriso che la donna ricambiò con piacere -Orsù, ti prego chiamami Mary! Ad Hanji non ho fatto altro che ripeterglielo, ma continua a darmi del lei...- borbottò, Eren ridacchiò -Hanji è fatta a modo suo!-. La donna concordò annuendo ed entrambi risero.
Levi tornò con qualcosa fra le mani, rimase fermo immobile mentre guardava Eren ridere.
La signora Hun, Mary, smise e al tempo stesso anche il ragazzo. Entrambi poi, si concentrarono sul corvino in piedi poco distante.

Levi non guardò più il moro, distolse lo sguardo spostandolo su qualcos'altro attorni a lui

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Levi non guardò più il moro, distolse lo sguardo spostandolo su qualcos'altro attorni a lui.
-State uscendo?- chiese Mary guardando Levi, lui annuì -andiamo a mangiare qualcosa... vuoi venire con noi?- le propose educatamente.
La donna scosse la testa -sono troppo vecchia per uscire a quest'ora- borbottò tornando in cucina.
Levi si avvicinò al moro, con in mano quello che sembrava un cappello nero.
Arrivato davanti al ragazzo si alzò leggermente sulle punte, e gli sistemò il cappello in testa. Eren guardava il suo viso che era nuovamente vicino al suo.
-Bene!- annunciò sistemando un ultima volta il cappello di lana.
Eren era sorpreso, mentre Levi gli sistemava il ciuffo con estrema attenzione.
Le guance del moro si erano dipinte nuovamente di un leggero rosso -non arrossire in quel modo- sussurrò con i loro visi poco distanti.
Eren inghiottì a fatica per quella ravvicinanza, annuì solamente.
-Andiamo...- disse il corvino avvicinandosi alla porta.
Eren senza indugi lo seguì.
Si avvicinarono alla macchina e dopo che anche il moro ci salì dentro, Levi accese il motore e partì.

Mentre la macchina viaggiava c'era uno strano silenzio. Niente di rilevante per Levi, ma strano per Eren.
-Perché lo fa?- chiese cercando di riempire quel momento per lui imbarazzante.
Leivi girò il viso verso di lui per pochi secondi, per poi tornare a guardare la strada -fare cosa?- chiese.
Nessuna emozione, nessun vero e proprio interesse. Assolutamente niente. Come il deserto di notte. Vuoto, con solo la sabbia a riempire il freddo.
-Tutto questo, sembra quasi che vi importi di me- sussurrò l'ultima frase col tono incerto, mentre guardava fuori dal finestrino.
-Faccio quello che mi pare... e non azzardarti a darmi del Voi! Intesi?- tutto con una estrema calma. Magari Eren avrebbe pensato che fosse un pazzo omicida. 'Farebbe bene a pensarlo...' non era sicuro se desiderava davvero tenerlo lontano come tutti, ma era solo un ragazzo. Non poteva capire.
No... non poteva.
Per un attimo il suo sguardo si perse nel vuoto al solo pensiero di rimanere solo. Ancora. Nuovamente solo lui.
-D-d'accordo...- balbettò il ragazzo leggermente spaventato per il tono del corvino. Quella freddezza ti metteva in soggezione con solo una parola.
Levi sapeva dell'effetto che riusciva a procurare. Paura, terrore, inquietudine. Riusciva ad ottenere ciò che vuole in un battito di ciglia, grazie alla freddezza dei suoi occhi.
Era fortunato. O almeno così credeva.

-L-levi...- il ragazzo pronunciò il suo nome balbettando. Il corvino sentì una strana sensazione, piacevole in parte, per la sua voce che pronunciava il suo nome. Ma, dall'altra parte... la sua voce sembrava quasi spaventata. E questo, non faceva altro che distruggerlo dentro, -cosa?- Trattenne l'amarezza e si limitò alla sua routine comportamentale.

Uɴ Sᴇᴍᴘʟɪᴄᴇ Tᴏᴄᴄᴏ || 𝐋𝐞𝐯𝐢 𝐀𝐜𝐤𝐞𝐫𝐦𝐚𝐧 || ERERIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora