• 18 • Kisu

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Eren stava apparecchiando la tavola, mentre Levi era in bagno a cambiarsi la sua amata camicia bianca.
Il senso di colpa del più piccolo cresceva ogni volta che i suoi ricordi riaffioravano.
Era distratto e mentre preparava il sugo, i un modo o nell'altro aveva macchiato la camicia di Levi. Sperava solo che non si fosse arrabbiato troppo... Perché era sicuramente arrabbiato.
Gli aveva dato un suo maglione, che gli sarebbe entrato sicuramente.

Levi su era appena tolto la camicia, si guardava allo specchio disgustato, il sugo gli aveva sporcato anche il petto.
Prese un asciugamano, iniziando a tamponarlo sul petto nel tentativo di pulirsi.
-Levi che ne dici se...- la porta si aprì e la voce di Eren si bloccò di colpo. Levi si voltò e vide il viso del più piccolo completamente rosso e imbarazzato mentre guardava i suoi addominali.
-Cosa c'è?- domandò il più grande osservando anche lui il più piccolo dalla testa ai piedi. E si chiese cosa ci fosse sotto la sua di maglietta.
-B-beh... Mi chiedevo s-se... Beh se ecco...- Eren balbettava e non riusciva a farne a meno con Levi in quello stato davanti a lui.
Abbassò gli occhi ancora evidentemente rosso -mi chiedevo se ti andrebbe di dormire con me... Cioè qui!- si corresse subito diventando ancora più rosso.
Levi guardò il ragazzo, si avvicinò a lui, e gli tirò su il viso. Lo sfiorò col suo -rimarresti solo senza di me...- sussurrò vicino alle sue labbra -perciò dormirò con te...- si allontanò dopo quelle parole. Ricominciando a pulire il suo petto ancora sporco.
Eren arrossì al solo pensiero di come avrebbe voluto pulirglielo lui. -D-d'accordo...- balbettò uscendo dal bagno il più veloce possibile.
Levi prese il maglione che Eren gli aveva dato, se lo mise, e il profumo lo invase con quello della primavera.
Chiuse gli occhi, lasciandosi coccolare da quella morosa sensazione.

Chiuse gli occhi, lasciandosi coccolare da quella morosa sensazione

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-Mmh... Eren...- sussurrò quel nome come se fosse l'unico nome da poter pronunciare.
Sospirò, ed uscì dal bagno, con un piccolo sorriso. Ricordando l'immagine del ragazzo completamente rosso.

Tornò in cucina, dove la cena era appena stata servita. Cenavano in silenzio, l'uno in cerca dello sguardo dell'altro. Ma nessuno dei due aveva il coraggio di alzare lo sguardo per primo.
Eren mangiava velocemente, imbarazzato.
Levi lo guardava mentre si alzò da tavola ed iniziò a sparecchiare la sua parte. Mise i suoi piatti nell'acquario.
-Eren...?- lo chiamò Levi preoccupato dall'agitazione, si alzò anche lui, con i suoi piatti fra le mani. Ma con l'intenzione di avvicinarsi un po' di più al ragazzo.
-S-Si?- balbettò il ragazzo sentendo il cuore battere a mille. Il respiro mozzato divenne più pesante quando percepì la presenza di Levi più vicina.
-Cosa ti succede?- chiese il corvino preoccupato, lo sguardo cruciato solo per Eren.
-Niente...- sussurrò frettolosamente il castano, allontanandosi dal corvino. Prendeva silenziosi e profondi respiri, cercando di riprendere un battito normale.
Si formò sulla soglia della porta -ti predo un pigiama...- riprese a camminare.
Una volta in camera sua, aprì il armadio. Sentì un fulmine al di fuori della finestra, sobbalzò, ma provò ad ignorare la paura che lo percorreva.
Il telefono nella tasca dei pantaloni squillava, Eren lo afferrò leggendo poi il nome di Hanji sul display.
Confermò la chiamata, mettendo il viva voce e gettando il telefono sul letto dietro di lui. Sapeva già perché lo aveva chiamato.
-Eren...- la donna pronunciò il suo nome, -si dimmi Hanji- disse in modo frettoloso il ragazzo, -pur troppo non posso venire a casa... Farò tardi e...- Eren la interruppe subito -capisco- disse semplicemente.
-so che c'è un temporale... Magari potresti andare dai vicini se hai paura- Eren uscì dall'armadio con un vecchio pigiama fra le mani. Il castano alzò lo sguardo notando Levi, sulla soglia della porta.
Eren lo guardava negli occhi, notando la preoccupazione nel suo sguardo.
-Hanji devo andare- il più piccolo raccolse subito il telefono dal letto, -ci vediamo- chiuse immediatamente la chiamata. Guardava lo schermo del telefono mentre pensava a cosa avesse sentito Levi.
Si avvicinò al più grande, porgendogli gli abiti -questo è il pigiama- sussurrò senza guardarlo, una volta che Levi lo prese si sedette sul letto allontanandosi.
Levi rimase per qualche secondo sulla soglia, in silenzio. Si avvicinò al ragazzo, si sedette accanto a lui -vuoi che dorma con te?- domandò prendendogli la mano e intrecciò le loro dita.
Eren annuì lievemente, sobbalzò al rumore di un fulmine proveniente da fuori. Le loro mani si strinsero. -Va tutto bene Eren... Ci sono io...- sussurrò dolcemente Levi.
-Dai, andiamo a dormire...- sussurrò senza lasciargli la mano. -Non ti cambi?- chiese Eren, come se degli abiti cambiassero qualcosa. I loro occhi si rincontrarono, unendosi come le loro mani.
Levi sorrise, col l'altra mano scansò via i capelli dal viso del più piccolo -non fa alcuna differenza- disse con dolcezza.
Lentamente l'uno si distese accanto all'altro. Eren si addormentò sentendo il profumo di Levi. E l'altro si addormentò sentendo il profumo dello shampoo di Eren.

 E l'altro si addormentò sentendo il profumo dello shampoo di Eren

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Il mattino seguente Eren fu il primo a svegliarsi. Aprì leggermente gli occhi, e osservò il viso davanti a lui. Levi.
Lui era rilassato e sereno, sembrava così tranquillo mentre i suoi occhi erano chiusi. In pace con se stesso e il mondo.
Le sue labbra erano socchiuse, provò a resistere alla tentazione. Ma non ci riuscì, non del tutto.
Avvicinò il suo viso a quello di Levi, lasciando un vasto bacio vicino alle labbra, ma non si esse.

-cosa sta facendo?- la voce assonnata di Levi lo impietrì, allontanò il suo viso nuovamente rosso come la sera precedente

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-cosa sta facendo?- la voce assonnata di Levi lo impietrì, allontanò il suo viso nuovamente rosso come la sera precedente. -E-ehm... Io...- il castano non sapeva cosa dire, non riusciva a distogliere lo sguardo dagli occhi di ghiaccio di Levi. Nonostante l'imbarazzo.
-Non si bacia così chi ti piace...- sussurrò, per poi avvicinare il suo viso a quello del più piccolo.

Si allontanò lentamente da Eren, dopo quel piccolo bacio -è così che si bacia chi ti piace

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Si allontanò lentamente da Eren, dopo quel piccolo bacio -è così che si bacia chi ti piace...- disse con voce rauca, per poi fiondarsi ancora sulle labbra del più piccolo.

Il baziooooo! Da quanto lo aspettavate questo bazio? :D
Beh, finalmente è arrivato!!!

Uɴ Sᴇᴍᴘʟɪᴄᴇ Tᴏᴄᴄᴏ || 𝐋𝐞𝐯𝐢 𝐀𝐜𝐤𝐞𝐫𝐦𝐚𝐧 || ERERIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora