Giada era una ragazza molto particolare: amava se stessa, gli altri, ma soprattutto i benzinai sulla cinquantina coi denti gialli ed il riporto. Non c'entra un cazzo con la nostra storia. Alberto, meglio noto come Mattone, o ancora più semplicemente come Onzi, ama se stesso. Basta. Anzi, ripensandoci non ama neppure se stesso; tuttavia rifinisce i muri con una tale tecnica che Michelangelo a confronto sembra Paletta che prova una rabona sui sassi con una palla quadrata.Un giorno come tanti altri, infatti non so nemmeno perché ne sto parlando ma è ok, facciamo finta di niente. Dicevo, un giorno come tanti altri il nostro Onzi Mattone si alza alle 9:30. Non troppo presto. Per lui nemmeno troppo tardi. Si alza non prima di accorgersi che si era voltato al contrario nel divano-letto in cui dormiva e chele sue coperte erano finite all'interno dell'armadio IKEA. Niente di strano, insomma. Si siede al tavolo per fare colazione. In cucina,come in tutto il resto della casa, è presente solo lui e perciò si concede la bestemmia libera. La colazione si basa su delle pannocchie tristemente fregate ad un amico il giorno prima e qualche uovo anch'esso tristemente fregato allo stesso amico, il tutto casualmente impastato nella betoniera. Aah, la sua betoniera. Eh si, perché lui teneva una betoniera in casa: faceva il ruolo di forno, lavatrice e quant'altro, ma ne parleremo più tardi. Tutto ciò avveniva mentre guardava poco al di là del tavolo un pezzo di cartone con scritto TV all'interno. Quella vera costa troppo.Si veste con una rapidità allarmante, forse perché i vestiti sono gli stessi con cui era andato a lavorare il giorno prima e successivamente a letto.
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De Mattonibus Vol. 1 (anzi, I)
HumorE da qui tutto ebbe inizio. Tutto cosa? Tutte le boiate che finora ho scritto. Anche se di dubbia qualità. Però vi posso garantire che sono tante. Probabilmente chiamare "libro" questo ammasso di parole è un insulto a tutti gli altri, ma va bene cos...