XXXV - RCP

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Torniamo un po' indietro nel tempo, per raccontare ciò che è successo a Padova. Forse dovrei portare un po' più rispetto per chi è arrivato fin qui con la lettura, ma abbiate pazienza: lo fanno tutti. È martedì. La guerra tra i camorristi ha visto la netta prevalenza di Don Luigi, che è riuscito anche a corrompere József, che quindi adesso lavora per lui, ed ora che c'è pausa è partito per l'Ungheria. Per la gioia di tutti i padovani, aggiungo io. Lucia sta bene, la Banda è a buon punto con la costruzione, nonostante la mancanza di 3 dei loro muratori più efficienti. Anche La Canna sta bene, a causa sua i clandestini stanno lavorando poco. Francamente se usano un'impalcatura di legno se lo meritano anche che scoppi con i petardi. Ha persino inciso un pezzo rap circa la sua condizione di ultimo della società. Non è un granché, ma almeno è riuscito a trovare qualche rima da inserirci. Si chiama: "Mi sistemo la malta a strisce con la cazzuola". La discografia di Padova, che adesso c'è, gli ha dato spazio per incidere un album, scartando un giovane cantautore di musica soul perché tanto sa cantare ed a nessuno interessa più chi sa cantare. La Canna invece rappresenta una fascia di giovani ribelli che è sicuramente più interessante da proporre. A breve La Canna sarà invitato nella più prestigiosa discoteca di Padova, L'alcolizzato, come ospite da DJolla per fare un duo entusiasmante. Ora torniamo all'episodio che suppongo vi annoi un po' meno.  

De Mattonibus Vol. 1 (anzi, I)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora