LV - Non sono finite le rogne?

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Poco prima ho accennato a József. A proposito, come sta József? E Don Luigi? Dunque, si sono scontrati con la mafia russa con risultati devastanti da entrambe le parti, senza che si concludesse niente. József è ancora vivo – non so se sia una buona o una brutta notizia – e, cosa che può pesare anche agli altri, è ricercato dalla camorra di Don Luigi, perché ha abbandonato il campo di battaglia nel mezzo di una sparatoria e quindi è giudicato infame. Adesso si fida solo del suo M4A1. È tornato dall'Ungheria e adesso si nasconde a Padova (proprio lì, ma porca puttana!). Per quanto assomigli a Bruce Willis, non può sopravvivere da solo. Per farlo ha bisogno di un complice, Andrej, un ucraino soprannominato "Rubacuori", non perché sia un romanticone, quanto perché è il miglior venditore di cuori nel mercato nero. C'è un unico problema, o meglio, due: è a Roma in questo momento e lavora ancora per Don Antonio. Sì, è proprio il babysitter del presidente del consiglio. Che carino! In questo preciso momento Andrej gli sta insegnando a lanciare i coltelli. Devono trovarsi a Padova tra due giorni, se vogliono fronteggiare la camorra di Don Luigi, in realtà piuttosto sguarnita. Però a Padova sono troppo sgamabili, quindi si trovano nell'autogrill prossimo all'uscita dall'autostrada per Padova.  

De Mattonibus Vol. 1 (anzi, I)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora