LIII - Lo so

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I 3 si ritrovano in cucina, con Raúl che prepara i biscotti. "Dunque, 500 g di farina? Ok" "Maa... veramente... quella che hai preso non è farina" "Lo so". Vi salto le parti in cui Raúl chiede cosa c'è scritto. "Ok, poi? 250 g di zucchero, perfetto" "Maa... veramente... quello non è zucchero" "Lo so". Ecco perché a casa di Raúl cucina sua moglie. Le uova, almeno, le mette giuste. Avrebbe voluto sostituirle col crack, ma i biscotti devono assumere un aspetto quantomeno credibile. Vorrebbe impastarli nella betoniera, ma non ce l'ha. È costretto quindi a cuocerli nel forno. Abbiamo assistito ad una puntata di cotto ed è meglio che la mangino gli altri 'sta merda, con Raúl Ortigoza. Sperano che Mona non li mangi, in tal caso sarà difficile convincerlo a firmare la legge. Alla festa ci sono tutti: il presidente della repubblica, il sindaco di Roma, il nuovo ministro dell'interno, il ministro dell'esterno, il ministro della salute, i sindaci delle province, il ministro dei trasporti, il ministro delle galline presenti nelle fattorie di Modena, il rappresentante dei diritti dei piccioni e delle nutrie, il ministro dei ministri dei soldi in nero e persino Don Antonio. Quello vero, sta volta. I biscotti con 750 g di cocaina faranno una strage immonda. Dopo un enorme primo ed un enorme secondo, iniziano a brindare con lo champagne fermentato con le lacrime dei bambini a cui hanno sottratto le macchinine giocattolo. "Al 79% della disoccupazione giovanile!" cin. "Agli italiani senza dimora!" cin. "Agli imprenditori scappati all'estero!" cin. I due non sanno se mettersi a piangere per le persone a cui è affidato il loro paese o sbregarsi dal ridere per ciò che sta per succedere. Optano per la seconda, perché l'argentino che hanno conosciuto in cucina sta servendo i biscotti. Vi chiederete perché mangiano biscotti in un cenone come questo e non, che ne so, panettoni, torte e quant'altro. Beh, è semplice: per risparmiare. Amano così tanto l'Italia da rinunciare alle torte per risparmiare i soldi dei contribuenti. Ovviamente quando Jonathan lo ha annunciato tutto orgoglioso, è stato applaudito da tutti per l'iniziativa, successivamente ha detto che è grazie a soluzioni come questa che l'Italia ripartirà. "Sarebbe stata una vergogna non rinunciare alla torta con la gente in Italia che muore di fame". Ed ha formulato una legge, secondo la quale i politici non possono più comprarsi le torte. Nel decreto legge, sotto c'è scritto in piccolo: "Ma nessuno ha detto che non puoi rubarle", con una faccina che strizza l'occhio. Il programma in atto adesso è stato iniziato per risolvere un altro grosso problema dell'Italia: l'italiano medio mette troppo poco sale nelle lasagne al ragù. Intanto, i biscotti piano piano iniziano a farsi sentire, anzi, piuttosto velocemente in realtà: succede un puttanaio nel Quirinale (e non è la prima volta, ah ah ah ah). Il tavolo viene rabaltato, Don Antonio inizia a sparare ai passanti, i ministri giocano ai soldati mettendosi le pentole in testa, le guardie ormai sono morte, gli argentini della cucina iniziano a sbregarsi dal ridere, i filippini anche, poi però smettono di ridere perché si accorgono che dovranno pulire loro, al che levano le tende. Jonathan Mona inizia a firmare leggi sul diritto di cagare in piedi dei vegani. Il presidente della repubblica improvvisa un karaoke in cui canta le canzoni di MC Barbagianni. Gli argentini, siccome sono complici dei due, attaccano la musica da discoteca a massimo volume. Edoardo e Raúl iniziano a giocare al lancio del mattone, quale momento migliore per farlo? "Centrato il ministro della difesa, sono 500 punti". Non avendo deciso il punteggio prima, improvvisano. "Jonathan Mona sono 10.000 punti" "Centrato" "Cazzo". Raúl dovrà pagare la prossima birra ad Edoardo. Maa... la legge sui metalli pesanti? I due tagliano la corda dal retro, aprendosi un buco tra la muratura con una granata, perché il Quirinale gli sta proprio sul cazzo. Naturalmente non mancano di rigare con il trapano l'auto blu del presidente della camera (c'era anche lui alla festa). Sono usciti ma c'è un unico problema, se tale si può considerare: La Canna è ancora dentro. Sta insegnando agli argentini come si rollano le canne con il mercurio senza morire. I due muratori fanno quello che hanno sempre fatto: lo lasciano là. Vanno a dormire dentro alla Golf nel parcheggio, perché è mezzanotte inoltrata. La Canna li raggiunge un po' dopo, anche se dorme nel bagagliaio. Una piccola speranza che non ritorni ce l'hanno sempre, quindi quando lo vedono una parte di loro rimane delusa. Ha spaccato le vetrate del Quirinale con le sedie, però questa volta ha fatto bene, aggiungo io. In realtà neanche tanto perché lo riparano con i soldi dei contribuenti. La Canna non ha sonno. Di solito lui va a letto verso le 5:00 di notte. Allora perché non andare a fare un po' di vandalismo in giro? Va a comprare le granate dal tabaccaio. Però da solo non è divertente. Allora non le usa per questa volta e le porta a casa, perché tra l'altro nelle tabaccherie di Padova non si trovano. Sarà divertente spaventare i bambini piazzando granate sotto alle altalene invece dei petardi.  

De Mattonibus Vol. 1 (anzi, I)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora