Parco

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Si addormentava sempre in preda agli spasmi post-pianto. Lo detestava. Era sempre sotto stress da quando lui non c'era più nella sua vita.
Non mangiava, non sorrideva, parlava di rado. Nessun cenno di vita. Le sue giornate erano: letto-scuola, scuola-casa, casa-letto, letto-TV. In cucina ci andava solo peri bere un misero goccio d'acqua.

Quel giorno era particolarmente stanca. Non stanca fisicamente, bensì psicologicamente: era stufa morta di quella monotonia che la stava piano piano divorando, ma era pure in un certo senso sollevata: cercava di trovare in ogni singolo millimetro un senso da dare alla sua vita.

Voleva andare al parco quel pomeriggio, così si sistemò i capelli, mise dei vestiti che non fossero il pigiama ed uscì sotto lo sguardo sorridente della madre.
Camminava lentamente, guardava le sue Nike Air Force con molto disinteresse. Arrivata a quel parco così allegro si sedette su una panchina in mezzo al verde di quel posto magico. Il suo volto triste contrastava con l'allegria che alleggiava intorno a lei. Guardava dritto davanti a sé e rimuginava su come tutto quello sarebbe potuto succedere.

«Hei, ragazza...» la voce infantile di un bimbo le ronzò sulle orecchie.

«dimmi, piccolo» rispose lei sorridente e garbata, come sempre.

«Perché sei tutta sola?» le chiese il piccolo con occhi da cerbiatto.

«perché non ho nessuno con cui stare...» rispose la ragazza.

«anch'io non ho nessuno. Ti va di stare con me?» le chiese il bimbo

La ragazza ridacchiò. «va bene, piccolo. Come ti chiami?» gli chiese lei.

«Jacopo» rispose lui dondolandosi sui talloni. «E tu come ti chiami?» proseguì.

«Io sono Moonlight, piccolo. Vuoi andare sull'altalena con me?» chiese dolce la ragazza.

Jacopo annuì contento e corse verso l'altalena mentre Moonlight lo raggiungeva un po' più lenta.  «Sei una ragazza speciale, lo sai?» la ammirò Jacopo.

«No, piccolo Jacopo, no. Io sono solo una qualunque.» concluse lei cominciando a spingere il piccolo su quell'altalena dai mille colori sbiaditi e arruginiti a causa della pioggia dell'umidità.

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ECCO SVELATO IL NOME DELLA NOSTRA CARA BELLA Moonlight, letteralmente "luce della luna", tenetelo ben a mente perché anche il nome rientra nell'infinito cosmo di questa storia contorta.

E abbiamo capito ancora meglio che sta male per un ragazzo, capiremo il futuro cos'ha fatto, ma io mi dileguo e ci sentiamo al prossimo capitolo.

Un bacione,

Alex

First Moon: La Dinastia Della LunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora