Ci stava pensando già da qualche ora, sapeva che non avrebbe resistito alla tentazione di tornare su quella torre e chiedere di arruolarsi.
Ma, ormai, il sole stava calando, affondando illusoriamente dietro l'orizzonte, e chissà se quell'orizzonte celasse le soluzioni ai misteri che più l'assillavano. Mano a mano che il sole sprofondava le nuvole prendevano sfumature color lilla, carminio e arancio; così come il cielo si tingeva sempre di più di quell'affascinante abisso che è la notte.E mentre tutta l'America si preparava a dormire, lei si preparava a vivere la notte come sua nuova vita, e sentiva gli occhi bruciare, la testa scoppiare e la schiena implorare pietà. La pietra al suo collo brillava e bruciava sulla pelle bianca. Stringeva i denti nel vano tentativo di concentrarsi solo sul lieve fastidio che si stava procurando alle gengive.
Quando anche l'ultima fetta di luna emerse nel mare del cielo, i dolori si affievolirono, lasciando spazio a quella sensazione di non-umano che la spaventava tanto, ma che la faceva sentire pericolosamente potente.Aprì gli occhi e si dimenticò che in quella forma vedeva perfettamente anche e soprattutto al buio. Quella notte sarebbe andata in esplorazione per la città, giusto per essere sicuri che nessuno fosse nei guai. Fortunatamente non sentì e non vide niente di preoccupante.
Si diresse verso quella casa. Come al solito la finestra era era semi-aperta, la teneva così per sentire l'aria fresca della notte: l'aiutava a dormire meglio.
Entrò nel silenzio più totale e si avvicinò al corpo rilassato del ragazzo. Si sedette sul bordo del letto e l'osservò dormire; quel ragazzo era il meglio che le potesse capitare, i suoi occhi la incantavano sempre.
Cominciò a carezzargli i capelli lentamente, con la paura costante di svegliarlo. Ad ogni carezza il suo sguardo si addolciva sempre di più.Drake mosse la mano, prese quella di Moonlight, la posò sulla sua guancia e sbuffò tremando.
«Non andartene, ti prego...» disse stringendole la mano, con la voce che tremava, rotta da un silenzioso pianto.«non posso restare» sussurrò lei.
Aprì gli occhi e la guardò. «Sei bellissima... Perché sei... Così?»
«È per questo che Non posso restare.» rispose lei.«Cosa sei?»
«È quello che voglio scoprire.» Si alzò e si diresse alla fine sta. L'aprì.
Scese dal letto pure lui e le si avvicinò. «Dove vai? Non andartene, ti prego! E anche se questo è un sogno voglio che tu sappia che io ti amo, come nessun altro sa fare.» si inginocchiò per terra. «Non andartene... Non lasciarmi...»
Moonlight gli si avvicinò, si accucciò di fronte a lui e gli sollevò con le mani il volto spezzato dalle lacrime.
«Questo non è un addio. È un arrivederci. Sappi che ti amo anch'io.» gli lasciò un casto bacio sulle labbra che non gli permise di approfondire.
Si diresse alla finestra, uscì, spiegò le ali e si alzò in volo.
Non avrebbe mai dimenticato quella notte.
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First Moon: La Dinastia Della Luna
FantasyPrimo libro della Saga degli Astri Moonlight sorrideva, giocava, scherzava. Poi è successo quel che è successo: la fine di una stupenda storia d'amore e la morte di una vita che la porteranno a scoprire chi e cos'è veramente. Misteri, destini conto...